Le origini della fede nel SanPedro, sebbene molto antiche, non sono chiare, ma come per il peyote io ritengo che si debba spendere qualche parola di precisazione attorno all'opinione che queste piante siano state scoperte per caso da gente che le ha mangiate perché in pericolo di morte per fame o per sete. Devo precisare due punti:
primo, non sono proprio per niente appetibili. hanno un sapore estremamente amaro e acre, nonché una consistenza molto simile al muco per quel che riguarda il loro succo.
secondo, ce ne vuole una quantità considerevole perché manifestino il loro potere psicoattivo.
In entrambi i casi bisogna applicarsi con sforzo e intenzione per riuscire a ingerirne a sufficienza da raggiungere una vera esperienza sensibile.
Io credo che furono scoperti (appresi) da gente che era già in contatto con le piante.
Mentre si può imparare sulle piante da altra gente che ha un'esperienza di più antica data, se si esamina il modo in cui i guaritori imparano tradizionalmente quello che sanno, troviamo che vengono sempre istruiti direttamente dalle piante. 59
L'ingestione non è sempre un prerequisito perché questo trasferimento di informazioni e di insegnamento possa avvenire
Questo è un fenomeno che si può riscontrare ovunque vi sia un popolo che vive a contatto con le piante, nel suo significato più 'vero' e profondo.
Tutto ciò spesso viene ridicolizzato o disperso da quelli che non lo comprendono oppure non lo hanno mai sperimentato, ma tutto ciò non inficia il fatto che questo avvenga realmente , che sia sempre avvenuto e continui a succedere a quelli che hanno imparato ad ascoltare.

La prima sperimentazione farmacologica della mescalina pura da parte di un essere umana fu fatta da Arthur Heffter, che pubblicò le sue esperienze nel (1898) Berichte der Deutschen Chemischen Gesellshaft 31:1193-1199."Uber Cacteenalkaloide.III"

Vi fu un considerevole interesse professionale intorno alla mescalina sino a subito prima dello scoppio della seconda Guerra Mondiale. A quel punto l'interesse parve diminuire eccetto che negli ambienti militari e come 'curiosità' medica. Come risultato di questo lavoro dei militari e di altri ricercatori nel campo degli allucinogeni (soprattutto mescalina e LSD) si assistette ad una vasta ripresa di interesse verso la fine degli anni '50 (molto spesso stimolato e portato avanti dagli stessi soggetti che erano stati impiegati nei vari 'test').

L'interesse esplose letteralmente durante gli anni '60, fin quando l'opinione politica sfavorevole e la mancanza di approvazioni o di fondi adeguati portarono all'impasse degli ultimi anni '70, periodo in cui non suscitavano più interesse per le ricerche (o, meglio, non ricevevano più finanziamenti e approvazioni).

Curiosamente, molto del lavoro portato avanti negli anni '70 e nei primi anni '80 venne eseguito e finanziato da gruppi mal diretti, i quali avevano intenzione di investigare sul pericolo di 'abuso' potenziale che secondo loro poteva esistere nei cactus non ancora studiati , oppure erano intenzionati a provare che gli allucinogeni erano effettivamente così 'malvagi' quanto erano stati descritti dalla stampa.
Le potenzialità opposte non vennero mai prese in considerazione.

Molte di queste ricerche sembrava che fossero state intraprese non tanto per ricercare la verità, quanto per affermare un punto di vista già stabilito in precedenza.

Una ragione sul perché io consideri tutto ciò assurdo ed estremamente non scientifico è legata al fatto che ogni possibile e lampante evidenza (più le testimonianze soggettive) hanno sempre indicato che la mescalina non provoca alcuna dipendenza e che possiede un minimo potenziale di abuso . In nessun caso uno studio tossicologico ha mai rilevato, neppure remotamente, effetti nocivi legati al suo uso cronico o acuto, nelle dosi e modalità in cui essa viene impiegata dagli esseri umani.

Questo punto di vista non viene preso in considerazione da chi insiste a dire che ogni uso equivale ad un abuso.

Nella loro visione del mondo non vi è spazio alcuno per una giustificabile o approvabile possibilità d'uso di queste sostanze, se si è un essere umano di origine Europea , se si rientra nella categoria di coloro che essi reputano dover appartenere per forza al Cristianesimo o (anche) "che non hanno alcun diritto storico" 60 all'uso di tali sostanze.

Il mio modo di vedere è che gli individui che spargono questi bizzarri germi di controllo religioso (o, in chiave più recente, farmaco/cratico non-secolare) siano la causa principale della maggioranza dei problemi connessi all'uso e all'abuso di farmaci/sostanze.

Non si risolve un ipotetico 'problema' rendendolo peggiore, oppure creando problemi ulteriori collegati a questo.

Nel dicembre 1840 A. Lincoln osservava saggiamente:' la proibizione ... va oltre i confini della ragione mentre vorrebbe controllare un appetito umano per mezzo della legge, e rende criminale quello che criminale non è ... una legge proibitiva pone in discussione anche le leggi effettive, sulle quali è stato fondato il nostro governo.'
Considerando i brandelli che rimangono della Carta dei Diritti, quale diretto risultato della "War on Drugs"(Guerra alla droga), le sue affermazioni non potrebbero essere maggiormente accurate.

Ma la parte terrificante è che molta di questa gente è così tanto condizionata cerebralmente, grazie alla manipolazione perpetrata dai media e dalla propaganda, da non rendersi neppure conto delle radici della loro 'bigotteria' e delle origini discriminatorie che sono alla base delle leggi contro gli allucinogeni.

Queste piante sono state svilite senza alcun rispetto e demonizzate sino a raggiungere un grado di parossismo tale che è difficile trovare una persona che possa considerarle senza un responso emozionale.

Qualcuno tra i ricercatori più validi continuò tranquillamente a lavorare nonostante la mancanza di un 'O.K.' ufficiale. Dobbiamo essere loro grati per aver mantenuto questa visione. L'interesse e gli sforzi di ricerca sono cresciuti pian piano, più o meno durante l'ultima decade. Stiamo nuovamente sperimentando un rinnovato interesse in quest'importante area di ricerca mentre nel contempo il lavoro interdisciplinare sta gettando nuova luce sui meccanismi della conoscenza, sull'origine dell'esperienza religiosa e spirituale e sul ruolo, lungamente ignorato, in cui le piante- le sostanze allucinogene- hanno giocato nello sviluppo umano, sia della cultura che della Conoscenza. (Terence McKenna ha persino ipotizzato lo sviluppo del linguaggio).

Come rimandi per una saggistica ragionata e riflessiva 61 sul ruolo dello sciamanesimo nelle culture arcaiche e per il patrimonio che esso ci ha dato e che persiste ancora sino ai nostri giorni, permeando, arricchendo e formando la nostra cultura- anche se non lo dovessimo considerare il suo progenitore- cfr.
Weston LaBarre (1979) 'Journal of Psychedelics Drugs 11 (1-2) : 7,11 "Shamanic Origins of Religion and Medicine" ;
Terence McKenna (1992) 'Food of the Gods' -ed.italiana ' Il Nutrimento degli Dei - edizioni Urra;
Roger Gordon Wasson et al.(1986) 'Persephone's quest: Entheogens and the origins of Religion' ;
Roger Gordon Wasson et al.(1961)'Botanical Museum leaflets. Harvard University. 19 (7). 137-162 ' The Hallucinogenic Fungi of Mexico. An Inquiry into the Origins of Religious Idea Among Primitive Peoples'.

Questi lavori avanzano e sostengono l'ipotesi che la religione sia nata non tanto in qualche remota landa dell'Eden, ma nel 'Paradiso' che gli uomini trovarono dentro i prodigi della loro stessa biochimica e nel loro personale rapporto di relazione con il proprio creatore (l'Universo).

Sia che vengano mantenuti nel proprio intimo, sia che vengano manifestati esternamente, gli Stati Alterati di Coscienza - e persino il normale processo di veglia conscia - sono prodotti chimici. Qualsiasi cosa noi si pensi, si senta, si veda, ascolti o percepisca, è mediata chimicamente e tradotta in esperienza conscia dentro il nostro cervello. Tutto quello che vediamo, ogni volta, è un'allucinazione, assemblata nel nostro cervello che il segnale lineare del nostro sistema di immagine (imaging) crea dopo aver aver fatto uno 'scanning' alla matrice della nostra retina. Ciò che vediamo non è la cosa in sé stessa, ma piuttosto un sogno 'conscio' che corrisponde a quello che ci circonda (se si è "sani") 62 .L'unica reale differenza tra visione del sogno e quella della veglia è che quest'ultima è basata sui segnali che ci arrivano direttamente (luce riflessa), mentre durante il sonno siamo relativamente non responsabili di questo segnale e tutte le informazioni visive sono generate dall'INTERNO.

In entrambi i casi, quello che vediamo viene assemblato e ci viene presentato nella nostra mente o appare soltanto come esterno a noi.

Questa non è una cosa di poco conto.

Se 'Dio' - o qualsiasi altra parola si usi per descrivere il principio creativo universale - non esistesse all'interno di ciascuno di noi tutti, come parte integrante del nostro essere, e se non fosse accessibile a tutti, sempre, senza alcuna distinzione di chi o dove si sia, allora quel 'dio' non può esistere e NON esiste.

Se qualcuno mi venisse a raccontare che dovrei essere sottoposto ad esame , da lui o dai suoi rappresentanti, prima di poter interagire con l'Universale, questo tipo mi porterebbe fuori strada. Non presterò fede, a nessun livello , per partito preso, a nessuna falsa divinità creata dagli uomini.

Le piante sacramentali spesso promuovono una marcata accentuazione delle percezioni dello spirito o dell'ispirazione. Tutto ciò è stato rifiutato da un certo numero di ricercatori che non hanno provato questi effetti. Roland Fisher ha colpito nel segno quando notò che diverse persone (da lui definite 'tipi eidetici' ) mostravano una maggior propensione alla creatività, all'ispirazione e alle esperienze visionarie rispetto ad altri, che ne erano completamente esenti.
Il primo gruppo ritroverà queste percezioni ed esperienze molto potenziate, mentre gli altri no.
Mescalina e peyote possono evidenziare ulteriormente ciò che è già presente, ma non creeranno qualcosa dal nulla.

Ciò non significa che che l'esperienza non sarà di alcun beneficio; semplicemente, qualcuno riceve benefici in un modo non recepibile agli altri.

Mi piace pensare che che tutti abbiano la potenzialità di accedere a queste esperienze, ma - apparentemente - diverse persone non ce l'hanno oppure, molto più presumibilmente, non permettono che si presenti loro questa possibilità.
Mi torna in mente l'osservazione attribuita ad Alan Watt :" Quando hai ricevuto il messaggio è giunto il momento di riappendere il telefono" 63  . La citazione proviene dalla stessa persona che, pare, parlasse della sorprendentemente mirabile DMT 64 come di una cosa " relativamente poco interessante". (e che , nel contempo, dava ad intendere in giro di aver avuto incarichi come agente segreto operativo [spia]).
Anche se posso capire le sue impressioni, per me non si tratta di una sorta di messaggio misterioso e limitato, anche se potrebbe essere così per un certo numero di persone.
Trovo nuove informazioni e occasioni di apprendimento uniche in ogni esperienza spirituale, non importa come sia originata. Non faccio affidamento, né dipendo da alcuna pianta o sostanza per queste esperienze, ma - benché il mio ricorso ad esse sia normalmente poco frequente - eppure non ritengo che esse possano contenere qualche tipo di 'informazione' limitata o circoscritta 65   .

Gli enteogeni sono soltanto degli strumenti, un vero software biochimico per il nostro sistema nervoso, per esplorare la nostra coscienza e il nostro rapporto di relazione con l'Universo, il nostro creatore.

Non dovrebbero essere usati malamente (abusati), attribuendovi aspettative irreali su quello che possono o non possono fare, e neppure dovremmo aspettarci che essi compiano in qualche modo il lavoro che spetta a noi.

Non lo fanno.

Sono semplicemente degli insegnanti e dei veicoli dentro un sacro spazio di possibilità espanse.

L'uso di queste droghe può aiutare, ma non potrà mai rimpiazzare il lavoro 'interno' soggettivo.

Noi dobbiamo compiere questo compito, sia mentre siamo 'in quello stato' sia, soprattutto , quando 'ritorniamo'.

Io considero 'sacro' questo atto, ma dandovi un significato per nulla 'morto' od '"oscurantista ". Secondo me è vivo e vibrante e - sempre a mio parere - considerare il 'sacro' in questa maniera è l'unico modo possibile per ogni cosa sacralizzata che reputiamo vera e sincera. I toni mortalmente seri e oscurantisti che caratterizzano il modo di credere di certa gente potrà anche andare bene per loro, ma io ritengo che molto di quello che viene spacciato per sacro non sia altro che un'adorazione e una glorificazione della morte,della miseria e della sofferenza.

Ann Lee Skarin ha sintetizzato meglio le differenze tra i due gruppi di Cristiani che si incontrano più frequentemente, sistemandoli secondo i principi che essi stessi ritengono fondamentali; la gioiosa celebrazione della sacralità della vita, la resurrezione e la croce vuota come simbolo del trionfo contro la morte oppure se il loro accento è posto sul sacrificio sanguinoso, la morte del Cristo, la sua pena e sofferenza e la venerazione del suo corpo mortale costretto a pendere dalla croce in una sanguinosa agonia.

Non è una differenza di punti di vista insignificanti. Benché il loro messaggio venga riportato come quello dell'amore, pace, dedizione altruistica e fratellanza, il secondo gruppo sembra che storicamente si sia dedicato con impegno ad infliggere sofferenze e miserie a tutti quelli che essi non hanno ritenuto essere conformi al loro modo di pensare. In un senso sin troppo letterale, le loro vittime sono soltanto forme moderne e socialmente accettabili dei sacrifici umani offerti alla divinità. Non sempre si toglie la vita, ma una vita distrutta o una persona che non viene più considerata un essere umano è comunque sempre una perdita di vita. 66. I veri Cristiani applicano giudizi cristiani ad ogni persona o popolo, non solo a quelli che sono d'accordo con loro.
Sfortunatamente i veri cristiani sono pochi e molto distanti l'uno dall'altro.
(Un detto di Nietzsche afferma che l'ultimo vero Cristiano era morto appeso ad una croce.)

Ancor peggio, sin troppe persone rispettabili, che per altri versi sono sinceri, sono state portate fuori strada dal lungo perdurare del cattivo esempio di queste altre persone false, che hanno malamente interpretato il loro perverso messaggio come se fosse l'unico 'vero'. Quando si viene educati a comportarsi da pecora è molto facile che si vada dietro al gregge.

E peggio ancora, quelle persone che non usano droghe ma che vedono come stanno andando le cose e avrebbero delle obiezioni da fare, non osano esporsi perché verrebbero immediatamente messi alla berlina, ridicolizzati, disprezzati ed attaccati. Esistenze e reputazioni sono state distrutte- in mala fede- per molto meno .E visto che tutto ciò è ben risaputo, poche persone desiderano diventare dei martiri o sacrificarsi per altra gente che possono anche comprendere, ma con cui non si identificano completamente. Sarebbero immediatamente identificati come "drogati" dal loro gruppo 67