ALLEGORITMO

Ieri, il Reclaim Power a Copenhagen ha costruito un’assemblea al di fuori dello spazio del COP15. La polizia ha tentato di impedire ciò. Il mattino presto, multiple marce hanno cercato di creare percosri nel Bella Centre (salotto COP15). Nonostante gli accrediti, le persone di Friends of the Earth, Avaaz e Via Campesina non hanno avuto accesso all’area di COP15. Ha inizio un sit-in ed una forte protesta degli indigeni di Via Campesina. Poi, i protestanti irrompono all’interno del COP15 ed espongono lo striscione “Climate Justice Now!”
Arrestato Tadzio Mueller. [candidato dottorato in relazioni internazionali all’University of Sussex] Lunedì pomeriggio, pochi minuti dopo aver lasciato il Bella Centre, dove aveva contribuito ad una conferenza stampa per la presentazione del Reclaim Power. La conferenza stampa comprendeva Dorothy Guerrero (Focus on Global South), Beverley Keene (Jubilee South), Stine Green Johannsen (CJA), Wahu Kaara (People’s movement on Climate Change), Yvonne Llanos (Oilwatch South America), e Dioniso Cabrera (Bolivia Indigenous People’s Movements).
Allegoritmo. E’ un percorso a frammenti sequenziali, in una narratività. Il racconto. Ciò che arriva da Copenhagen. Righe nere su Pagina/13 (Attraverso Indymedia Denmark). Ma cosa significano ora i blocchi delle forze armate? L’arresto di un dottorato in Bella Centre. Gli striscioni che espongono ‘giustizia climatica’, le strade e le piazze di Copenhagen, in questo stesso istante in cui leggo. Io passo gli occhi sopra queste parole. E intanto, Copenhagnen. Ciò che accade, mentre leggo. Allegoritmo, connessione di frammenti.

Rughe