Abruzzo chi?

Dopo i numerosissimi servizi, collegamenti e quant’altro per documentare la situazione abruzzese post terremoto, ora l’attenzione dei media si sta spostando verso nuove notizie. Il fatto è cosa usuale, la storia insegna che le fonti di informazione son sempre alle ricerca di notizie fresche in grado di attirare l’attenzione. Ora non si chiede di continuare a confezionare servizi giornalieri sull’evolversi della situazione anche se, stando alle parole del Premier, dovrebbero esserci novità ogni giorno visto che secondo Berlusconi dovrebbero spuntare case come funghi nel giro di pochissimo tempo. Penso che almeno un resoconto settimanale, giusto per sapere come vengono utilizzati i soldi di quanti hanno voluto aiutare i terremo inviando soldi si potrebbe anche fare. Già le persone che hanno voluto aiutare gli sfollati. L’Italia non si può certo dire che non sia il paese della solidarietà. Tutte le volte che c’è da donare soldi per i più disagiati siamo sempre tra i primi. Seguiamo sempre i consigli dei personaggi famosi che ci invitano a donare anche solo un euro quando magari, loro che guadagnano milioni di euro, non donano neanche il tanto decantato euro. Per non parlare dei politici, tanto bravi a farsi vedere tra i più disagiati della situazione e alla fine l’unica cosa che fanno è semplicemente farsi vedere dalle telecamere.

Una buona cosa da parte dei nostri politici sarebbe stata la parziale rinuncia del loro stipendio da utilizzare per la ricostruzione dei terremotati abruzzesi o quantomeno riorganizzare i soldi delle risorse pubbliche come ad esempio quelli per l’utilissimo ponte dello stretto e di cui sembrerebbe che ce ne sia un bisogno urgente.
Tutto come sempre andrà a finire nel dimenticatoio sempre che, e si spera che ciò non avvenga, non si scopra che il lavoro di ricostruzione non venga appaltato a ditte per così dire, non proprio regolari e che quindi la situazione abruzzese ritorni prepotentemente nelle pagine di cronaca.

Matte