Golden Guide pagine da
121 a 130
IL RITUALE DEL PEYOTE
come viene praticato negli USA varia da tribù a
tribù. Una tipica cerimonia delgi Indiani delle Pianure avviene una
notte alla settimana radudandosi in un teepee. Il fedele si siede in un
cerchio intorno ad un altare di sabbia a mezzaluna (vedi p. 6) sul
quale viene messo un grosso esemplare chiamato "Capo Peyote" che viene
bruciato in un fuoco sacro. Le ceneri vengono disposte in modo da
formare un uccello del tuono. La cerimonia, condotta da un "uomo di
strada", consiste in canti accompagnati da rantoli e tamburi, altenrati
a preghiere, lezioni, testimonianze, ed occasionalmente da rituali di
cura. Nella notte i bottoni di peyote secchi vengono inumiditi e
mangiati -da 4 a 30 o più-. Il rito termina con la colazione quando il
teepee viene abbassato.
Dipinto indiano del condottiero del Peyote, il sacerdote della cerimonia
del Peyote.
(Il dipinto originale è di Stephen Mopope, artista degli indiani
Kickapoo;
nella collezione del un botanico di Harvard.)
UNA VISIONE COL PEYOTE
viene descritta da uno scienziato che la visse come
segue: " ...nuvole... Olio di fagiano si trasforma in una stella gialla
luminosa; stelle nelle scintille. Muovendo, avvitamenti scintillanti;
centinaia di avvitamenti. Una sequenza di cambi rapidi di oggetti di
colori piacevoli. Una ruota rotante al centro della terra argentata...
La parte superiore di un uomo con un viso pallido e guance rosse, si
leva lentamente da di sotto. Mentre penso ad un amico, appare la testa
di un indiano. Perline di diversi colori... così luminosi che dubito che
i miei occhi siano chiusi.... Muschio giallo come caramelle di acqua
salata trafitte da due denti. Acqua argentea cade in giù,
improvvisamente fluisce all'insu... esplodendo una conchiglia diventa
strani fiori... Un disegno di una testa diventa un fungo, poi un
teschio visto lateralmente... Mancano la testa e le gambe... Morbida,
profonda oscurità con ruote in movimento e stelle in... gradevoli
colori. Monache dalgi abiti argentati... scompaiono velocemente.
Inchiostri bluastri raccolti in bottigliette con etichette. Rosso,
brunastro, e violetto fili corrono insieme al centro. Foglie autunnali
diventano bottoni mescal... L'uomo in un velluto verdastro salta in un
profondo abisso. Strani animali diventano un pezzo di legno in
posizione orizzontale."
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LA CHIMICA DEL PEYOTE
è estremamente interessante ed è ancora soggetta
ad intensi studi di chimici e farmacologi. Sono stati trovati più di 30
costituenti attivi. Sono principalmente alcaloidi di due tipi:
fenylethylamine ed isoquinoline. Sulla mescalina sono state fatte molte
ricerche psicologiche e fisiologiche, l'alcaloide responsabile delle
visioni colorate, ma gli effetti di molti altri costituenti, isolati o
combinati, non sono stati ben capiti.
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"PEYOTE FASULLI"
sono altre specie di cactus usati dagli indiani
Tarahumare ed Huichol del Messico settentrionale. Uno, chiamato hikuli
mulato, si crede allarghi e pulisca così tanto gli occhi da poter
vedere gli stregoni. Questo piccolo cactus è stato identificato come
Epithelantha micromeris. Una specie conosciuta come hikuli sunami
(Ariocarpus fissuratus) si dice sia più potente del peyote (hikuli), ed
i Tarahumare credono che i ladri sono incapaci di rubare quando questo
cactus chiama i militari in suo aiuto. |
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Hikuli walula saeliami, significa "hikuli di grande autorità," è
così raro che non è stato ancora identificato, ma viene reputato il più
potente di tutti i cactus allucinogeni. Tra gli Huichol, tsuwiri
(Ariocarpus retusus) viene considerato pericoloso da mangiare; si crede sia
capace di stregonerie e inganni, portando un uomo pazzo nel deserto se
non è stato istruito adeguatamente dallo sciamano o non è in uno stato
di purezza rituale che gli ha permesso di trovare la vera pianta di
peyote.
Non si sa niente della chimica della Epithelantha. Nell'Ariocarpus
sono stati trovati diversi alcaloidi tossici, specialmente anhalonina,
ma la mescalina sembra apparentemente assente. Nel Pelecyphora aselliformis,
un altro falso peyote, sono stati recentemente trovati alcaloidi.
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HIERBA LOCA e TAGLLI (Pernettya
furens e P. parvifolia) sono due di
circa 25 speci di Pernettya, soprattutto arbusti molto piccoli che
crescono negli altipiani dal Messico al Cile, nelle Galàpagos e nelle
Isole Falkland, Tasmania, e Nuova Zelanda. Queste piante appartenenti
alla famiglia dell'erica, Ericaceae, insieme al mirtillo, erica
scozzese, rododendro. Diverse speci sono ritenute tossiche per l'uomo
ed il bestiame, ma solo queste due sono state usate come allucinogeni.
Pernettya furens,
che in Cile viene chiamata hierba loca ("pianta della
follia") o tintinto, ha frutti che, quando ingeriti, possono causare
confusioni mentali, pazzia, e insanità permanenti. L'intossicazione
somiglia alle ingestioni di Datura.
Il frutto del tagili, dell'Ecuador, è ben conosciuto come velenoso,
in grado di indurre allucinazioni ed altre alterazioni fisiche cone
influire sul sitema motorio. La chimica di queste ed
altre specie di Pernettya richiedono studi approfonditi, e mostrano che la
tossicità portebbe essere dovuta all'andromedotoxina, un reisnoide, o
all'arbutina, un glicoside. Entrambi i composti sono molto comuni in
questa famiglia. |
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I SACRI MORNING GLORIES MESSICANI
sono due specie (Rivea corymbosa ed
Ipomoea violacea) forniscono agli indiani Messicani dei semi
allucinogeni. Benché la famiglia delle morning glory, Convolvulaceae, è
importante come fonte di diverse medicine e come ornamento, solo in
anni recenti è stato scoperto che alcune delle 1,700 speci temperate e
tropicali contengono principi altamente inebrianti. In altre parti del
mondo la concentrazione di questi principi può essere più alta dei
mornin glories messicani, tuttavia non sono mai stati apparentemente
utilizzati come allucinogeni.
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Poco dopo la conquista del Messico, i cronisti spagnoli riportarono
che l'ololiuqui e tlitliltzin erano importanti allucinogeni divinatori
della religione Azteca, magici, e medicamentosi. Ololiuqui è un piccolo
seme, tondo e brunastro di un rampicante, coatl-xoxouhqui ( "pianta del
serpente" ), con le foglie a forma di cuore e fiori bianchi;
tlitliltzin è un seme nero spigoloso. Furono recentementi identificati
rispettivamente come semi di Rivea corymbosa ed Ipomoea violacea.
Finchè non fu chiara la nomencaltura di questa famiglia, queste due
specie furono chiamate a volte Turbina corymbosa ed Ipomoea tricolor,
rispettivamente. Mentre fu scritto molto sull'ololiuqui, tlitliltzin fu
soltanto menzionato nelle antiche scritture.
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Antiche illustrazioni di Rivea corymbosa,
anche conosciuta come
ololiuqui (Hernandez; Roma, 1651). |
GLI USI MEDICI E RELIGIOSI
dei morning glory chiamati ololiuqui furono
di fondamentale importanza negli Aztechi. Ololiuqui si pensa avere
proprietà che eliminano le pene. Prima di fare un sacrificio, i
sacerdoti aztechi si strofinavano con un unguento di cenere di insetti,
tabacco ed ololiuqui per intorpidire la carne e perdere tutta la paura.
Hernàndez, medico del re di Spagna, scrisse che "quando i sacerdoti
cercavano la comunione con i loro dei e ricevevano messaggi da essi,
mangiavano questa pianta che induceva il delirio, e migliaia di
visioni... apparivano a loro."
Un antico cronista scrisse che ololiuqui "priva i sensi a chi le
prende, per questo è molto potente." Un altro dice che "I nativi
comunicano in questo modo col diavolo, dato che lo fanno solo quando
bevono ololiuqui e sono ingannati dalle allucinazioni, che essi
attribuiscono alle divinità presenti nei semi."
I semi furono venerati e messi tra gli idoli degli antichi indiani.
Le offerte venivano fatte ad essi in posti segreti alle persone che non
erano impegnate nel culto.
L'IDENTIFICAZIONE
dell' ololiuqui e tlitliltzin come quella dei morning glories ha
dovuto attendere quattro secoli, perché lo sforzo della spagna per
sradicare l'uso di questi allucinogeni sacri lo ha fatto spostare
nell'entroterra. Diversi disegni grezzi dei cronisti indicano che
l'ololiuqui era un morning glory. I botanici Messicani lo
identificarono come tale solo nel 1854. Ma i dubbi persistettero perché
la famiglia delle morning glory si pensava fosse senza principi
inebrianti, e nessun membro é mai stato usato come allucinogeno.
Principalmente, in base alla somiglianza dei fiori, nei primi del 1900
si pensava che l'ololiuqui non era una morning glory ma una Datura (p.
142), un allucinogeno molto usato in messico. Finché nel 1939 furono
raccolte ad Oaxaca speci di Rivea corymbosa usate dagli indiani
mazatechi nei rituali divinatori e furono identificate come ololiuqui
degli antichi aztechi. L'Ipomoea violacea fu trovata 20 anni dopo in un
uso cerimoniale degli Zapotechi delle stesse regioni, e fu identificata
come tlitliltzin.
Un'illustrazione del frutto di ololiuqui, dalla Historia de las Cosas
de Nueva España, vol. IV, book Xl. Sahagun, un frate spagnolo, che
scrisse delle meraviglie del nuovo mondo negli anni 1529-1590.
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