Just another night in Rome
E’ nella notte di Roma che accade di scoprire i corpi di studenti rannicchiati nelle sale della Sapienza. E’ nella stessa notte che si consuma l’erotismo asfissiato dei corpi dipinti dal volere dello spettacolo.Sono corpi separati, atomizzati ed allontanati nel loro stesso riunirsi. Nel momento in cui i corpi della Sapienza costruiscono nuova conoscenza; questa corre il rischio di cancrenizzare nell’isolamento imposto. Parte tra le parti. Parte che non comunica con altre parti. Si distanzia il contatto creato tra i corpi del 30 ottobre (corteo). Si perde un movimento nel suo divenire attivamente immobile. Non c’è contagio, non c’è funzionamento. Ora la rappresentanza sale sopra i corpi divenuti immobili (artificiosamente) Nel suo muoversi rapido la rappresentanza occupa il lento movimento umano. E noi, spettatori.
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Rughe
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