 | Napolitano, Tronti, Accornero, Cacciari, Operaismo e centralità operaia, Editori Riuniti, Roma 1978
Questo volume raccoglie gli atti del convegno organizzato dalla sezione veneta dell'Istituto Gramsci sul tema "Operaismo e centralità operaia", tenuto alla Fiera di Padova nei giorni 26 e 27 novembre 1977.
Vengono riportati integralmente i testi della introduzione e delle conclusioni di Giorgio Napolitano; delle relazioni di Mario Tronti, Aris Accornero e Massimo Cacciari; delle comunicazioni di Giovanni Bianchi, Alberto Asor Rosa e Aldo Tortorella.
Gli interventi sono invece riassunti.
In appendice sono riportati integralmente i materiali preparatori del convegno: lo schema approvato da Mario Tronti e la relazione storica di Nino Magna.
Che significato ha oggi ridiscutere e riaffermare la nozione di centralità operaia ?
Intorno a questo interrogativo ha ruotato il convegno organizzato dall'Istituto Gramsci di Venezia (Padova 20-27 novembre 1977), che ha visto dirigenti politici e intellettuali, in primo luogo comunisti, impegnati a ripercorrere e riesaminare l'esperienza operaista degli anni cinquanta e, soprattutto, degli anni Sessanta (dai «Quaderni rossi» a «classe operaia»).
La caratteristica forse più clamorosa del convegno è stata proprio quella di cimentare in questa analisi alcuni tra i massimi dirigenti comunisti (come Giorgio Napolitano e Aldo Tortorella) e alcuni dei maggiori protagonisti dell'operaismo che oggi militano e lavorano nel Pci (da Mario Tronti a Alberto Asor Rosa a Massimo Cacciari).
Il dibattito ha naturalmente investito i problemi dell'oggi: non solo per quanto riguarda posizioni e elaborazioni che da ascendenze operaiste giungono all'"autonomia operaia" (o all'autonomia tout court), ma perchè il problema della centralità operaia coincide con quello della capacità di governo della classe operaia.
Una coincidenza che sembra mettere la parola fine alla lunga storia delle classi subalterne.
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