La pulce nell’orecchio

Cos’è la moneta? L’unità di misura del valore.
La banconota sull’isola deserta non ha valore in quanto manca chi la utilizza, è dunque l’utilizzatore di tale banconota che ne determina il valore per mezzo di una convenzione. Oggi accade che la moneta nasce con un costo, ossia il valore di tale banconota nasce con essa, mentre non è altro che un pezzo di carta stampato a costi tipografici. La banca emettitrice si appropria così della differenza tra il costo tipografico ed il valore nominale, ossia il valore di convenzione; la banca presta e prestare significa essere proprietari.
La moneta, così concepita nel 1694 in Inghilterra, non era altro che una cambiale, con la quale la banca, a richiesta, sostituiva il valore scritto sulla banconota con un corrispettivo aureo. Questo controvalore in oro è stato abolito nel 1971 negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo. In Italia, sulle lire, si poteva ancora leggere “pagabili a vista al portatore”, ma altro non era che l’eredità morta del sistema d’origine. Questa falsità ci viene oggi risparmiata sull’euro, che è diventato certificazione dell’inganno. La truffa si è talmente consolidata nel tempo che non la si percepisce, ed è impossibile affrontarla con gli strumenti dello stato di diritto.
Il valore della moneta lo crea chi la usa o chi la stampa?
Le banche non dovrebbero semplicemente amministrare il denaro che appartiene al popolo?
Qualcuno si è accorto di qualcosa?