CANNABIS


Cos’è: La cannabis, nota anche come marijuana, ganja, pot, kif, hemp, e almeno altri 300 nomi diversi è una delle più antiche piante psicoattive conosciute dall'umanità. Pianta dioica (maschile e femminile) originaria dell'Asia centrale è stata fino agli anni 30 uno dei medicinali più diffusi del pianeta. Proibita in America con il "Marijuana Tax Act" del 1937 in mezzo secolo diventa illegale in tutti i continenti. Con il termine ganja, marijuana, pot o altro ci riferiamo alle infiorescenze femminili essiccate. I composti chimici (cannabinoidi), responsabili degli effetti inebrianti, si trovano principalmente in una resina dorata e appiccicosa essudata dalle infiorescenze. Tra i 60 cannabinoidi presenti, quello con maggiori proprietà psicoattive e al tempo stesso presente in grandi quantità è il delta 9 tetraidrocannabinolo meglio conosciuto come THC. La scoperta di recettori nervosi nel cervello che vengono stimolati dal THC (e la clonazione del gene che dà origine a questi recettori), suggerisce che l'organismo produca una sua versione di questa sostanza. I recettori si trovano principalmente nella corteccia cerebrale, che governa il pensiero superiore e nell'ippocampo che è una sede della memoria.
molecola di THC
cannabis sativa

Effetti: I più comuni effetti fisici della cannabis e del THC sia che vengano fumati, sia ingenti, sono una leggera iperemia congiuntivale (arrossamento degli occhi) e una lieve accelerazione del battito cardiaco. Nessuno di questi effetti è spiacevole o pericoloso. Nella sua forma più comune lo "sballo" consiste in uno stato di tranquillità e di blanda euforia nel quale il tempo sembra scorrere più lentamente e la sensibilità alle immagini, ai suoni e al tatto si accentua. Il fumatore può sentirsi allegro o anche esaltato. I pensieri si susseguono rapidamente e la memoria a breve termine si indebolisce. L'immagine corporea di sé e la percezione visiva subiscono sottili cambiamenti, dettagli che di solito passano inosservati ora catturano l'attenzione, i colori sembrano più brillanti e intensi. Alle volte dopo un'ora o due subentrano sonnolenza o assopimento. Non tutti avvertono simili effetti e alcuni non li gradiscono, ma la maggior parte li considera piacevoli e interessanti.

Modo d’uso e dosi: La cannabis viene fumata in apposite sigarette (spinelli) o pipe di vario genere (cilhom, pipe ad acqua, bong etc.). Le dosi possono variare da 0.25 g. a 0.50 g. per 1 o più persone. Per essere mangiata la cannabis va cucinata in grassi vegetali o animali o in alcoolici. Le dosi variano da 0.25 g. a 0.50 g. a persona per uno "sballo" ponderato.
bollino di tassazione sulla cannabis
 
Durata: Lo "sballo", o stato alterato di coscienza nell'uso ricreativo, dura da 1 a 3 ore quando viene fumata e dalle 4 alle 8 ore quando viene ingerita.
Problemi: Gli studi effettuati negli ultimi 30 anni evidenziano che le reazioni fisiche pericolose causate dalla cannabis sono sconosciute. Tutto il fumo è nocivo per la salute. La cannabis è meno dannosa del tabacco ed in genere si fuma in minor quantità. I rischi legati all'inalazione di aria calda nei polmoni che potrebbero danneggiare le vie respiratorie con un uso prolungato, si possono evitare mangiando la cannabis o fumandola in apposite pipe ad acqua (l'acqua trattiene le sostanze nocive e rinfresca il fumo inalato). Altri effetti acuti di natura comportamentale o psicologica come l'attenzione e la memoria a breve termine, la capacità di seguire un discorso o un ragionamento e la sua coordinazione possono essere indebolite sotto il suo influsso. Restano poi tutti i problemi connessi alla sua illegalità.
cannabis indica afghana
cannabis sativa colombiana
Overdose: Non si è mai riscontrato alcun decesso in seguito all'uso di cannabis. La soglia di sicurezza per il THC è di 40.000 (ovvero 40.000 volte la dose standard - 50 mcg/kg - 2.160.000 mcg/kg - 40.000). Si possono avere situazioni in cui un immediato abbassamento di pressione può provocare un collasso. Come altre sostanze psicoattive, la cannabis può provocare un delirio da intossicazione quando assunta in dosi elevate, specialmente se ingerita. I sintomi sono: confusione mentale, agitazione, disorientamento, perdita di coordinazione e talvolta allucinazioni. Non si tratta di psicosi da cannabis, il delirio persiste solo fintantoché nel cervello vi sono elevate quantità di THC. A differenza del delirio provocato da molte altre sostanze, non è associato a sostanziali modificazioni psicologiche e non è pericoloso per il fisico. Un altro aspetto psicologico è uno stato d'ansia, talvolta accompagnato da pensieri paranoici che occasionalmente possono sfociare in un senso di panico tale da rendere incapaci di agire, non si verificano allucinazione e la capacità di verificare la realtà di pensieri e percezioni rimane intatta.
Terapia dell’overdose: L'ansia e i pensieri paranoici hanno maggiori probabilità di manifestarsi nei consumatori inesperti che usano la cannabis in un ambiente ostile o poco familiare. In casi come quelli precedentemente descritti basteranno rassicurazioni sullo stato psicofisico, molta tranquillità e una posizione comoda del corpo o una boccata d'aria in attesa che lo "sballo" si attenui. Mangiare qualcosa vi aiuterà a diminuire l'effetto.
bollino di tassazione
Fonti: - Testi: Cox18 InformaDroga - Foto: Erowid