Golden Guide pagine da
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TUPA (tobelia tupa),
una pianta alta e variabile delle Ande più alte, è
anche chiamata tabaco del diablo. In Cile, gli indios Mapuche ne fumano
le foglie secche di questa spledida pianta dai fiori rossi per i suoi
effetti narcotici. La sua psicoattività non è certa. contiene
l'alcaloide lobelina e diversi suoi derivati. Lo stesso alcaloide si
trova in alcune speci di Lobelia Nord americane, in particolare L.
inflata, conosciuta come tabacco indiano. Viene impiegata medicalemnte
e come deterrente del fumo. Ci sono 300 speci di Lobelia, principalmente
nelle regioni tropicali e subtropicali, ed essi appartengono alla
famiglia dei giacinti, Campanuloceae. Alcune sono altamente costose
come piante ornamentali da giardino.
ZACATECHICHI (Calea zacatechichi),
un arbusto poco appariscente
disposto dal Messico alla Costa Rica, è un allucinogeno recentemente
scoperto che sembra essere usato solo dai Chontals di Oaxaca. Lo
prendono per "chiarificare i sensi" e per renderli capaci di parlare
col mondo degli spiriti. Dai tempi più antichi, la pianta dal gusto
fortemente amaro ( zacatechichi è la parola azteca che significa "erba
amara") viene usata per curare la febbre, la nausea ed altri disturbi.
Dopo averne bevuto il te fatto dalle foglie seccate e schiacciate,
un indiano dorme in un posto calmo, e fuma una sigaretta di foglie
secche. Sa di averne fumata abbastanza quando si sente la sonnolenza e
ascolta le pulsazioni del cuore. Studi recenti indicano la presenza di
un alcaloide non identificato che può essere repsonsabile delle
allucinazioni auditive.
Ci sono più di un centinaio di specie. Appartengono alla famiglia
delle margherite, Compositae, e cresce sui pendii delle colline, aperti
o coperti nell'america tropicale. Alcune speci vengono utilizzate nella
medicina locale.
PSICOFARMACOLOGIA
La psicofarmacologia studia gli effetti delle droghe, specialmente
allucinogene, sul sistema nervoso centrale.
Gli effetti degli agenti psicoattivi si ottengono dai costituenti
che appartengono alle principali classi chimiche. Hanno tutte una
caratteristica comune: sono biodinamiche, influenzando il normale
metabolismo del corpo animale.
Gli allucinogeni influiscono direttamente sul sistema nervoso
centrale, ma possono anche influire su altre parti del corpo. Essi
hanno attività sia fisiche che psichice. I loro effetti hanno
solitamente breve durata, continuando finché i principi attivi
rimangono nell'organismo. Le Pseudoallucinationi - spesso
indistinguibili ai profani dalle allucinazioni - possono essere la
causa di molte circostanze anormali che rovesciano le omeostasi del
corpo, o il normale metabolismo: febbre, digiuno, mancanza d'acqua per
lungo tempo, avvelenamenti, etc. Le pseudoallucinazioni possono spesso
durare più delle normali allucinazioni.
Se una pianta contiene una sostanza attiva, le sue potenzialità
mediche sono di interesse farmacologico. La ricerca può indicare che i
veri composti allucinogeni hanno valore per fini lontani, diversi dalla
loro psicoattività. Un esempio è la scopolamina, un alcaloide della
famiglia della belladonna. Prendendolo in dosi appropriate, inebria,
inducendo stati tra la coscienza ed il sonno caratterizzati da
allucinazioni. La scopolamina, comunque, ha un uso medico non associato
con il sistema nervoso centrale: è un antispasmodico e antisecretorio,
principalmente nell'apparato digerente e nel tratto urinario.
Disegno Crayon di un indiano Tukanoan della Colombia amazzonica,
dipinge una delle immagini vissute durante l'inebriamento aborigeno
con caapi. Raccolto nel campo dall'antropologo colombiano Dr. Gerardo
Reichel-Dolmotoff, che studia i significati mitologici delle
allucinaizoni tra gli indiani.
Alcuni psichiatri credono che le malattie mentali sono il risultato
di uno squilibrio nella chimica del corpo: "Per ogni pensiero contorto
c'è una molecola contorta." Alcuni specialisti in passato pensavano, e
continuano a farlo, che "il modello di psicosi" -
induce artificialmente stati simili ad alcune anormali condizione mentali - potrebbe
essere uno strumento analitico importante. Ci sono molte similiarità
tra le condizioni psicotiche, come la schizzofrenia, e gli stati
mentali indotti dagli allucinogeni. Se sia o no l'uso degli
allucinogeni a creare queste psicosi rimane ancora una domanda, ma ci sono
piccoli dubbi che gli alucinogeni potrebbero essere un aiuto
sperimentale per capire la funzione del sistema nervoso. Un esperto
dichiara che gli studi dei vari aspetti del normale e dell'anormale
posso delucidare certe aree dell'entroterra della personalità.
Ci si deve ricordare che l'alterazione delle funzioni del sistema
nervoso centrale da parte di sostanze chimiche non è una novità; è
vecchio come la storia. In passato, specialmente nelle società
primitive, gli allucinogeni venivano impiegati nei rituali magico-
religiosi di cura, e raramente per svago. In alcune culture,
particolarmente, questa acculturazione soffeta, gli allucinogeni sono a
volte utilizzati per accrescere i contatti sociali o perfino per capire
malattie mentali. Se paragoniamo l'uso delle piante allucinogene nelle
società primitive con il valore medico vantato per loro da alcuni
psichiatri, vediamo che la psicosi modello non è un nuovo sviluppo. Le
psicosi indotte artificialmente sono state a lungo utilizzate nelle
culture primitive.
Nonostante molti psichiatri moderni sono critici sulle psicosi
chimiche come strumento per trattare le aberrazioni mentali, è troppo
presto per eliminare il loro possibile utilizzo medico.
ALTRE PIANTE ALLUCINOGENE
In aggiunta alle piante allucinogene utilizzate dalla gente primitiva,
esistono numerose altre specie che contengono principi biodinamici.
Molte sono comuni piante domestiche come nepeta cataria, cinnamono, e
zenzero. Non sono stati fatti studi certi sulle proprietà allucinogene
di queste piante. Alcuni degli effetti descritti potebbero essere
immaginari; altri possono essere autentici. Tuttavia, molte di queste
piante possiedono una chimica teoricamente capace di produrre
allucinazioni. Gli esperimenti continuano con le piante - comuni e no -
conosciute o sospettate essere allucinogene, e ne vengono continuamente
scoperte di nuove.
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