L’aula consiliare occupata dagli studenti
Venerdì scorso a Siena si è riunito il CdA dell’ateneo per eleggere un commissario del governo che verifichi l’operato dell’università. La seduta è stata rimandata in quanto un gruppo di studenti, dottorandi, assegnisti di ricerca e titolari di contratto ha occupato la sala dell’Università. Il gruppo di studenti, composto da circa centocinquanta persone, ha usato questa forma di protesta per manifestare contro la nomina del rappresentante e ha approfittato dell’occasione perleggere due comunicati in cui contestavano alcuni dei punti contenuti nel piano di risanamento dell’Università senese, che deve far fronte a debiti per 145 milioni di euro.
Vista la situazione che impediva il regolare svolgimento della seduta il rettore Silvano Focardi
si è leggermente alterato, tanto per usare un eufemismo, apostrofando i contestatori che lo invitavano a dimettersi, e a sua volta, lo stesso rettore ha invitato gli studenti a dimettesi, non si sa da cosa. Si suppone che questa sua uscita sia dovuta solo al clima di tensione creatosi e che non
abbia pensato realmente una cosa simile. Conoscendo il personaggio è però tutto possibile visto che, dopo la giornata di venerdì ha inviato una lettere personale dell’Ateneo e ai rappresentanti degli studenti in cui dichiara che ”i diritti degli studenti non sono mai stati messi indubbio e saranno sempre garantiti”. Focardi ha inoltre aggiunto che ”se dovessero verificarsi nuovi ostacoli allo svolgimento del Consiglio di amministrazione, non consentendo la normale attivita’ del CdA, si rischierebbe di aggravare ulteriormente la gia’ difficile situazione dell’Ateneo”. Evidentemente tra i diritti degli studenti il rettore senese non tiene in considerazione il diritto di esprimere le proprie opinioni
Matte
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