…Avevo bisogno di riorganizzare le idee, sedermi un attimo e fumare una sigaretta sarebbe forse servito, per lo meno mi sarei tranquillizzato. Non appena il fumo iniziò a danzare nel vento, immediatamente lo stormo di gufi che si era pocanzi volatilizzato ricomparve tutto intorno a me, come attirato dall’aroma del tabacco o dalla danza ipnotica del fumo che incanta come la danza di un incantatore di serpenti.
Quella moltitudine di volatili era ricomparsa ricoprendo interamente la candida neve che mi circondava. Come prima, quegli uccelli notturni eran di nuovo fermi immobili ad osservarmi, a scutare ogni mio piccolo movimento. La sigaretta intanto si consumava veloce e sapevo che terminata me ne sarei dovuto accendere un’altra a causa dell’angoscia che mi avevan trasmesso i gufi. Un’altra sigaretta, l’ennesimo chiodo di bara che mi avrebbe avvicinato sempre più precocemente verso un doloroso termine del tragitto di questa vita. Alla fine comunque tutti dobbiamo morire, nulla è per sempre ed il nostro destino è già tracciato. Una persona può fumare tranquillamente più di un pacchetto al giorno ed arrivare egregiamente fino ad ottant’anni. Un’altra invece può cercare di fare una vita la più sana possibile e morire della causa più stupida e banale che uno possa immaginare.
Anche Lily voglio dire, era o è una brava persona, tranquilla pacata, mai un eccesso, a parte quel suo fastidioso amore assoluto per la neve. Poi un bel giorno incontra me,le sprango le gambe e la lascio al suo destino agonizzante su quella candida neve da lei tanto amata. Cazzo, se fosse realmente morta dovrebbe solo che ringraziarmi, voglio dire alla fine grazie a me è morta circondata da cò che mava, chi può sognare morte migliore?
Intanto senza rendermene conto mi ero già acceso la seconda sigaretta di fila, mentre i gufi eran ancora intorno a me ed io ero sempre al centro della loro attenzione. Possibile suscitare così tanto interesse in dei volatili? La situazione si stava facendo pesante ed io ero arrivato al culmine della sopportazione, per non essere il tipo il più paziente di questo mondo avevo sopportato anche fin troppo le attenzioni di quei gufi. Con molta calma, in modo da non suscitare qualche strana reazione dei volatili, frugai nelle mie tasche alla ricerca di chissà che cosa. Magari trovare a sorpresa un repellente per gufi, ammesso che qualche folle si sia preso la briga di brevettarne uno. E invece no. Curiosamente ecco comparire tra le mie mani quel tubetto di daparox che ero convinto di aver scagliato giù dal sentiero. Strani giochi della mia mente oramai arrivata chiaramente al capolinea. Che fare? Tentare la fortuna e prendere un’altra pastiglia? In fin dei conti se prima i gufi erano comparsi dopo aver assunto il farmaco, magari un’altra pastiglietta gli avrebbe fatti svanire…come qualche gioco matematico dove 2 negativi diventano positivi. E così,seguendo il mio viaggio mentale, via con un’altra pastiglia, tanto oramai la soglia l’avevo già superata da un pezzo e il fondo l’avevo già raggiunto da tempo. E via, una pastiglia e un po’ di neve da far sciogliere in bocca per facilitare la deglutizione del farmaco. Nell’attesa del suo effetto? Un’altra sigaretta ovviamente, quel pacchetto sembrava la borsa di Mary poppins, più fumavo e più sigarette ricomparivano, coi tempi che corrono non c’è che da essere felici di tale fortuna…
Quella moltitudine di volatili era ricomparsa ricoprendo interamente la candida neve che mi circondava. Come prima, quegli uccelli notturni eran di nuovo fermi immobili ad osservarmi, a scutare ogni mio piccolo movimento. La sigaretta intanto si consumava veloce e sapevo che terminata me ne sarei dovuto accendere un’altra a causa dell’angoscia che mi avevan trasmesso i gufi. Un’altra sigaretta, l’ennesimo chiodo di bara che mi avrebbe avvicinato sempre più precocemente verso un doloroso termine del tragitto di questa vita. Alla fine comunque tutti dobbiamo morire, nulla è per sempre ed il nostro destino è già tracciato. Una persona può fumare tranquillamente più di un pacchetto al giorno ed arrivare egregiamente fino ad ottant’anni. Un’altra invece può cercare di fare una vita la più sana possibile e morire della causa più stupida e banale che uno possa immaginare.
Anche Lily voglio dire, era o è una brava persona, tranquilla pacata, mai un eccesso, a parte quel suo fastidioso amore assoluto per la neve. Poi un bel giorno incontra me,le sprango le gambe e la lascio al suo destino agonizzante su quella candida neve da lei tanto amata. Cazzo, se fosse realmente morta dovrebbe solo che ringraziarmi, voglio dire alla fine grazie a me è morta circondata da cò che mava, chi può sognare morte migliore?
Intanto senza rendermene conto mi ero già acceso la seconda sigaretta di fila, mentre i gufi eran ancora intorno a me ed io ero sempre al centro della loro attenzione. Possibile suscitare così tanto interesse in dei volatili? La situazione si stava facendo pesante ed io ero arrivato al culmine della sopportazione, per non essere il tipo il più paziente di questo mondo avevo sopportato anche fin troppo le attenzioni di quei gufi. Con molta calma, in modo da non suscitare qualche strana reazione dei volatili, frugai nelle mie tasche alla ricerca di chissà che cosa. Magari trovare a sorpresa un repellente per gufi, ammesso che qualche folle si sia preso la briga di brevettarne uno. E invece no. Curiosamente ecco comparire tra le mie mani quel tubetto di daparox che ero convinto di aver scagliato giù dal sentiero. Strani giochi della mia mente oramai arrivata chiaramente al capolinea. Che fare? Tentare la fortuna e prendere un’altra pastiglia? In fin dei conti se prima i gufi erano comparsi dopo aver assunto il farmaco, magari un’altra pastiglietta gli avrebbe fatti svanire…come qualche gioco matematico dove 2 negativi diventano positivi. E così,seguendo il mio viaggio mentale, via con un’altra pastiglia, tanto oramai la soglia l’avevo già superata da un pezzo e il fondo l’avevo già raggiunto da tempo. E via, una pastiglia e un po’ di neve da far sciogliere in bocca per facilitare la deglutizione del farmaco. Nell’attesa del suo effetto? Un’altra sigaretta ovviamente, quel pacchetto sembrava la borsa di Mary poppins, più fumavo e più sigarette ricomparivano, coi tempi che corrono non c’è che da essere felici di tale fortuna…
Regina bianca dietro lo scialle
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