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INTERVISTA A DOMENICO POZZA - 21 NOVEMBRE 2000


L'intervento principale era quello alla Necchi?


C'era la Necchi, poi c'erano le fonderie di Pavia.


C'era anche l'intervento alla Snia?

Alla Snia avevamo cominciato prima. Era la fabbrica di Marinotti, che era un fascista, e lì c'era un forte sindacato della Cisnal. Avevano fatto una politica sindacale per cui avevano isolato tutti quelli di sinistra e li avevano messi un po' come alla Fiat nei reparti confino, in pratica avevano fatto più o meno la stessa politica. Quindi, il sindacato dominante alla Snia era la Cisnal, il sindacato fascista, salvo nelle imprese di manutenzione, dove c'erano quelli che lavoravano anche all'esterno della fabbrica e in cui noi facevamo intervento. Ci si immagini cosa voleva dire in un ambiente così trovarsi distribuiti dei volantini sovversivi, stampati in rosso, c'era una caccia all'uomo. Una volta avevamo fatto il volantino più pesante e per poterli distribuire quello che aveva in mano i volantini ha finto un incidente sul lavoro per poter uscire poi dalla fabbrica così che nessuno capisse, ha finto di cadere dalla scala, dopo di che io lo aspettavo fuori dalla fabbrica e sapevo che sarebbe caduto, ho visto passare l'ambulanza e ho detto "è caduto", dopo l'hanno tenuto in ospedale un mese. Questo intervento c'era stato prima, nel '63. La cosa che mi è rimasta di più è stata il fatto di avere avuto rapporti con molte persone, con molti operai, con i più giovani.


In generale, secondo te, quali sono stati i limiti e le ricchezze dell'esperienza politica di Classe Operaia?


Erano cinquanta persone in tutta Italia, però non è che avessero creato un movimento.


Successivamente alla fine di Classe Operaia, qual è stato il tuo percorso politico?

Io sono stato latitante per alcuni anni, fino al '72. Sono rimasto iscritto al Partito Comunista, hanno tentato di espellermi, comunque ricevevo regolarmente la tessera. Poi sono stato in Lotta Continua.


Qual è invece la tua analisi critica dei movimenti e degli ambiti politici che si sono espressi negli anni '70? Nel complesso quali sono state le ricchezze e i limiti?

E' molto difficile dare un giudizio su queste cose. Per quanto riguarda Lotta Continua, posso dire che secondo me non doveva sciogliersi. Quando è partita la decisione di autoscioglimento secondo me si è trattato di un soliloquio, c'erano altre cose che bollivano in pentola.


Negli anni '70 tu sei sempre rimasto nella zona di Lecco?


Sì, sono sempre rimasto lì. Poi, dopo la fine dell'esperienza di Lotta Continua, ho smesso di fare attività politica.

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