– Io mi chiamo G.
– Io mi chiamo G.
– No, non hai capito, sono io che mi chiamo G.
– No, sei tu che non hai capito, mi chiamo G anch’io.
– Ah, il mio papà è un uomo moderato.
– Il mio papà è un black bloc.
– Il mio papà in Val di Susa sta dalla parte della polizia.
– Il mio papà in Val di Susa mira dalla parte della polizia.
– Il mio papà dice che con la violenza non si va da nessuna parte.
– Il mio papà dice che con la violenza vogliono andare in Francia.
– Il mio papà è fiero dei nostri soldati in Afghanistan.
– Il mio papà… no.
– Il mio papà dopo l’Università mi assicurerà un posto nella sua fabbrica.
– Il mio papà dopo l’Università mi accompagnerà nel posto dove un tempo c’era la sua fabbrica.
– Io da grande avrò una macchina di nuova generazione, che inquinerà poco.
– Da grande la mia macchina avrà passato tre generazioni, mio nonno, mio padre ed io. E forse non inquinerà poco.
– Il mio papà investe i suoi risparmi in borsa, e li difende dalla speculazione finanziaria.
– Il mio papà mette i suoi risparmi in una borsa, in una borsa molto piccola, e sente parlare al telegiornale della speculazione finanziaria.
– Il mio papà un giorno mi ha detto: “Figlio mio, spero tu abbia una vita piena di soddisfazioni come la mia”.
– Un giorno il mio papà mi ha detto: “Figlio mio, hai mica visto la borsa dei risparmi?”.
– Io da grande andrò a votare.
– Anch’io da grande andrò a votare.
– Voterò quello che vota il mio papà, il PD.
– Anch’io voterò quello che vota il mio papà, ma il mio papà è di sinistra.
Chopin Hauer
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