Sullo scrivere

Il concetto di scrivere è scrivere non è pensare. Molta gente si mette a pensare e poi alla fine lascia una pagina bianca. Quando si tratta di scrivere pensare può essere deleterio. Ci si mette a riflettere su cosa si vuol dire e sul giudizio altrui oltre che al proprio, si sa che i peggiori critici siamo noi stessi. Quando viene l’ispirazione invece bisognerebbe solo mettere nero su bianco ciò che ci viene da dentro, ciò che sentiamo, scrivere semplicemente di getto senza preoccuparsi del risultato. Il momento della rilettura è quello del pensiero, se le parole che abbiamo usato esprimono con sufficienza forza e chiarezza il concetto che vorremmo esprimere agli altri.
Tutti attraversiamo un blocco “creativo” e lasciamo che i nostri fogli e la nostra tastiera rimangano fermi a prender polvere. Quando ciò accade dovremmo prendere coraggio ed impugnare il nostro strumento di scrittura ed iniziare a trascrivere anche parole di altri. Il semplice ritmo della scrittura a volte ci porta da pagina uno a pagina due, lasciandoci trasportare dal ritmo pian piano le nostre parole prendono vita e vanno prendere il posto di quelle che ci hanno aiutato farle uscire fuori.
Certo scrivere è una cosa difficile e molto personale, ma penso che chiunque che non abbia il cervello lobotomizzato dalla televisione, internet o quant’altro, nel momento in cui si prende coraggio di affrontare il foglio o lo schermo bianco, riesca ad esprimere qualcosa. Magari non vincerà il premio Pulitzer, ma già esser riuscito a sbloccarsi ed aver scritto qualcosa di importante almeno per te stesso, per molti, è già una piccola vittoria.

Matte