Sabino S. Acquaviva, Guerriglia e guerra rivoluzionaria in italia. Ideologia, fatti, prospettive, Rizzoli, Milano 1979


Questo libro di Sabino Acquaviva è forse la prima analisi organica della guerriglia italiana, senza indulgere, tuttavia, ad un linguaggio complesso e al preziosismo scientifico. In maniera piana sono analizzate le origini, le cause, le caratteristiche, i possibili sviluppi della lotta armata in Italia, guardando anche all'ideologia e alle condizioni sociali che la reggono. Ne emerge un quadro drammatico di una guerriglia che ha alle spalle uno spazio politico e organizzativo radicato nelle deficienze e nei bisogni della società italiana di oggi. Appaiono chiaramente i legami della lotta armata con il Movimento degli studenti, le sue lontane origini politiche, culturali e psicologiche insieme alla necessità e difficoltà per la guerriglia di conservare questi legami, di esprimere sempre i bisogni del Movimento.
Negli svelti capitoli del suo saggio, Sabino Acquaviva analizza anche le linee strategiche e tattiche della guerriglia: distingue fra guerriglia urbana, guerriglia rurale, guerriglia «dei grandi spazi», vagliandone caratteristiche e possibilità a breve e lungo termine. Mette a fuoco le tecniche di lotta dei guerriglieri: la propaganda armata, la possibilità per la guerriglia italiana di creare basi di appoggio, lo spazio sociale in cui cresce: scuola, carceri, emarginati, classe operaia.
Il libro è insieme una sintesi, un bilancio e una previsione, un'analisi che guarda ad alcuni aspetti possibili del nostro futuro negli anni a venire.

Sabino Acquaviva è uno dei più noti sociologi italiani, è professore ordinario di sociologia nell'Università di Padova e «Visiting Yellow» dell'All Souis College di Oxford. Si è affermato con alcuni libri di successo tra i quali Automazione e nuova classe (3ed. 1968), in cui anticipava di anni alcune tesi del nuovo stato industriale di Galbright, In principio era il corpo (1976), Social Structure in Italy. Crisis of a System (in collaborazione con M. Santuccio, 1976), un profilo della crisi della società italiana contemporanea scritto per il mondo culturale anglosassone, L'eclissi del sacro nella società industriale (5° ed. 1978), tradotto in più lingue. Collabora al «Corriere della Sera» ed a molti altri quotidiani e periodici italiani e stranieri, scientifici e culturali.