La mia impressione, di quella posso parlarvi, è che la città si stia ripopolando. Fino a pochi giorni fa, nel traffico della mattina, e fino alle cinque del pomeriggio, gli automezzi erano principalmente quelli dei vigili del fuoco, polizia, carabinieri, protezione civile, esercito, guardia di finanza e forestale. Dopo le cinque, il deserto. Neanche un civile. Ora, invece, nell’incredibile caos che si sviluppa sulle poche arterie percorribili, le auto sono soprattutto le nostre. Bene inteso, la militarizzazione c’è sempre, ma credo che stia diventando sotterranea. I negozi dei due centri commerciali aperti non sono più vuoti. Le persone iniziano a far capolino. Mi sto motorizzando anche io, mio malgrado. E son diventata studentessa di teoria e pratica di guida. A breve avrò anche un’automobile. Blu. Da mille euro.Questo è tutto quello che posso dirvi, non riuscendo a distinguere una porche da una cinquecento. C’è un’altra notizia buona: il 20 giugno sarà riaperto un piccolissimo tratto del centro storico, dalla Villa Comunale alla Piazza del Duomo. Le nostre proteste hanno avuto buon’esito. Per me sarà durissima andare, ché mi sembrerà come di poter rientrare in casa, lì, a due passi, ed invece, poi, dovrò dirigermi verso il mio container, a quindici chilometri. Ma lo farò ugualmente. Voglio che questa città inizi di nuovo a respirare. Di prospettive lavorative per me e mio marito ancora nulla. Di terreno per mettere su un prefabbricato, men che meno. Ora si è impegnati col G8. E con la costruzione dei loculi definitivi di Berlusconi.Quelli che deturperanno irrimediabilmente il nostro splendido paesaggio. Gli Aquilani, dopo aver votato il cavaliere senza macchia, si apprestano a vivere un Mulino Bianco di felicità. E chi non è venuto a votare è come se lo avesse votato. Che non mi si parli di astensionismo di protesta.
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