Scoperta l’azione farmacologica del Salvinorin

 



Fino alla scorsa estate 2002, l'azione farmacologica di Salvia divinorum era interamente sconosciuta. Il prodotto chimico era stato saggiato su 43 biorecettori conosciuti senza rilevare alcuna inibizione significativa (Siebert 1994; Sage Student 2002).

Nello scorso mese d’agosto 2002, Roth ed altri hanno pubblicato i risultati delle loro ricerche, in cui si evince che Salvinorin A è un potente agonista del ricettore kappa-oppioide ( Roth 2002 ). Poiché la maggior parte delle altre droghe visionarie agiscono sul sistema della serotonina (specificamente il ricettore 5-HT-2a), i primi tentativi di caratterizzare l'azione di salvinorin A fallirono per non aver preso in considerazione i recettori oppioidi *.

La ricerca si è avvalsa di cellule clonate che potevano esprimere diverse varietà tipologiche di ricettori neurotrasmettitori; dopo averle bagnante in una soluzione di salvinorin A ed utilizzando prodotti chimici radioattivi conosciuti per legarsi di volta in volta ai differenti ricettori, l’équipe avrebbe potuto osservare se il salvinorin si  “attaccava” all'altro prodotto chimico . Conoscendo il rapporto d’affinità obbligatoria verso i vari legami radioattivi, le quantità bloccate dal salvinorin hanno prodotto un valore numerico che è stato possibile utilizzare per valutare “quanto” il principio attivo di Salvia divinorum si legava al ricettore. Il laboratorio del Dott Roth è uno dei più attivi nella ricerca su questo tipo di selezione neurofarmalogica dei ricettori; altri documenti riguardo questo tipo di lavoro si trovano su http://pdsp.cwru.edu/nimh/5ht.html  (anche in riferimento ad altre sostanze psichedeliche indoliche).

Va notato che, precedentemente, il recettore K-oppiode  (KOR) era conosciuto per la sua capacità di causare strani  effetti psicoattivi definiti 'allucinogeni '. Ditte farmaceutiche alla ricerca di nuovi analgesici, studiando gli agonisti del recettore kappa-oppiode, scoprirono questi effetti secondari indesiderabili negli esseri umani, che li rendevano inadatti ad essere utilizzati come farmaci contro il dolore.

Nel 2001, Walsh ed altri pubblicarono un confronto fra enadoline (un agonista kappa oppiode) e altri due agonisti oppiacei , scoprendo che l’enadoline causava effetti allucinogeni (da loro definiti 'psicotomimetici ') :

Enadoline aumentava significativamente le quantità di sedazione, confusione e vertigini, producendo distorsioni visive e sensazioni di  spersonalizzazione nonché aumentava l’emissione urinaria. La dose più elevata (160 µg/70 chilogrammi) non è stata tollerata e ha prodotto effetti psicotomimetici :

 (cfr: http://link.springer-ny.com/link/service/journals/00213/contents/01/00788/index.html)

In un documento molto precedente (1986), Pfeiffer ed altri collaboratori trovavano che gli agonisti kappa-oppiodi possono causare interessanti effetti psicoattivi, inaspettati per il sistema degli oppioidi: "i ricettori kappa-oppioidi sembrano mediare effetti psicotomimetici." (Pfeiffer 1986) (http://www.erowid.org/references/references.cgi?ID=1455)

Vi è anche stata una certa speculazione riguardo la possibilità che gli agonisti kappa-oppiodi possano ridurre gli effetti di altri stimolanti e si è cercato di utilizzarli per provare a ridurre l’auto-somministrazione di cocaina, ma nell’unico documento prodotto al riguardo non si trova alcuna riduzione nella quantità di cocaina usata quando l’enadoline viene pre-amministrato.
(http://jpet.aspetjournals.org/cgi/content/abstract/299/1/147)

Questa ricerca stimola inoltre la possibilità che gli antagonisti specifici kappa-oppiodi possano agire come 'antipsicotici’ oppure manifestino altri interessanti effetti psicoattivi. Come scrive Roth nel suo recente documento sul salvinorin A:

"Poiché il KOR è stato riconosciuto da tempo come target  per gli agenti psicotomimetici, gli antagonisti del KOR possono rappresentare una nuova categoria di composti psicoterapeutici. I nostri risultati indicano inoltre che il sistema peptide del KORydynorphin agisce per modulare la percezione umana." (Roth - estate 2002)

Dal momento che ormai è stato scoperto che salvinorin è un agonista kappa-oppioide , ben conosciuto per i suoi insoliti effetti psichedelici, questo potrebbe ispirare nuove interessanti ricerche future sulla possibilità o meno che il naltrexone (antagonista generale degli oppiodi) riduca o elimini gli effetti del salvinorin, o che altri agonisti kappa-oppiodi come l’enadoline causino effetti simili al salvinorin e molte altre domande di questo genere