La Procura colombiana ha formulato nuove accuse all’ex Ministro dell’Interno, ed ora ambasciatore in Italia, Sabas Pretelt de la Vega e al Ministro della Protezione Sociale Diego Palacios Betancourt, per i fatti inerenti alla rielezione fraudolenta del presidente Uribe. La misura colpisce anche Hernando Angarita, ex vice Ministro dell’Interno. Pretelt de la Vega e Angarita avrebbero garantito raccomandazioni nella pubblica amministrazione e denaro all’ex rappresentante alla Camera Teodolindo Avendaño (già agli arresti), in cambio di un “aiuto” per la rielezione dell’attuale presidente. L’ambasciatore italiano, già accusato precedentemente dall’ex congressista Yidis Medina per lo stesso reato, sembra essere il “regista” della scandalosa truffa che ha portato all’illegittima rielezione di Uribe.
Il paradosso è che, (tra promesse di non estradizione a paramilitari e corruzione di congressisti) questo rappresentante dell’oligarchia colombiana, ricoprendo indisturbato l’incarico di diplomatico in Italia, dispensa medagliette di merito perfino al Direttore dell’ONU a Vienna e Direttore dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), che “evidentemente ignora” il ruolo di questo corruttore in giacca e cravatta!
PS: Ricordo che Sabas Pretelt de la Vega s’è presentato all’Università degli studi di Verona nella primavera del 2007 in una grande conferenza organizzata dalla Gerbera Gialla, un’associazione antimafia la cui filiale veronese è stata chiusa lo stesso anno dal neo-sindaco Flavio Tosi. (motivazione: scarsi risultati dell’attività). E ricordo che in tale data l’ambasciatore Pretelt de la Vega era già stato accusato, tra le tante, di corruzione. Chi l’aveva invitato?
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