09/05/1999 8.00

dosaggio e modo d'uso:

ore 21.05 di sabato 8 maggio- quid di 18 foglie (2 da 9 foglie ciascuno, il primo era più voluminoso; peso secco circa gr.2,5). Era stato preparato (reidratato) la sera precedente, ma poi non l'ho masticato... mi è bastato il primo...

Il primo quid tenuto in bocca 25 minuti, addolcito con miele- l'altro il più a lungo possibile , ma non ho cognizione esatta del tempo.

Musica : J. S. Bach : conc. Brandeburghesi BWV 1047- BWV 1050- Suite orch BWV 1068-conc. BWV 1065

 

i portali

Inizio ormai a riconoscere alcune caratteristiche proprie di questo mondo magico di Sally; questa volta  non ho sperimentato la "palpitazione" alle pupille, ma ho ugualmente valicato un portale (o diversi portali) per accedere al mondo di Sally. L'attraverso di questi comporta un mutamento di "dimensione", di "visione", una FOCALIZZAZIONE del "vuoto" (ecco Sally come pianta del vuoto, secondo  Dale Pendell) sul vuoto/buio dietro gli occhi (quel magico e attraente luogo da esplorare- un mio desiderio infantile- che con Sally riesco a percorrere.

Si ha una sensazione assolutamente 'tangibile' di zoom…quasi un vortice in avanti, come a mettere a fuoco una lente verso un punto di questo buio (dove iniziano a danzare veli colorati o fluorescenti)- confermo l'impressione avuta sino dal primo meeting: Sally abita lì- sempre- in ogni ora del giorno e della notte…

la guaritrice

Prendere la Salvia secondo gli antichi metodi Mazatechi porta in un mondo dove il dolore non esiste, nemmeno la paura. Ieri sera Sally mi ha parlato della morte con una dolcezza tale da non doverla più temere; come se prendendomi per mano mi mostrasse come avviene il passaggio da questo mondo al vuoto del non-tempo, della incorporeità…la serenità dell'abbandono, la cessazione del dolore…forse attraversare i portali della vita fisica sarà come attraversare i portali che portano nel mondo di Sally, dove non esiste pena… esplorando questo stato mi chiedevo se la pianta non potesse essere non solo una buona traghettatrice per i malati, ma anche un cuscino dove far riposare le persone che soffrono…(sto pensando di darla a mia madre, a mio padre, a tutti gli anziani del mondo…come dispensatrice di pace e riposo…ieri sera era come se lei mi chiedesse questo…)

Una domanda a cui sarebbe bello poter rispondere…come la pianta si è fatta conoscere dagli uomini?…questa domanda è applicabile a tutte le piante/alleato, soprattutto quelle i cui effetti appaiono dopo l'ingestione di una certa quantità di 'materiale' ; posso capire le piante di cui basta poca foglia o radice o succo, nelle esplorazioni progressive il loro potere viene casualmente  rivelato, ma Sally necessita di una certa quantità per farsi sentire…chi ha detto ai brujos di insistere proprio con quella pianta?….

i viaggi nel tempo

A un certo punto, come per un attimo mi era già accaduto la prima volta, mi sono ritrovato a "sentire", a provare lo stesso stato d'animo- chiamiamolo così- della mia prima infanzia; a questo sentire si collegavano fantasie (immagini a occhi chiusi- fantasy o imagery- ) di diverse scene accadute nella mia fanciullezza, dai 3/4 ai 6 anni…e a ogni immagine si associava quel sentire affiorato dal rimosso del tempo… mi è venuto da pensare che quel periodo mio corrispondeva abbastanza al tempo in cui Sally è entrata nel mondo occidentale…sarà un caso?

 

Ieri non ho avuto la sensazione di inquietante 'enormità' del mio corpo, ma un'altra sensazione stranissima ;  dopo essermi sfregato gli occhi, come spesso accade prima, dopo o durante uno sbadiglio, un bruciore fortissimo della pelle nella zona aggrottata della fronte sopra le sopracciglia mi ha accompagnato per alcuni minuti; i primi 2 minuti era veramente forte, come se mi fossi spalmato una pomata al peperoncino- molto fastidioso- (sapevo che prima o poi sarebbe passato , per cui ho resistito stoicamente, d'altronde avevo ben poco da fare, oltre a cercare di accarezzare leggermente la zona cercando di procurare una sensazione piacevole in grado di contrastare l'altra) la sensazione persistette per una decina di minuti, forse più, per fortuna sempre meno dolorosa…ancora adesso se aggrotto la fronte avverto un vago bruciore…

 

Le imageries erano persistenti, non vivide e sfolgoranti ma - come al solito- intricatissime e fluttuanti alla musica di Bach (la parte di clavicembalo , soprattutto la 'fuga', nel concerto brandeburghese n°5 è qualcosa di indicibile!)

 

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