"I nemici da combattere…


(Pagina de l’Unità di martedì 9 giugno)
…sono le multinazionali, gli ebrei, i rom ed i comunisti.”
(Gabor Uona, partito paramilitare JOBBIK – Ungheria).
Aggressività multipla. Il JOBBIK è eletto dalle europee come terzo partito d’Ungheria. Quindici percento delle preferenze dalla massa votante. Tre seggi per Strasburgo, parlamento europeo. Il discorso elettorale di questa forma di destra nazionale è evidentemente approvato. E’ già rappresentanza. Centro d’accumulazione di segmenti di potere.
“L’Ungheria è stata venduta”. Un agglomerato di enti, soggetti, classi è partecipe (responsabile) di tale vendita. E quindi di nuovo, “sono le multinazionali, gli ebrei, i rom ed i comunisti”. La proposta: il combattimento.
Sembra ora trattarsi di una certezza accusatoria rivolta contro ombre fantasmagoriche individua(-lizza)te.
Ombre fantasmagoriche. Sono le presenze volatili di multinazionali (non-nazionalmente economiche) ebrei (non-nazionalmente credenti) rom (non-nazionalmente cittadini) comunisti (non-nazionalmente politici). Queste quattro qualità identitarie sono sparse, diffuse, debolmente perentorie nel definire individui ed imprese (qui curiosamente messi insieme nello stesso discorso). Multinazionale-nazionale; ebreo-nazionalista; rom-imprenditore; comunisti-dell’-utile; ecc…
Come identificare il “nemico da combattere”? Come è possibile trascinare il consenso nell’ostilità di un bersaglio scarsamente definito? E’ qui che l’individua(-lizza)zione accade sul fantasmagorico, lo scorretto in quanto nascosto, non convenzionalmente definito. E’ nella criticità dell’individuare che si fonda il surplus di violenza , nazionalismo perverso nella xenofobia (di razza, di credo, di ideologia, di profitto) che alimenta questo discorso ungherese. Armi puntate nell’ombra, tremante di paura, l’avanzare verso Strasburgo. Grazie al traffico aereo il viaggio sarà più rapido e sicuro.
Alcuni dati elettorali.
Olanda. Pvv (Partito per la libertà): secondo partito nazionale con il 16.4% delle preferenze. Quattro seggi.
Finlandia. Perussuomalaiset (Partito dei Veri Finlandesi): opposizione all’immigrazione e all’Unione europea; il leader Timo Soini è il candidato più votato delle elezioni finlandesi (130mila voti).
Regno Unito. British National Party, dichiaratamente razzista, ottiene deu seggi.
Austria. FPAL: nel ricordo del defunto Heider, raddoppia i voti del 2004; 13% per due seggi.
Romania. Partito della Grande Romania, 8.47% per due seggi.
Bulgaria. Nazionalisti Anti-rom, 11.72%.
Slovacchia. Partito SNS, ottiene un eurodeputato.
Italia. La Lega dei fatti arriva al 10% dei consensi (terzo partito nazionale).