Democrazia secondo Mazzucco

Mattina del venerdì 9 gennaio, ore 8.00 – Gli studenti che ormai dal 30 ottobre (giorno che è stata data l’aula 1.6 al gruppo no133) aprono le porte dello spazio autogestito dove si incontra chi vuole informarsi e collaborare alla protesta studentesca contro la riforma Gelmini, hanno trovato una spiacevole sorpresa: la porta non poteva più essere aperta dalla chiave consegnata nelle loro mani perché la serratura era stata cambiata. Sopra, un biglietto scritto con il pennarello: “Questa aula non è più disponibile. Per maggiori informazioni rivolgersi al dott. Rebonato Luciano. Tel.xxxxxxxx Grazie. All’attenzione degli studenti aula 1.6” (il firmatario è il direttore dell’Economato).
Immediatamente viene fatta una telefonata al numero lasciato per chiedere spiegazioni, Rebonato risponde giustificando l’accaduto come l’esecuzione di ordini dall’alto.
Un gruppo di circa trenta studenti va dal prof. Longo, preside della facoltà di scienze della formazione, che ha in gestione ufficialmente l’aula.
Longo dice di non sapere nulla e di non essere stato avvertito dell’operazione, avvenuta di notte visto che gli occupanti dell’auletta avevano lasciato l’università alle 19.30 come tutti i giorni.Nel pomeriggio, gli stessi si recano nel palazzo dell’Economato per incontrare Rebonato, il quale si dichiara solo l’esecutore materiale senza responsabilità e dice che la decisione era stata presa dal Rettore senza dire nulla agli studenti per paura di una loro reazione negativa (!)
Aggiunge tra le altre cose che era idea e speranza di Mazzucco che l’attività nella 1.6 (quindi la protesta contro la riforma dell’università) scemasse con il nuovo anno.
Nessuna replica quando gli studenti fanno notare che da parte loro c’è sempre stata correttezza nel chiedere il permesso di poter usare l’aula e nell’avvertire con lettere e comunicati delle attività che vi si sarebbero svolte.
Stando a quello che si è potuto capire, non si era presa in considerazione nessuna soluzione alternativa, ne si era cercato un accordo con i presidi di facoltà.
La 1.6 è stata riaperta nel pomeriggio grazie alla pressione esercitata dai presenti per far fronte all’esigenza pragmatica di ospitare una riunione programmata da tempo con alcuni insegnanti delle medie.
Inoltre chiudendo la porta senza pre-avviso erano rimasti all’interno il computer, i soldi della cassa comune e altri effetti personali.
Per questa settimana dovrebbe essere permesso l’accesso all’aula, dato che il prof. Longo non ne ha bisogno prima del 20 gennaio, ma poi?
La situazione è incerta…se non verrà messo a disposizione un altro luogo, si accettano idee per una qualsiasi soluzione o reazione.
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