1. I Vantaggi del Consenso Formale
Ci sono molti modi di prendere decisioni. Qualche volta, il modo più efficiente sarebbe quello di lasciare che lo faccia un leader (o un manager, o un dittatore). Ma l'efficienza non è il solo criterio valido. Quando si sceglie un metodo per prendere decisioni, bisogna porsi due domande. E' un processo leale? Produce buone soluzioni? Per giudicare il processo, si consideri quanto segue: la riunione scorre fluidamente? La discussione si attiene al punto? Ci vuole troppo tempo per prendere ogni decisione? E' la leadership che determina ciò che scaturisce dalla discussione? Ci sono persone che vengono ignorate? Per giudicare la qualità del risultato finale, ovvero la decisione, si consideri se: le persone che prendono la decisione, e tutti coloro che ne verranno toccati, sono soddisfatti del risultato? Fino a che punto l'intento della proposta originale è stato realizzato? Sono state affrontate le questioni che sono alla radice? E' stato fatto un uso appropriato delle risorse? Il gruppo riprenderebbe la stessa decisione? L'autocrazia può funzionare, ma l'idea di un dittatore benevolo è un sogno. Noi crediamo che sia meglio coinvolgere nel processo decisionale ogni persona su cui tale decisione avrà effetto. E ciò è vero per molte ragioni. In tal modo la decisione rifletterà la volontà del gruppo intero, non solo della leadership. La gente che attuerà le decisioni pianificate sarà più soddisfatta del proprio lavoro. Infine, come recita il vecchio adagio, due teste sono meglio di una. Questo libro presenta un modello particolare di processo decisionale che abbiamo chiamato Consenso Formale. Il Consenso Formale ha una struttura definita. Richiede l'impegno ad una cooperazione attiva, a parlare e ad ascoltare con disciplina, e il rispetto per i contributi di ogni membro. Allo stesso modo ogni persona ha la responsabilità di partecipare attivamente come individuo creativo all'interno della struttura. Succede spesso, durante le riunioni, che si evitino, neghino e reprimano i conflitti. Perciò, usare il Consenso Formale può non essere facile all'inizio. Conflitti irrisolti in passato potrebbero riemergere rendendo così il processo difficile, se non impossibile. La pratica e la disciplina, comunque, faciliteranno il processo. Il beneficio della partecipazione di tutti e della cooperazione vale la lotta che probabilmente ci vorrà per assicurare che tutte le voci vengano udite. Viene spesso affermato che il consenso è uno spreco di tempo e che è difficile ottenerlo. Prendere decisioni complesse richiede tempo, non importa quale sia il processo. Possono essere efficienti molti metodi, se tutti i partecipanti condividono una comune comprensione delle regole del gioco. Come ogni processo, il Consenso Formale può non essere efficiente se il gruppo non acconsente inizialmente ad attenersi a una struttura particolare. Questo libro codifica una struttura formale per prendere decisioni. Si spera che il rapporto fra questo libro e il Consenso Formale sia simile al rapporto fra le Regole di Robert e la procedura parlamentare. Metodi per prendere decisioni possono essere considerati come un continuum fra una persona che abbia totale autorità da un lato e la totalità delle persone che condividono il potere e la responsabilità dall'altro. Il livello di partecipazione nella presa di decisioni aumenta lungo questo continuum. Oligarchie e autocrazie non offrono alcuna opportunità di partecipazione a molte delle persone su cui le loro decisioni avranno effetto. Il sistema rappresentativo, le regole della maggioranza, e le democrazie fondate sul consenso coinvolgono tutti, a livelli diversi.
Dinamiche di gruppo
Un gruppo, per definizione, è un insieme di individui uniti da una qualche relazione. La dinamica di gruppo creata dal processo del consenso è completamente diversa da quella della procedura parlamentare in tutte le sue fasi. E' basata su diversi valori e usa un linguaggio diverso, una diversa struttura e molte tecniche diverse, sebbene alcune siano simili. Potrebbe essere utile spiegare alcuni concetti generici sulle dinamiche di gruppo e sul consenso.
Conflitto
Se i processi decisionali nascono sia in situazioni di conflitto che nell'accordo, il Consenso Formale funziona meglio in un'atmosfera in cui il conflitto sia incoraggiato, supportato e risolto cooperativamente, attraverso il rispetto reciproco, la nonviolenza e la creatività. Il conflitto è auspicabile. Non è qualcosa da evitare, da rifiutare, da minimizzare, o da negare.
Regola della maggioranza e competizione
In generale, quando un gruppo vota usando la regola della maggioranza o la Procedura Parlamentare, si crea una dinamica competitiva all'interno del gruppo perché è richiesta la scelta fra due (o più) possibilità. E' accettato sia l'attaccare e sminuire il punto di vista di un altro sia il promuovere e sostenere le proprie idee. Spesso si deve votare prima che una parte riveli qualcosa di sé, avendo passato il tempo solamente ad attaccare il rivale! In questo ambiente ostile, le vengono mantenute proprie idee e difese, spesso, a scapito di miglioramenti.
Consenso e Cooperazione
Il processo del consenso, al contrario, crea una dinamica cooperativa. Viene considerata solo una proposta alla volta. Tutti lavorano insieme per prendere la decisione migliore per il gruppo. I problemi vengono sollevati e risolti, alle volte uno per uno, fino a che tutte le voci siano ascoltate. Dal momento che le proposte non sono più di proprietà di colui che le ha espresse, può essere creata una soluzione in maniera più cooperativa.
Proposte
Nel processo del consenso, vengono considerate solo le proposte che hanno come fine quello di realizzare l'obbiettivo comune. Durante la discussione di una proposta, tutti lavorano per migliorarla affinché il risultato sia la migliore decisione per il gruppo. Vengono adottate tutte le proposte a meno che il gruppo decida che non è nell'interesse del gruppo stesso.
Caratteristiche del Consenso Formale
Prima che un gruppo decida di usare il Consenso Formale, deve valutare con onestà la sua capacità a tenere fede ai principi descritti nel capitolo 3. Se i principi descritti in questo libro non sono presenti, o se il gruppo non vuole impegnarsi per crearli, il Consenso Formale non può essere utilizzato. Qualsiasi gruppo che lo voglia adottare deve porre una considerevole attenzione ai principi basilari che supportano il consenso e adoperarsi in modo che il processo scorra con fluidità. Con questo non si vuole dire che ogni principio descritto debba essere adottato da ogni gruppo, o che ogni gruppo non possa aggiungere i suoi principi specifici per raggiungere i propri obiettivi, ma piuttosto che ogni gruppo deve essere molto chiaro sui principi fondamentali e sugli obiettivi comuni che sceglie prima di tentare il processo del Consenso Formale.
Il Consenso Formale è il processo meno violento per prendere decisioni
Le teorie tradizionali sulla nonviolenza sostengono che l'uso del potere per dominare è violento e non auspicabile. La nonviolenza propone alle persone di usare il loro potere per persuadere senza ingannare, senza coercizione, malizia, usando la verità, la creatività, la logica, il rispetto e l'amore. Il voto con la regola della maggioranza e la procedura parlamentare accettano e incoraggiano l'uso del potere per dominare gli altri. Il fine è quello di vincere il voto, spesso senza tenere conto di un'altra scelta che potrebbe essere migliore per il gruppo. La volontà della maggioranza soprassiede ai problemi e ai desideri della minoranza. Ciò è intrinsecamente violento. Il consenso lotta perché i problemi di tutti vengano tenuti presenti e vengano risolti prima di prendere delle decisioni. Soprattutto, questo processo incoraggia un ambiente nel quale tutti siano rispettati e tutti i contributi siano considerati un valore.
Il Consenso Formale è il più democratico di tutti i processi decisionali
I gruppi che desiderano coinvolgere quanta più gente possibile devono utilizzare un processo inclusivo. Per attrarre e coinvolgere grandi numeri di persone, è importante che il processo incoraggi la partecipazione, permetta un accesso uguale al potere, sviluppi la cooperazione, promuova la presa di coscienza del proprio potere (empowerment), e crei un senso di responsabilità individuale per le azioni del gruppo. Queste sono le pietre miliari del Consenso Formale. L'obiettivo del consenso non è la selezione tra diverse opzioni, ma lo sviluppo di una decisione che sia la migliore per il gruppo. E' sintesi ed evoluzione, non competizione e attrito.
Il Consenso Formale è basato sui principi del gruppo
Sebbene ogni individuo deve essere favorevole a una decisione prima che questa venga adottata, tuttavia, se ci sono obiezioni, non può essere un individuo singolo a determinare se un'obiezione è legittima o no e se tale obiezione può impedire l'adozione di una decisione . Ogni obiezione o perplessità deve essere presentata al gruppo che trova ad essa una risposta risolutiva o la accetta come fondata. Una obiezione fondata è quella in armonia con tutte le precedenti decisioni del gruppo ed è basata sui principi comuni o i fondamenti adottati dal gruppo. L'obiezione deve non solo rispondere alle preoccupazioni dell'individuo, ma deve anche essere nell'interesse del gruppo come totalità. Se l'obiezione non è basata sui fondamenti, o è in contraddizione con una precedente decisione, non è fondata per il gruppo e, di conseguenza, non in sintonia.
Il Consenso Formale è auspicabile in gruppi grandi
Se la struttura del processo decisionale non è definita, le decisioni vengono prese con difficoltà. Diventeranno sempre più difficili in gruppi grandi. Il Consenso Formale è ideato per grandi gruppi. E' un modello altamente strutturato. Ha linee guida e schemi per gestire incontri, per facilitare discussioni, risolvere conflitti, e raggiungere decisioni. I gruppi più piccoli potrebbero aver bisogno di un processo meno strutturato. Possono quindi scegliere fra le molte tecniche e ruoli suggeriti in questo volume.
Il Consenso Formale funziona meglio quando più persone partecipano
Il Consenso è più della somma totale delle idee degli individui del gruppo. Durante la discussione, le idee si sommano l'una all'altra, ne generano di nuove, finché emerge la migliore decisione. Questa dinamica è chiamata “interazione creativa di idee”. La creatività ha miglior gioco quando tutti si sforzano di scoprire cosa sia meglio per il gruppo. Più gente è coinvolta in questo processo cooperativo, più idee e possibilità vengono generate. Il Consenso funziona meglio quando tutti partecipano. (Questo significa, ovviamente, che tutti nel gruppo sono stati allenati al Consenso Formale e lo usano attivamente).
Il Consenso Formale non è inerentemente una perdita di tempo
Le decisioni non sono fine a se stesse. Prendere decisioni è un processo che comincia con un'idea e termina con l'attuazione della decisione. In un processo autocratico le decisioni possono essere prese in fretta, ma attuarle potrà richiedere più tempo. Quando una persona o un piccolo gruppo prende una decisione per un gruppo più grande, questa deve essere non solo comunicata, ma anche accettata da chi non ha partecipato alla decisione, altrimenti la sua attuazione dovrà essere imposta con la forza. Ci vorrà sicuramente del tempo, forse molto. Se invece tutti partecipano alla decisione, questa poi non dovrà essere comunicata e la sua attuazione non dovrà essere imposta. Prendere tale decisione forse richiederà un tempo maggiore, ma una volta presa, la sua attuazione potrà avvenire tempestivamente. La quantità di tempo che occorre a prendere una decisione, non è legata al processo utilizzato; piuttosto alla complessità della proposta in se stessa. Una decisione facile richiede meno tempo di una più difficile e complessa, a prescindere dal processo usato o dal numero di persone coinvolte. Ovviamente, il Consenso Formale funziona meglio se si ha pazienza, ma ogni processo è migliorato da una cospicua quantità di tale dote.
Il Consenso Formale non può essere intralciato segretamente
Questa potrebbe essere una questione poco importante per alcuni gruppi, ma molti sanno che lo Stato sorveglia attivamente, si infiltra e disperde gruppi politici nonviolenti nazionali e gruppi religiosi. Per reagire alle tattiche antidemocratiche dello Stato, un gruppo dovrebbe sviluppare e incoraggiare un processo decisionale che non possa essere controllato di nascosto o manipolato. Qualsiasi gruppo per cui l'infiltrazione sia una minaccia, dovrebbe considerare il processo delineato in questo libro se desidera rimanere aperto, democratico e produttivo. Il Consenso Formale, se praticato come viene descritto in questo libro, è un processo che risponde a questi requisiti. Dal momento che esso implica cooperazione e buona volontà, è sempre appropriato chiedere a membri del gruppo in che modo le loro azioni sono volte all'interesse del gruppo. Un atteggiamento disfattista non deve essere tollerato. Questo processo non può prevenire un comportamento apertamente disfattista. Può invece prevenire il disfattismo nascosto, una agenda segreta, e la manipolazione disonesta del processo.