Nella prima settimana di Luglio abbiamo letto un articolo, su questo giornale, scritto da “Le chele dell’aragosta” nel quale noi rappresentanti degli studenti (e di conseguenza le associazioni nelle quali militiamo) venivamo definiti inutili e dannosi lecchini buoni solo a fare le comparse. Beh, dopo aver ottenuto disponibilità da parte dei redattori di Pagina 13, abbiamo deciso di rispondere a “Le chele” (per motivi di spazio però dovremo limitarci ad esporre i fatti punto per punto. Chiunque voglia leggere anche l’altro articolo per capire appieno le nostre obiezioni può andare sul sito di Pagina 13)
-In primo luogo l’aumento delle tasse universitarie non è una novità. In tutte le schede tecniche nelle quali venivano esposte le conseguenze negative della riforma Gelmini era presente questo punto: le università “meritevoli” per rimanere tali devono attuare una serie di tagli (es. corsi di studio) e aumenti (es. tasse universitarie). Quindi questo aumento non è “passato sotto silenzio” grazie ai rappresentanti, ma era uno dei tanti danni provocati dalla riforma. Inoltre noi rappresentanti dell’UDU avevamo chiamato a Verona, qui in università, il nostro coordinatore nazionale proprio per esporre i problemi a cui sta andando incontro il nostro ateneo, invitando tutte quelle realtà che come noi hanno lottato contro il DDL Gelmini. Invito raccolto da DUE persone interessate più che altro alle commissioni per i nuovi Statuti d’Ateneo, che tra l’altro sono dovute andar via prima che la conferenza finisse. Senza dimenticare che tre anni fa i collettivi universitari avevano organizzato una conferenza con i professori nella quale questi ultimi avevano chiaramente detto che le tasse sarebbero aumentate. O “Le Chele” critica ma non partecipa oppure partecipa me è un gran distrattone
– Per quanto riguarda poi il fatto che noi militanti e rappresentanti dell’UDU non facciamo nulla per gli studenti in generale: 1) Informiamo sempre, tramite il vecchio e umano passaparola, gli studenti su come sono andati i vari consigli degli studenti e di facoltà 2)Abbiamo discusso (e la questione è ancora aperta) riguardo alla possibilità di dare agli studenti dell’UNIVR un’aula autogestita non da realtà politiche o associazionistiche, ma dagli studenti tutti 3)Avevamo ottenuto disponibilità da parte del rettore riguardo un’assemblea d’ateneo dopo che eravamo andati insieme ai collettivi nel rettorato quest’ultimo Dicembre, possibilità poi sfumata perché il gruppo che aveva raccolto le firme per ottenere la suddetta assemblea non ha fatto sentire la propria voce 4)Stiamo al momento seguendo una vertenza per le borse di studio nella regione Veneto, poiché la regione non riesce a coprirle tutte a causa di fondi congelati da “intoppi governativi”
Ringraziando Pagina 13 per la possibilità di replica che ci ha offerto ci preme sottolineare il fatto che l’UDU e altre associazioni studentesche non hanno nulla a che fare con questo giornale assolutamente indipendente, dato che anche noi prima di scrivere questo articoletto non lo sapevamo. Noi abbiamo difeso qui solo il nostro operato di Sindacato Studentesco, non ci siamo riferiti a nessun’altra associazione presente in università con proprie rappresentanze.
Dennis Vincent Klapwijk, Adrian Nicolae Stanculeanu, Nicolò Moroni
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