È una zona grigia, dai contorni mal definiti, che insieme separa e congiunge i due campi dei padroni e dei servi. Possiede una struttura interna incredibilmente complicata, ed alberga in sé quanto basta per confondere il nostro bisogno di giudicare.

Primo Levi, I sommersi e i salvati

Una famosa azienda americana produrrà un nuovo modello di lente a contatto smart. Questo prodigio della scienza è in grado di intercettare i nostri pensieri e di interpretarli come comandi. Perciò ci basterà concentrare lo sguardo su qualcosa per ottenere l’ingrandimento di un dettaglio paragonabile a uno zoom 48x. Inoltre vedremo al buio e potremmo guardare direttamente il sole. Il nome di tale miracolo è «i-eye». Il suo sistema operativo semplice e veloce ci permetterà di utilizzare queste lenti al meglio.

Tutto ciò che vedremo, sentiremo e proveremo (sotto forma di onde cerebrali, pulsazioni cardiache e immagini) verrà archiviato online in formati digitali protetti e leggibili solo attraverso quel tipo di device.

Tutto sarà per sempre a nostra disposizione, memorizzato nei cloud connessi all’i-eye. Dal canto suo l’azienda che ci offre questa magia annulla-oblio, alla sottoscrizione del contratto si riserverà il diritto di accedere ai dati da noi stessi prodotti per poterli sfruttare commercialmente e non solo. Il tutto in accordo con la sua trasparente policy aziendale.

In questa storia tanto affascinante quanto inquietante ci rassicura sapere che, in realtà, i-eye non esiste. Eppure, se ci spaventa l’idea che un’azienda si appropri del nostro corpo, perché siamo disposti a svendere le nostre identità per leggere un libro «rilasciato gratuitamente»? È quello che ci troviamo a fare con La bella addormentata nel frigo, scritto da Primo Levi, recentemente pubblicato in formato digitale da Einaudi e distribuito in esclusiva da Apple, gratuitamente.

Per accedere alla pubblicazione è necessario avere un account iTunes collegato allo store di Apple e un device Apple. Il file del libro non può essere scaricato e letto su altri device e non può essere condiviso liberamente con gli altri, perché come utenti Apple siamo profilati, tutto quello che leggiamo, vediamo, ascoltiamo viene schedato insieme ad altri nostri dati.

Questo costituisce una delle monete piú importanti per un’azienda digitale, un valore che crea profitto nel mercato della compravendita delle identità degli utenti.

Inoltre il possesso dei libri e la possibilità di scambiarli con gli altri, azioni che sono sempre state la base per la creazione di relazioni e la condivisione di saperi, qui vengono negate. I file memorizzati su quei device non ci appartengono davvero, vengono criptati per essere vincolati agli oggetti con cui li leggiamo. Perché stiamo accettando che i libri non ci appartengano piú, di non poter piú passare un libro a un’altra persona in maniera libera? Perché stiamo accettando che quello che leggiamo venga conosciuto e registrato?

Abbiamo deciso di rompere l’incantesimo rendendo libera la fruizione di quest’opera, un racconto che è esso stesso metafora di questa situazione. La protagonista offre il suo corpo alla scienza per cieca fiducia nella tecnologia e volontà di accrescere la propria conoscenza. L’incredibile esperienza che vive ha un costo elevato che paga ai proprietari di quella tecnologia: il suo corpo non appartiene piú solo a se stessa. Alla fine decide di sfuggire a quella schiavitú.

Allo stesso modo, nell’entusiasmo di sentirci al centro della trasformazione tecnologica ci crediamo soggetti attivi, arricchiti da nuovi stimoli, e dimentichiamo di essere parte di un sistema in cui pochi attori agiscono un potere che ci trasforma in oggetti di scambio.

Quest’opera, nel luogo in cui l’abbiamo trovata, non apparteneva né all’autore né a noi lettori, perciò abbiamo forzato il sistema di distribuzione per liberare La bella addormentata nel frigo.

Adesso puoi scaricare l’eBook da questo link:
http://www.autistici.org/glep/download.html