Assuefatti…

Viviamo in un epoca in cui l’informazione si basa soprattutto sull’immagine. Viviamo ormai in una sorta di grande fratello, perennemente sorvegliati, ripresi, spiati. Viviamo nell’epoca in cui l’immagine conta più della parola. Siamo così perennemente bombardati di immagini di ogni genere e sorta da esserne ormai assuefatti. Siamo ormai talmente abituati a vedere ogni tipo di immagini, che siano vere o finte, da rimanere indifferenti anche nel momento stesso in cui siamo noi ad entrare e a vivere una certa situazione che abbiamo già visto da qualche parte. Emblematico il caso del video shock del 3 maggio scorso che documenta l’uccisione di Mariano Bacioterracino a Napoli, per mano di un killer, recentemente identificato, killer che risulta irrintracciabile. Il video mostra l’esecuzione di Bacioterracino nell’indifferenza totale delle persone lì intorno, ora va bene che da quelle parti, se non si vogliono avere problemi, vige la regola delle tre scimmiette, non vedo non sento e non parlo ma, scavalcare il corpo privo di vita dell’uomo, quasi come non ci fosse o passarci affianco ignorandolo completamente mi sembra eccessivo.
Ancora più scioccante però è sentire la moglie dell’ucciso che dichiara di non essere sconvolta per la tragica fine del suo compagno, d’altronde si sa che a Napoli prima o poi certe persone muoiono in un certo modo.
Assuefatti alla violenza, persino alla morte. Immagini di soldati uccisi, corpi sepolti da macerie, corpi maciullati, ridotti talmente male da sembrare il corpo di un maiale, incidenti, uccisioni e tante altre immagini ci passano ogni giorno davanti agli occhi e ormai non ci facciamo neanche quasi più caso.
Assuefatti a causa della nuova società, assuefatti a causa della nuova cultura da voyeur che media e non solo ci impongono. Noi siamo il prodotto di televisione, con tutti i suoi reality e non solo, ed internet, il cui esempio lampante è Youtube. Siamo ormai così talmente assuefatti da tutte queste immagini che ormai ogni qualsiasi emozione ha lasciato il posto alla rassegnazione e all’apatia.
Come uscire da questo mondo privo di emozioni? Difficile a dirsi, cominciare già a spegnere TV e computer potrebbe essere un passo avanti ma, non decisivo anche perché, l’impressione è che orami siamo arrivati ad un punto di non ritorno.

Matte