…Che guida il traffico, lo accumula, lo intossica e poi lo giustifica.
Capitolo Primo: riduzione traffico interno. All’aumento delle automobili in movimento, la risposta è quella di incrementare il numero e la portata delle strade. Dunque maggiorare e migliorare il contenitore che contiene il traffico, in modo da diminuirlo. (Il PIL sembra fare cenno di si con la testa). Città di strade, circondata di strade, bucata da gallerie. Forse non servirà più nemmeno scendere dall’auto.
Capitolo Secondo: riduzione dell’inquinamento. Il tracciato guidato dal traforo delle Torricelle si muoverà ai fianchi della città. Logica: strada lontana, lontano inquinamento. Tuttavia le particelle sottili (prodotto anche della combustione a motore) si muovono. Le muovono le correnti, i venti; si attenuano oppure aumentano in rapporto agli agenti atmosferici. A Verona, restando nel salotto di casa, si respirerà pulito (purtroppo qui, senza auto).
Capitolo Terzo: miglioramento vivibilità quartieri. Il girotondo del benessere urbano prosegue la marcia. Dai divieti sull’alimentazione a quelli sul decoro, dall’esercito coperto dalle camionette al congelamento della piazza. Ora: la strada.
L’idea di vivere i quartieri, abitare fisicamente ed in movimento la città, si è spostato dal quotidiano, al consumo annuale di un marchio: Tocatì. Un giorno, il cittadino, sorprende la città popolata di persone come lui, camminando, senza auto, per oggi è concesso.
Capitolo Quarto: Sicurezza. E non poteva mancare, la Sicurezza. La gente di Verona si muoverà al sicuro, protetta, dall’asfalto del nuovo tracciato stradale. Sicurezza spalmata ad ogni angolo urbano. Sicurezza intensiva (nella città) e Sicurezza estensiva (fuori dalle colline cittadine – da bucare). La popolazione apprezzerà. Purtroppo stona l’eco delle parole di un utente del forum skyscrapercity.com mentre commenta come “quando c’è stato il rally delle due valli ho provato a star dietro a un subaru wrc […] sulla tange est, sembrava di essere su need for speed, sottopassi cavalcavia, sottopassi, cavalcavia”. Sicurezza.
(Il riferimento è datato 15 gennaio 2008, quando un precedente progetto del tracciato non è stato approfondito).
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