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LE RIVISTE E I GIORNALI DI MOVIMENTO
Quaderni Rossi |
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Il primo numero dei Quaderni Rossi uscì il 30 settembre 1961. Mario Tronti sostiene che l'esperienza è originata
dall'incontro di "una realtà operaia fresca con un'intellettualità anch'essa fresca perché liberata dai pesi tradizionali e culturali
di un vecchio marxismo". Nel gruppo dei QR Alquati e Gasparotto, ben presto affiancati da Soave e Gobbi, cercarono di portare e proseguire le importantissime
esperienze di conricerca già iniziate negli anni precedenti, rispetto a cui Panzieri si dimostrò da subito diffidente se non addirittura apertamente ostile. Tra gli intervistati, ai primi tre numeri collaborarono (in parte o in toto) Tronti, Alquati, Asor Rosa, Di Leo, Gobbini, Soave, Gobbi, Gasparotto, Daghini, Negri, Bologna,
Berti, Greppi; Rieser, invece, partecipò all'esperienza fino alla fine. Le riunioni di redazione venivano fatte all'Istituto Gobetti di Torino, città che fino alla fine degli anni '60 era il centro focale
delle lotte operaie in Italia. Dopo il terzo numero e successivamente all'aspra divisione sulle vicende di Piazza Statuto, vi fu la rottura "tra chi voleva accentuare l'elemento dell'intervento nelle lotte e chi
voleva invece rimanere più su un livello di analisi". I primi daranno vita a Classe Operaia, gli altri (tra cui Raniero Panzieri, Dario e Liliana Lanzardo, Giovanni Mottura, Michele Salvati, Edda Saccomani)
faranno ancora tre numeri dei Quaderni Rossi (l'ultimo dei quali è datato maggio-dicembre 1965), di taglio molto più accademico.
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