Harry Cleaver.
Con Cleaver ho un rapporto più politico adesso. Negli ultimi anni lui ha lavorato moltissimo, ha messo insieme una rete informativa zapatista, raccolgono una gran quantità di materiale; poi lui ha fatto un archivio marxista, documenti italiani e molto materiale. Ha fatto lavoro anche su zone specifiche, sulla Corea, sulla globalizzazione in Asia, ha fatto uno dei primi pezzi che mi ricordo sulla riorganizzazione dell'agricoltura dentro la globalizzazione, la riorganizzazione anche della produzione di cibo, il discorso sull'uso del cibo come strumento di guerra, come strumento di conquista imperialistica.
Anche sulle biotecnologie?
Sì, su quel terreno comunque ci sono diversi compagni, dovessi indicarne qualcuno non direi Cleaver, c'è un altro compagno a New York che fa un lavoro enorme, è una delle persone più aggiornata sia rispetto a quello che politicamente c'è in piedi sia rispetto ai discorsi materiali, riviste, articoli, documenti.
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