Essendo appunto in crisi, tutta l'eredità critica del comunismo noi la ereditiamo, quindi anche Trotzkij, Soave era trotzkista. Alquati è un personaggio misterioso, perché lui non è stato niente di tutto ciò, nel momento in cui bisognava iscriversi diceva "bisogna iscriversi al Patito Comunista", noi ci iscrivevamo e lui no, al Partito Socialista noi ci iscrivevamo e lui no. Lui è sempre fuori, gioca sempre da fuori: non so se sia una sorta di opportunismo o di reticenza, non lo so, ci manda avanti ma lui non c'è. Comunque, rispetto alla strumentalizzazione era fatta da altri, e cioè dai Foa e dai Trentin, poi questi naturalmente fanno valere la loro posizione sulla Camera dl Lavoro di Torino, quindi vengono fuori i Garavini, i Pugno, gli Alasia, tutti questi personaggi che collaborano ai Quaderni Rossi: ma lì è già più ovvio, lì c'è addirittura un'autorità gerarchica che li fa marciare. Poi c'è questo caso Fiat che improvvisamente esplode e questo dà forza al discorso, perché la cosa non viene prevista dal partito, questo anzi è sempre lì che si lecca le ferite perché è stato fatto fuori dalla Fiat, dai vecchi compagni che noi contattiamo: diventiamo sindacalisti, questo non l'ho detto ma lo sapete. Partecipiamo ai direttivi sindacali, alle commissioni interne Fiat, con diritto di parola, ci affidano la campagna elettorale mi pare del '61 alla Mirafiori e in qualche altra sezione, alle ferriere credo. Ci dividiamo il lavoro, io e Gasparotto ci occupiamo delle ferriere, siamo in organico del sindacato, io sono responsabile sindacale CGIL delle ferriere e credo lo fosse anche Pierluigi.
Tronti sostiene una dimensione parallela a quella di cui tu parlavi a proposito di Foa e Trentin: cioè, lui dice di avere sempre avuto l'ipotesi di costruire una componente che potesse fare pressione sul Partito Comunista, cosa che poi si conclude con la chiusura di Classe Operaia. Dopo i fatti di piazza Statuto, tra il primo e il secondo numero dei Quaderni Rossi, matura la contrapposizione tra Panzieri e Tronti, anche se poi alcuni la fanno passare più come contrapposizione tra Panzieri e alcuni di voi.
I bruti, eravamo definiti così dagli altri: c'era l'ala bene e l'ala che aveva fatto di questo operaismo anche l'assunzione di atteggiamenti esteriori, bestemmie, rutti, scoreggie, per cui venivamo definiti i bruti, eravamo io, Soave, Alquati e Gasparotto.
Siete anche i quattro che avete portato avanti la ricerca militante e l'intervento alla Fiat e in altre fabbriche.
Noi siamo contro la ricerca sociologica, siamo anche per la militanza nel sindacato e per l'impegno nelle fabbriche. E siamo i quattro (in realtà tre, perché Romano no) che si iscrivono al PCI: il segno della rottura è questa iscrizione al Partito Comunista che facciamo in tre, forse in quattro, non so se la Edda Saccomani ci segue in questa esperienza, senz'altro ci segue quella che era la donna di Romano, la Anna Chicco, poi forse c'era anche la Gisella di Iuvalta.
Le due coppie che portavano avanti questo percorso di ricerca militante e di intervento politico eravate da una parte tu e Gasparotto e dall'altra Alquati e Soave?
Per quanto riguarda Alquati e Soave è più problematico, Romano è sempre dietro, io non me lo ricordo piazzato in un punto particolare. Io e Pierluigi ho già detto che siamo responsabili sindacali della CGIL e lavoriamo alle ferriere; nell'estate '61, quando scoppiano degli scioperi spontanei alle manutenzioni, facciamo questi volantini (che sono anche depositati al centro Gobetti). Questi volantini vennero firmati "un gruppo di operai delle Ferriere", ciclostilati Camera del Lavoro di Torino, noi approfittiamo di questa presenza ufficiale: anzi, addirittura usiamo una firma che automaticamente ti delegittima, perché o ti firmi commissione interna o non puoi firmarti "un gruppo di operai", che cos'è?, la mentalità burocratica non accetta una cosa del genere. Addirittura in questi volantini si mette in luce il fatto che "siamo riusciti a scioperare perché le commissioni interne erano in ferie, cioè abbiamo superato le divisioni e le pastoie burocratiche".
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