Lo scacciapensieri

Quest’anno sono aumentate, e di parecchio, le tasse universitarie. Per giustificare questo incremento è stato detto che ciò era dovuto per conformarsi agli altri atenei d’Italia. Se ad un aumento delle tasse fosse corrisposto anche un miglioramento dei servizi, penso che tutti, anche se a malincuore avrebbero accettato questo incremento senza problemi.
In realtà purtroppo non c’è stato un grande miglioramento anzi. I nuovi corsi di laurea che stanno già sostituendo man mano quelli vecchi hanno creato per il momento più confusione che benefici, soprattutto per i molti che devono recuperare degli esami. Si perché con il nuovo ordinamento molti corsi, per non dire tutti, non esistono più. Sempre a proposito di esami quest’anno la finestra esami di gennaio-febbraio si è nettamente accorciata. Mentre l’anno scorso uno aveva a disposizione quasi un mese e mezzo ora il periodo utile per affrontare gli esami va dal 15 gennaio al 15 febbraio. Mi sembra abbastanza poco un mese appena per affrontare tutti i propri esami vista la quantità di corsi. Sembra quasi che questa scelta di accorciare la finestra esami sia stata fatta per impedire alle persone di laurearsi in tempo e quindi a costringerle ad andare fuori corso. Beneficio per l’università da questa cosa? Ovviamente il guadagno delle tasse universitarie degli studenti universitari fuori corso. Visto che l’aumento delle tasse universitarie è stato giustificato come un adeguamento agli altri atenei, nel “conformarsi” avrebbero potuto aumentare anche le finestre esame visto che da quel che mi risulta in altre parti d’Italia abbiano molte più opportunità per affrontare i propri esami e non diminuirle come hanno fatto!

Matte