Quando ricominceremo ad indignarci?
RUBARE..prendere di nascosto o con violenza ciò che appartiene ad altri. Due donne hanno rubato. Due casalinghe di 53 e 55 anni hanno rubato. Due signore hanno rubato 165 euro di spesa al supermercato Alì. Le due ladre sono state portate nel carcere femminile della Giudecca martedì mattina perché hanno rubato. Le due ladre sono state scarcerate ieri mattina in attesa del processo con rito direttissimo, vista la flagranza, per rispondere del reato di furto aggravato. Le due ladre hanno compiuto il loro furto a Dolo (Venezia) ma sono di Marghera. Marghera..Porto Marghera è una di quelle zone d’Italia, come ce ne sono altre, in cui la vita delle famiglie dipende interamente e gira attorno dall’industria pesante, ed è a rischio proprio perché vive gomito a gomito con il Petrolchimico e con l’inquinamento prodotto da tutto il Polo Chimico. A Marghera la crisi non è qualcosa che si sente in televisione o si legge sui giornali, non è lo spauracchio annuale di cui tutta l’Italia si riempie la bocca, non è una fase passeggera in cui tirare la cinghia; ma è una situazione reale e concreta che da anni schiaccia le famiglie-dipendenti da questo tipo di industria che sempre più spesso ha fatto l’occhiolino all’estero. RUBARE..non necessariamente si riferisce a qualcosa di fisico, ma è rubare anche la sicurezza di arrivare alla fine del mese con uno stipendio, è rubare togliere la certezza di un lavoro e sostituirlo con la cassa integrazione. Ma non si può arrestare e processare nessuno in direttissima per questo furto. E così la notizia uscita su La Nuova di Venezia e Mestre, ripresa da La Repubblica, sottolinea la sorpresa per questo gesto e le due donne perdono il loro ruolo di donne e si trovano etichettate come ladre e quindi normalmente detenute per quattro giorni in carcere. Nessun tentativo di avvicinarsi.. “Non c’è volontà di comprendere e questo corrompe la società, cui riesce più semplice credere che i buoni son qua e i cattivi là”. Neanche l’ombra del misfatto sul Il Giornale, coerentemente con quanto pensa il suo direttore, il quale ritiene che «i media disegnano una realtà tragica: disoccupati, gente che muore per strada. Adesso, io non ho mai visto cadaveri per strada. Anche i giornali, non segnalano cadaveri. Ma allora se non riesci ad arrivare alla fine del mese, perché non muori?».
E adesso imparo un sacco di cose in mezzo agli altri vestiti uguali tranne qual’è il crimine giusto per non passare da criminali. C’hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.
RUBARE..prendere di nascosto o con violenza ciò che appartiene ad altri. Due donne hanno rubato. Due casalinghe di 53 e 55 anni hanno rubato. Due signore hanno rubato 165 euro di spesa al supermercato Alì. Le due ladre sono state portate nel carcere femminile della Giudecca martedì mattina perché hanno rubato. Le due ladre sono state scarcerate ieri mattina in attesa del processo con rito direttissimo, vista la flagranza, per rispondere del reato di furto aggravato. Le due ladre hanno compiuto il loro furto a Dolo (Venezia) ma sono di Marghera. Marghera..Porto Marghera è una di quelle zone d’Italia, come ce ne sono altre, in cui la vita delle famiglie dipende interamente e gira attorno dall’industria pesante, ed è a rischio proprio perché vive gomito a gomito con il Petrolchimico e con l’inquinamento prodotto da tutto il Polo Chimico. A Marghera la crisi non è qualcosa che si sente in televisione o si legge sui giornali, non è lo spauracchio annuale di cui tutta l’Italia si riempie la bocca, non è una fase passeggera in cui tirare la cinghia; ma è una situazione reale e concreta che da anni schiaccia le famiglie-dipendenti da questo tipo di industria che sempre più spesso ha fatto l’occhiolino all’estero. RUBARE..non necessariamente si riferisce a qualcosa di fisico, ma è rubare anche la sicurezza di arrivare alla fine del mese con uno stipendio, è rubare togliere la certezza di un lavoro e sostituirlo con la cassa integrazione. Ma non si può arrestare e processare nessuno in direttissima per questo furto. E così la notizia uscita su La Nuova di Venezia e Mestre, ripresa da La Repubblica, sottolinea la sorpresa per questo gesto e le due donne perdono il loro ruolo di donne e si trovano etichettate come ladre e quindi normalmente detenute per quattro giorni in carcere. Nessun tentativo di avvicinarsi.. “Non c’è volontà di comprendere e questo corrompe la società, cui riesce più semplice credere che i buoni son qua e i cattivi là”. Neanche l’ombra del misfatto sul Il Giornale, coerentemente con quanto pensa il suo direttore, il quale ritiene che «i media disegnano una realtà tragica: disoccupati, gente che muore per strada. Adesso, io non ho mai visto cadaveri per strada. Anche i giornali, non segnalano cadaveri. Ma allora se non riesci ad arrivare alla fine del mese, perché non muori?».
E adesso imparo un sacco di cose in mezzo agli altri vestiti uguali tranne qual’è il crimine giusto per non passare da criminali. C’hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.
Marlene
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