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APPENDICE

La Società Religiosa degli Amici (Quaccheri)


LE RIUNIONI DI LAVORO DEI QUACCHERI

(Come gli Amici prendono le decisioni)

Questo documento è stato scritto e distribuito da alcuni Amici e partecipanti ad una riunione dei Quaccheri a Glasgow (Scozia), i quali si trovarono assieme in un gruppo informale nel 1995, per esplorare le loro esperienze di metodologie di lavoro nella Società degli Amici.

CONTENUTI

* Prefazione

* Prendere decisioni in uno spirito di venerazione* Il “Funzionario” (i Quaccheri chiamano così il Facilitatore, ndt )

* Il Verbale

* Cosa succede se gli Amici che non sono presenti alla riunione non sono d'accordo con il Verbale?

PREFAZIONE

L'obiettivo di questo documento è quello di darvi qualche idea di come viene svolto il lavoro durante le riunioni dei Quaccheri. E' stato scritto per i partecipanti e per gli Amici che sono nuovi a questi incontri. Il Quaccherismo in tutte le sue forme è soprattutto una esperienza da fare piuttosto che qualcosa da leggere. Detto questo, ci sono certi punti sui quali vi potete preparare meglio se leggerete questo testo prima di partecipare ad una riunione di lavoro degli Amici.

“Lavoro dei Quaccheri” è un termine generale che ricopre questioni come l'appartenenza, le finanze, le perplessità degli individui appartenenti in relazione alla Società e al suo lavoro, le relazioni con altre organizzazioni, eccetera.

Le riunioni di lavoro dei Quaccheri sono tenute regolarmente. La struttura è organizzata a livello locale (Riunioni di Preparazione), a livelli distrettuali piccoli e ampi (Riunioni Mensili e Generali) e a livello nazionale (Riunioni Annuali). Le Riunioni Mensili sono le riunioni di lavoro principali e si occupano di questioni che riguardano gli associati, di proprietà, finanze, nomine, organizzazione di matrimoni Quaccheri, eccetera. E' il principale collegamento tra i membri e la struttura nazionale della Società degli Amici.

Come scoprirete, le riunioni di lavoro degli Amici sono poco simili ad altre riunioni di lavoro di cui avete fatto esperienza. La loro forma si distanzia da quella delle riunioni di discussione societarie, o di un sindacato o di un comitato. La loro forma è anche soggetta a variare in dettaglio tra una riunione mensile e l'altra. C'è una forma, ma è una forma flessibile, sensibile alle necessità di ogni singola riunione.

Forse una riunione di lavoro degli Amici può essere descritta come un esercizio di sensibile attenzione, nell'ascolto dei suggerimenti dello Spirito. Il bisogno dominante è quello di discernere la volontà di Dio nella riunione, e le riunioni di lavoro dovrebbero essere condotte tenendo in mente tale scopo fondamentale.

Il setting fisico della riunione rispecchia tale atmosfera di adorazione. Dove possibile, i membri del gruppo riunito siedono in semicerchio di fronte al Funzionario. Questi non è in alcun modo un ministro di culto o un prete ma è lì per aiutare la riunione ad articolare le sue decisioni sotto forma di verbali accettabili.

UNO SGUARDO GENERALE

La riunione inizia con il silenzio. Quando il Funzionario ritiene che sia il momento giusto, lui/lei riassume i punti in agenda di fronte a tutti. Le persone si alzano per parlare, una alla volta. Ogni punto si conclude con l'accordo su una nota scritta che rileva la decisione dell'assemblea. Quando la riunione è terminata c'è un altro momento di silenzio. La riunione si chiude formalmente con una stretta di mano tra i partecipanti.

PRENDERE DECISIONI IN UNO SPIRITO DI VENERAZIONE

Nelle riunioni di lavoro gli Amici tendono ad adottare certi costumi o maniere di comportarsi. I seguenti sono forse i più importanti nel dare forma e creare l'atmosfera di una riunione di lavoro sebbene non tutti saranno presenti in tutte le riunioni.

* Ogni cosa dal silenzio iniziale alla stretta di mano finale va visto come un atto di adorazione.

* Noi osserviamo del silenzio tra un contributo individuale e l'altro. Questi silenzi sono cruciali, non solo perché consentono un periodo di riflessione, ma anche perché permettono alla riunione di procedere come un corpo unito. Agiscono da freno contro il tentativo di uno o più individui di catturare il controllo della riunione attraverso ostentazioni retoriche, appelli alle emozioni o altri mezzi.

* Tentiamo di recarci alla riunione con uno stato mentale devoto e aperto, di modo che possiamo essere aperti allo Spirito. Durante la riunione, ci sforziamo di restare aperti agli argomenti altrui: non fa differenza quanto potremmo pensare che la verità sia dalla nostra parte. Noi dobbiamo considerare la possibilità che potremmo essere in errore. Il vero spirito del metodo di lavoro è quello dell'ascolto sensibilmente attento.

* Non dovremmo parlare fino a che il Funzionario non ci dà la parola. Il modo usuale per indicare che desidereremmo parlare è quello di alzarci. In particolare, non tentiamo di parlare mentre il Funzionario sta tentando di abbozzare una nota di verbale.

* Normalmente ciascun individuo interviene una sola volta su una questione, a meno che non si deva rispondere a domande dirette o fornire informazioni reali (possiamo comunque intervenire su un'altra questione se lo desideriamo). Parliamo semplicemente e chiaramente. Non sproloquiamo, non facciamo i gradassi o tentiamo di fare dell'ostruzionismo. Riteniamo appropriato parlare con convinzione e con passione, ma non con pregiudizio.

* Possiamo esprimere punti di vista contraddittori, ma non metterci a litigare uno con l'altro durante le riunioni. Dichiariamo ciò che vogliamo dicendolo francamente e brevemente senza minimizzare i punti di vista altrui. In tal modo la riunione  non dovrebbe mai diventare un club di dibattito; né la situazione dovrebbe mai raggiungere il punto in cui si tenta di interrompersi vicendevolmente o di zittire i contributi altrui. Dopo aver parlato una volta su una questione, dobbiamo avere fiducia che anche se ci verranno in mente altre valide argomentazioni, qualcun altro le solleverà.

* Se alla riunione sono stato portati dei documenti, si potrà fare riferimento a questi, ma non dovrebbero essere letti a meno che il Funzionario o il gruppo ne faccia richiesta.

IL FUNZIONARIO

Il funzionario è un impiegato a servizio della riunione. Lui/lei è un/a Amico/a nominato per svolgere tale compito ma non ha uno status speciale. Quando una questione è stata chiaramente descritta, il Funzionario può dichiarare che è ora “di fronte al gruppo”. E' quindi aperta all'intervento degli Amici.

Il Funzionario registra il verbale della riunione, e aiuta i presenti a discernere la volontà di Dio nella riunione. Il Funzionario prepara l'agenda e può anche introdurre un punto dell'agenda riassumendolo. Un assistente del Funzionario siede al tavolo per aiutarlo a leggere a voce alta le informazioni rilevanti. In queste attività i funzionari hanno un potere considerevole di influenzare il modo in cui le questioni vengono presentate nella riunione. Sebbene il funzionario è fisicamente di fronte agli altri, non conduce certamente l'incontro come fosse colui che l'ha convocato, né come presidente, e nemmeno esprime il suo punto di vista. Nelle discussioni il funzionario mette assieme e riassume i sentimenti che vengono espressi durante l'incontro. Lui/lei agisce come colui/colei che dà forma al dibattito, incoraggiando gli Amici in silenzio o riluttanti a partecipare all'incontro. Il Funzionario può anche ricordare agli Amici che stanno dilungandosi troppo nell'intervento.In tali attività, i funzionari devono possedere i  paradossali doni del riserbo, dell'auto-limitazione e della facilità di parola. Della disciplina e della sensibilità. Ma forse il test più grande dell'abilità di un Funzionario di leggere la mente collettiva dell'incontro è quello di scrivere il verbale, nel momento più appropriato, che esprima ai presenti e a quelli che non sono intervenuti, il reale senso della riunione. A volte la riunione non riesce a decidere su una questione; a volte la sensazione può essere forte e una decisione può essere

raggiunta, ma i riuniti possono essere perplessi su quale potrebbe essere tale decisione. In questa come in molte altre situazioni simili, il Funzionario ha bisogno di discernere il senso reale della volontà di Dio.

IL VERBALE

Un verbale viene scritto dal Funzionario durante la riunione, e la versione finale viene scritta e letta dallo stesso durante la riunione dove i membri presenti possono assicurarne la corrispondenza al vero e l'accuratezza. Una bozza di verbale può essere preparata anzitempo per questioni di routine. Il verbale su cui c'è consenso non viene mai ritoccato o alterato dopo la fine della riunione. Il verbale registra le decisioni della riunione su questioni date. Se è più di una semplice registrazione di ciò che è accaduto, il verbale indicherà anche il contesto e le ragioni che sottendono la decisione. Mentre Il Funzionario riflette su quanto è stato appena detto dai presenti e sta componendo il verbale, il resto dei convenuti tace.  Al Funzionario è richiesta sensibilità per discernere quando è il momento appropriato iniziare a scrivere un appunto da verbalizzare. Allo stesso modo, tutti noi dovremmo avere una certa sensibilità nel momento in cui il Funzionario inizia a scrivere.

Quando la nota è stata abbozzata, il Funzionario la legge ad alta voce ai presenti, dopo di che questi possono iniziare a parlare riferendosi al verbale. Potrebbero voler discutere sulle parole usate, o la maniera in cui, forse, la bozza di verbale riflette accuratamente un contributo o ne distorce un altro. Se necessario, il verbale viene allora riscritto dal Funzionario e ripresentato ai convenuti. Il punto su cui c'è accordo non viene generalmente riaperto per ulteriori discussioni.In tutti i casi, i partecipanti alla riunione devono trovare unità di accordo sul verbale, dal momento che il verbale dovrebbe essere una accurata registrazione non solo della decisione raggiunta, ma anche dello spirito collettivo dei presenti.


Cosa succede se gli Amici che non sono presenti alla riunione non sono d'accordo con il Verbale?

Gli Amici riconoscono che la decisione è stata presa nello Spirito dagli Amici che hanno scelto di partecipare alla riunione e lo hanno potuto fare. Una assemblea propriamente riunita ha preso e verbalizzato la decisione. Gli Amici che non erano presenti accetteranno questo, per quanto possano essere sorpresi o delusi.



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