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INTERVISTA A ROMOLO GOBBI - 14 DICEMBRE 2000


Quello che mi differenzia da tutti gli altri, proprio in maniera chiara, è la percezione del boom demografico che stiamo vivendo: se vogliamo torniamo a Malthus insomma, aveva ragione Malthus, altro che Marx! La popolazione sta crescendo in maniera pazzesca, a livelli esponenziali e via di questo passo: è devastante non rendersi conto che è inutile che stiamo a discutere dei 4.000 o 40.000 operai quando ci sono 600 milioni di islamici che invaderanno l'Europa nei prossimi vent'anni, perché sono questi i termini. La Fondazione Agnelli ha fatto i suoi studi ormai da due o tre anni prevedendo che nell'anno 2020 la popolazione dell'area sud del Mediterraneo raddoppierà, adesso sono 580 milioni, se ne aggiungeranno altri 580 milioni. Allora, se uno dice che raddoppia la popolazione pensa che raddoppierà l'immigrazione: no, perché se questa popolazione produce questa immigrazione, tutta la popolazione che si aggiungerà è potenziale di immigrazione verso l'Europa. Questo è il dato, qui crolla tutto insomma, da quando è tale la dimensione globale del problema. Esci da questa Torino operaia e operaista e ti trovi già in un'Italia che non è più questa cosa qui, guardi il resto del mondo e vedi che è un'altra cosa ancora. Il modello non è estensibile a tutta l'umanità, non si può estendere il livello di vita dell'Occidente al mondo intero: intanto devi moltiplicare tutto per quattro o per cinque, quindi i 40 milioni di automobili devi moltiplicarli per quella cifra, diventa un casino. La consapevolezza dei limiti, possiamo dire, il capitale e la borghesia li acquisisce con i suoi rapporti sui limiti dello sviluppo, il Movimento Operaio non ha mai fatto i conti con questa cosa qua. Poi c'è questa dato dell'immigrazione e anche su questo loro non si rendono assolutamente conto di quello che sta succedendo, hanno fornito loro i dati, hanno detto 600 milioni, non i 60.000 o i 6.000: praticamente la popolazione europea non arriva a 600 milioni, quindi si avrà un'islamizzazione dell'Europa, oppure si avrà un conflitto, ma i conflitti non hanno mai impedito l'immigrazione di massa, non c'è niente da fare. Questi arrivano, nonostante Schengen o tutto quello che si vuole. Qui, anche da un punto di vista puramente non vorrei dire etico, ma comunque se uno deve difendere il più debole, ci si deve rendere conto che un operaio è uno straricco rispetto a un povero marocchino che raccatta quattro soldi (e nemmeno tanto solo quattro soldi) per arrivare in Italia: non ha niente, è un vero proletario, mentre questi hanno già da difendere i loro interessi. Infatti, per tornare ad un discorso anche autocritico nei confronti della classe operaia, questa era razzista, sono loro i primi razzisti, non contiamoci delle balle: anche giustamente, perché questi mettono in discussione i loro livelli di vita, la loro sicurezza di posto di lavoro, il loro livello di consumi ecc. Ma io questa scelta non la voglio fare, non voglio dire che condanno gli operai per questo loro egoismo: la cosa travalica le valutazioni morali, la cosa ci sovrasta, è apocalittica. Inesorabilmente e ineludibilmente arriveranno, si vede che cosa fanno, si fanno stivare dentro i container e poi muoiono disidratati, passano sotto i muri, gli Stati Uniti hanno costruito un muro lungo migliaia di chilometri per impedire ai latinos di entrare ma loro entrano, passano sotto, saltano. La condizione dell'altra parte dell'umanità è talmente disperante che non c'è niente da fare. Che cosa dice il Movimento Operaio? Niente, non dice niente. Da un lato c'è il buonismo che dice "lasciamoli venire", e nella misura in cui lo dicono gli operai diventano sempre più anti-Movimento Operaio e sempre più razzisti. Poi, una volta che sono qua, anche lì c'è il dilemma del Movimento Operaio, che non riesce a prendere una posizione coerente: "integriamoli" o "difendiamo la loro identità"? Già lì non riescono a decidere, se vengono sbattuti fuori dal governo è perché non riescono a decidere, sono impossibilitati dal loro retroterra culturale a decidere, posto che questa cosa sia decidibile. In realtà, davanti a 600 milioni tu non decidi niente, non puoi fare che preparare sei letti in casa tua e aspettare che vengano: non è razionalizzabile la cosa, a meno di mobilitare armi di sterminio di massa, ma 600 milioni non li ammazzi, la Seconda Guerra Mondiale ha ammazzato 60 milioni di persone, la decima parte, 600 milioni è una cosa incredibile.

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