“Il concerto di Adriano è stato il vuoto. L’Arena è stata piena per due giorni di fila, l’evento creato da Mediaset è la dimostrazione che non conta cosa vendi ma l’importante è come lo vendi. Maxischermi giganti in piazza Brà con la piazza totalmente piena. Sicurezza personale di Celentano che caccia, minacciando un occhio nero, dei ragazzi che lavoravano con me: si erano girati verso il palco durante le prove, quando l’ordine era di dare le spalle al cantante. Interi squadroni di polizia attorno durante il concerto, guardia di finanza, SIAE. Manette e faccia contro il muro ad un ragazzo che ha tentato di entrare senza biglietto. Dal palco il molleggiato vendeva frasi rivoluzionare a bassissimo prezzo (dopotutto il nome del concerto era RockEconomy), quella demagogia che alleggerisce l’anima del pubblico che si sente d’aver fatto qualcosa di buono per il paese, cito testualmente: “io credo, ma è la mia opinione, che questa crisi sia colpa dei potenti e dei ricchi”. Ovazione. Tra le righe ha elogiato entrambi i giorni il Made Expo, fiera dell’edilizia milanese organizzata da “ricchi che ci aiuteranno”. Fuori i bagarini hanno venduto biglietto fino a 1500 euro l’uno mentre sui siti legali di rivendita biglietti sono arrivati fino a 6500 euro per un posto in platea. Piccolo episodio personale accompagnatore di un disabile ma senza biglietto valido non sarebbe mai potuto entrare (è brutto ma le regole interne di TicketOne sono molto rigide) se non avesse fatto una telefonata: “To, parla con Flavio direttamente e vedremo…”. Ho sbrodolato tante cose e tante ne avrei da dire, l’unica cosa di cui non posso parlare, perché non esisteva, era la musica.”
ndr
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