Le mille balle blu

Come cambia la scuola – domande e risposte è il titolo dell’allegato novembrino di innovazione e cultura del Sole 24 ore. Al di là dei pareri dei vari giornalisti stipendiati dal quotidiano di confindustria, sono interessanti i dati del miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e le elaborazioni che ne fa il Sole. Queste ci aiutano a fare chiarezza su come la scuola, ed in particolare l’università, è adesso.
In tutte le assemblee che in queste settimane si sono susseguite nella nostra università si è sempre voluto sottolineare il fatto che il fondo di finanziamento ordinario per l’università è andato negli anni sempre diminuendo. Insomma: i tagli di Tremonti non sarebbero una novità, li hanno fatti tutti, come se questo li giustificasse. In realtà non è assolutamente così.
L’allegato del Sole riporta (a pagina 72) i dati per cui durante la scorsa legislatura Berlusconi il fondo è aumentato dello 0,33% nel 2002, 1,38% nel 2003, 4,09% nel 2004, 6,78% nel 2005 ed è calato, ma solo dello 0,75% nel 2006. Quindi è stata la volta del biennio prodiano in cui il fondo è aumentato del 2,72% nel 2007 e del 4,06% nel 2008 soprattutto grazie allo stanziamento straordinario di 550 milioni annui (per il triennio 2008-2010) del Patto per l’Università. Insomma, dal 2001 al 2008 il fondo è passato da 6.188.716 a 7.422.322 milioni di euro.
Il Sole 24 ore stima, basandosi su finanziaria e legge 133, che nel 2009 il fondo aumenterà ancora dello 0,83% (ma solo grazie al Patto per l’Università) per poi precipitare nel 2010, con un calo del 9,76% (nonostante i 550 milioni del Patto), e nel 2011 con un calo del 10,70%. Praticamente in tre anni il fondo ordinario passa dai 7.422.322 milioni del 2008 ai 6.030.243 del 2011, cifra inferiore a quella del 2001.
A chi rimprovera all’Onda di protestare strumentalmente oggi e di aver taciuto sui tagli degli anni precedenti i numeri rispondono con eloquenza. O forse sono facinorosi di sinistra anche gli analisti del giornale di confindustria?
Misaki