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Archivio per il tag: 1 maggio

Dalla Liberazione al Lavoro, una settimana speciale del palinsesto di Radio Città Fujiko

No alla guerra, no allo sfruttamento, sì alla pace, alla dignità e ai diritti. È da questi presupposti che parte “Dalla Liberazione al Lavoro”, una sorta di festival onair per approfondire, tra musica, cultura interviste, tavole rotonde e rubriche, il tema del lavoro, ma anche quello della pace.
Dal 25 aprile all’1 maggio il palinsesto di Radio Città Fujiko sarà dunque un palinsesto tematico, che si aprirà e si chiuderà con due dirette esterne in coincidenza delle due date in rosso sul calendario.

In particolare, la settimana speciale di “Dalla Liberazione al Lavoro” si aprirà ufficialmente alle ore 11.00 di lunedì 25 aprile, quando cominceremo la diretta da Pratello R’Esiste, la festa di strada per celebrare la Liberazione dal nazifascismo in via del Lavoro. Una diretta che proseguirà fino alle 19.00 e che di fatto inaugurerà una settimana molto intensa.
A concluderla, invece, sarà la diretta del concerto del 1° maggio in piazza Maggiore, la versione bolognese del tradizionale concertone per la Festa dei Lavoratori, “Al lavoro per la pace”.

Il programma di “Dalla Liberazione al Lavoro” su Radio Città Fujiko

SABATO 23 APRILE – Preview
14.30 – Fujiko on the road/Widescreen: “Sorry, we missed you”

LUNEDÌ 25 APRILE
11.00/19.00 – Diretta da Pratello R’Esiste
19.00 – Coxo Spaziale: “I lavoratori dell’arte”

MARTEDÌ 26 APRILE
08.50 – L’edipeo enciclopedico: “Curiosità sul lavoro”
10.00 – Il Pioniere: “Lavori di ieri e di oggi nei fumetti”
12.30 – Focus On: “La pandemia di genere: l’impatto sulle donne”
13.30 – Il pane e le rose
15.00 – Ukulele: “Il lavoro invisibile nel mondo della musica e della cultura”
17.00 – L’Indigesto: “Lavoratrici e lavoratori contro la guerra” – Porti e aeroporti chiusi all’invio di armi.

MERCOLEDÌ 27 APRILE
08.50 – L’edipeo enciclopedico: “Curiosità sul lavoro”
10.00 – Corrispondenze: “Lettere storiche contro lo sfruttamento”
12.30 – Focus On: “Un sindacato dentro Amazon: la storia di ALU”
15.00 – Ukulele: “Femministe ed indipendenti: etichette discografiche e case editrici”
17.00 – L’Indigesto: “Le lotte, il salario, i diritti” – La dignità del lavoro dopo la pandemia.
19.00 – Panta 80: “Working class heroes in the eighties”
20.00 – Bluestrain: “Il lavoro ai tempi degli schiavi”

GIOVEDÌ 28 APRILE
08.50 – L’edipeo enciclopedico: “Curiosità sul lavoro”
10.00 – Carne di Porko: “Il lavoro milita l’uomo”
10.30 – Rock n’ roll radio: “Working class hero”
12.30 – Focus on: “Alternanza scuola lavoro: sfruttamento in tenera età”
14.00 – Signore e signori il welfare è sparito: “Liberare il lavoro sociale”
13.30 – Intolerance: “Cinema al lavoro”
15.00 – Ukulele: “Musica contro il lavoro” + ActBo: il lavoro dello spettacolo
17.00 – L’Indigesto: “La giungla della logistica” – Lo sfruttamento nella gig economy.

VENERDÌ 29 APRILE
08.50 – L’edipeo enciclopedico: “Curiosità sul lavoro”
10.00 – Nanga Parbat: “Lavori in valigia”
12.30 – Focus On: “Sospesi dal lavoro: il caso dei lavoratori senza Green Pass”
13.30 – A qualcuno piace altro: “Il lavoro degli ultimi” – I percorsi di inserimento lavorativo delle categorie più fragili.
17.00 – L’Indigesto: “Delocalizzazioni ed esternalizzazioni” – L’usa e getta del capitale.
18.00 – All you need is ska: “Lavoro in levare”
21.00 – Basso Profilo: “Liberi di lavorare”

SABATO 30 APRILE
08.00 – Radio Arengo: “L’Inno dei Lavoratori”
08.30 – Donne fuori dall’angolo: “Le donne ucraine”
10.30 – Il Polverone Magico: “Il sogno di Claudia”
14.00 – Vanloon: “La settimana rossa: contro le compagnie di disciplina, per i morti del 7 giugno, per la rivoluzione!”
16.15 – Afternoon Tunes: “Music for the working class”
18.00 – Mezz’ora d’aria: “Dall’esercito industriale di riserva al controllo sociale diffuso”.
18.30 – If the kids are united: “Working class Kidz”

DOMENICA 1 MAGGIO
11.00 – Psicoradio: “Lavoro e salute mentale”
16.30 – Diretta dal concerto “Al lavoro per la pace” di piazza Maggiore

Comunicato dei compagni greci colpiti da richiesta di estradizione

traduzione da atenecalling – fonte: indymedia athens

Il 1/5/2015, durante un viaggio in Italia, abbiamo partecipato al corteo del 1 maggio a Milano e alla contestazione della Fiera Internazionale Expo 2015, che avrebbe avuto luogo nella città, e che creava un clima economico e sociale asfissiante per gli strati sociali più bassi di Milano.

Il 2/5/2015, il giorno dopo la manifestazione, siamo stati fermati dalla polizia italiana nell’ambito di un’operazione di fermi di massa, solo perché stavamo uscendo da un centro sociale occupato. Dopo essere stati fermati per molte ore e senza la presenza di un interprete, siamo stati rimessi in libertà senza alcuna accusa.

Giovedì 12/11/2015
le autorità greche hanno fatto irruzione nelle nostre case e ci hanno arrestato con un mandato di cattura europeo, rilasciato dalla Procura di Milano, con cui veniva richiesto il nostro arresto e la nostra estradizione in Italia per aver partecipato alla manifestazione. Secondo quanto riportato nel mandato «siamo stati visti» partecipare agli scontri.

La solidarietà concreta del movimento è riuscita ad evitare la nostra carcerazione, ma è ancora in pendenza la decisione del Consiglio Giudiziario che dovrà stabilire se autorizzare la nostra estradizione in Italia, dove non dovremo nemmeno scontare un periodo minimo di carcerazione fino allo svolgimento del processo. Da quando è stato istituito il Mandato di Cattura Europeo, è la prima volta che viene richiesta l’estradizione di cittadini da uno stato membro ad un altro per motivi attinenti alla loro attività politica.

Come studenti che partecipano al movimento studentesco e alle sue lotte, alle assemblee di quartiere, alle rivendicazioni dei lavoratori, rivolgiamo un appello a tutto il movimento antagonista affinché si opponga alla nostra estradizione in Italia, che è un rischio concreto. Quando i movimenti “dal basso” scelgono di unirsi contro le politiche internazionali di austerità, allora gli stati scelgono di collaborare contro di loro per reprimere le lotte, perseguendo l’attività politica. Il risultato è questa situazione inaudita, che oltrepassa i confini nazionali e crea un precedente pericoloso per ogni militante.

BLOCCHIAMO CON TUTTE LE NOSTRE FORZE L’ESTRADIZIONE IN ITALIA

I cinque studenti ricercati dalle autorità italiane

Atene, 14/11/2015

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