Berlusconi ha annunciato che verrà lanciato un piano per le infrastrutture strategiche di 16,6 miliardi. Ciò verrà all’interno del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica). Nell’Ansa si riporta inoltre che il piano preventivato dal precedente governo Berlusconi era di 125 milioni. Ora la differenza tra le due cifre sembra piuttosto ampia.
Nelle recenti polemiche legate ai fondi per la sicurezza dell’edilizia scolastica è emerso come, secondo l’articolo 7bis della legge Gelmini, non meno del 5% dei fondi per il suddetto piano vadano impiegati proprio per la messa a norma delle strutture. Questi calcoli si basano tuttavia su promesse ed intenzioni future, mentre l’Economic Outlook (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) concretizza per tutto il 2009 la recessione italiana. Il 2009 dovrebbe anche essere l’anno del risparmio nelle Università in funzione dei tagli del 2010 e 2011. Tale risparmio dovrebbe servire proprio a “rendere meno dolorose” (Gelmini) le carenze economiche del biennio a venire. Troppe cose insieme. Ma il premier ha la soluzione: “l’ottimismo e la volontà possono farci uscire e in fretta dalla crisí”; per chi credeva fosse una questione economica.
Rughe
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