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Giocare con la scienza, reading “Hansel e Gretel”, presentazione di “… e tu slegalo subito” e cena vegan @ Vag61
Mag 10@15:30–23:45
Giocare con la scienza, reading "Hansel e Gretel", presentazione di "... e tu slegalo subito" e cena vegan @ Vag61 | Bologna | Emilia-Romagna | Italia

Vag61 & Mezzoradaria presentano:

– Ore 16:00 Giocare con la scienza

Divertiamoci scoprendo la sorprendente alchimia degli elementi

– Ore 17:30 Hansel e Gretel

A cura del gruppo di lettori per l’infanzia del:
Centro Diurno Psichiatrico di Casalecchio di Reno della coop. sociale Il martinpescatore. Due individui si calano e affrontano i tanti e diversi ostacoli che minano questo grande bosco dal quale però riusciranno ad uscire. E ne usciranno addiritura più forti. E’ una fiaba lunga e articolata che affascina e appassiona i bambini.

– Ore 19:00 Presentazione del libro “… e tu slegalo subito”
ne parliamo con l’autrice Giovanna Del Giudice

Il 22 giugno 2006 Giuseppe Casu muore nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Cagliari, legato a letto, braccia e gambe, per sette giorni di seguito fino alla morte. Quella morte non silenziata, non negatam non giustificata, ma indagata e assunta come limite invalicabile dell’agire psichiatrico diventa il punto di avvio di un tumultuoso quanto difficile cambiamento.

– A seguire: Cena benefit Vegan

 

Ago
5
Ven
SENZA FRONTIERE: campeggio di lotta contro i confini a Ventimiglia e dintorni
Ago 5@0:00–Ago 10@0:00

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Dopo lo sgombero del 30 settembre del campo autogestito nato durante l’estate ai Balzi Rossi, l’arrivo a Ventimiglia di persone in viaggio verso il confine francese non si è mai arrestato.
Nell’aprile 2016 il ministro Alfano arriva in visita a Ventimiglia, dichiarando la sua intenzione di “risolvere il problema e ripulire la città dai migranti”. Il dispositivo di
controllo e repressione messo in atto si manifesta con tutta la sua violenza: viene chiuso il centro gestito dalla Croce Rossa, i migranti vengono rastrellati sui treni e nelle strade, identificati con l’uso della forza e deportati in tutta Italia. Anche la repressione nei confronti dei solidali diviene sempre più aggressiva.
Negli ultimi mesi, nonostante la violenza e le difficoltà si siano moltiplicate, nasce l’esigenza di costruire momenti condivisi di lotta e riconquistare spazi di agibilità: la città è sempre più militarizzata e si registra un crescendo di dimostrazioni di intolleranza e razzismo.
Perciò sentiamo la necessità di costruire un importante momento di solidarietà attiva e lotta diffusa contro il sistema di apartheid e la chiusura delle frontiere: rompiamo insieme questi meccanismi di esclusione.
Appuntamento Venerdì 5 Agosto alle ore 9.00 a Tenda (Valle Roia) per iniziare con una mobilitazione contro il raddoppio del tunnel e la devastazione della valle: fermiamo i camion, aboliamo le frontiere.

Chi avesse bisogno di ospitalità per la sera del 4 agosto è benvenuto e può contattarci per avere ulteriori informazioni.

Si invitano tutti quelli che parteciperanno a provare ad essere il più possibile indipendenti, portando con se il necessario da campeggio.
Inoltre è molto gradito tutto l’aiuto che può arrivare nei giorni precedenti per accompagnarci nell’organizzazione e nella logistica.
La zona del campeggio verrà comunicata soltanto all’ultimo momento.
Per info e contatti:
mail: senzafrontiere inventati.org
numero di telefono:
0033605789487

[FRA]

5 – 10 AOUT 2016
SANS FRONTIERES: camp de résistance contre les frontières à Vintimille et alentours

Après l’expulsion du 30 septembre du camp autogéré né durant l’été à Balzi Rossi, l’arrivée à Vintimille de personnes en transit vers la France n’a jamais cessé.
En avril 2016 le ministre Alfano, en visite à Vintimille, déclare son intention de “résoudre le problème et nettoyer la ville des migrants”. Le dispositif de controle et de répression mis en oeuvre se manifeste alors dans toute sa violence: le centre de la croix-rouge est fermé, les migrant.es deviennent l’objet de rafles quotidiennes à bord des trains et dans les rues, sont identifié.es de force et déporté.es vers le sud de l’Italie. De meme, la répression à l’encontre des personnes solidaires s’est intensifiée.
Dans les derniers mois, malgré la violence et les difficultés grandissantes, est née l’exigence de construire des moments de lutte et de reconquérir des espaces de possibilités et d’action: la ville est toujours plus militarisée et on observe des manifestatons croissantes d’intolérnce et de racisme.
Aujourd’hui, nous sentons encore plus fortement la nécessité de construire un important moment de solidarité active et lutte partagée contre ce système d’apartheid et la fermeture des frontières: brisons ensemble ces mécanismes d’exclusion.
Rendez-vous Vendredi 5 Aout à 9h00 à Tende (Vallée de la Roya) pour commencer ces journées par une manifestation contre le doublement du tunnel et la dévastation programmée de la vallée: arretons les camions, abolissons les frontières.

Qui aurait besoin d’hospitalité pour la nuit du 4 aout est bienvenu-e et peut nous contacter pour avoir d’autres informations.
Tou.tes les participant.es sont invité.es à un maximum d’autonomie en apportant le matériel nécessaire à un camp.

Merci d’avance à tou.tes cell.eux qui pourraient arriver dans les jours précédents pour accompagner l’organisation et la logistique.
La zone de campement sera communiquée seulement au dernier moment.
Pour info-contact:
mail: senzafrontiere inventati.org
numéro de téléphone:
0033605789487

[ENG]

WITHOUT BORDERS: camping against borders in Ventimiglia and surroundings

After the eviction on September, the 30th of the self-organized camp that was born during the summer at «Balzi Rossi», the arrival in Ventimiglia of people travelling to the French border has never been arrested.
In April 2016 the Minister Alfano arrived on a visit to Ventimiglia, declaring its intention to “solve the problem and clean up the city by migrants.” The control and repression dispositif that was putted in place showed up itself with all its violence: when the Red Cross local center was closed, migrants were hunted on the trains and in the streets, identified with the use of force and deported to the hotspots situated all around Italy. Even the repression of solidarity became more and more aggressive.

In the last months, because of the repressive violence and all the difficulties, the need to create shared moments of struggle and regain space of action was building up: in fact, the city was progressively militarized and there are  growing intolerance and racism demonstrations.
We feel the need to build an important opportunity for an active and widespread solidarity struggle against the apartheid system and the closure of borders: let’s destroy these mechanisms of exclusion.

The meeting point is on Friday, August the 5th at 9.00 hours in Tenda (a town in Valle Roia, France) to join a mobilization against the constructions of the «Tenda Bis» tunnel (a very expensive and useless tunnel across the mountain) and the devastation of the valley: let’s stop the scravers, let’s abolish every border.

Everyone who needs accommodations for the evening of August the 4th is welcome and can contact us for more information.
We invite all those who want to join us to try to be as independent as possible, taking with them all the necessary needs for camping.
It is also very welcome all the help in the days before the camping to help us in the organization and logistics.
The camping area will be communicated only at the last moment.
For information and contacts:
mail: senzafrontiere at inventati.org
telephone number:
0033605789487

Dic
3
Dom
Proiezione e presentazione “Padiglione 25” e pizzata benefit @ Spao Xm24
Dic 3@17:30–23:45
Proiezione e presentazione “Padiglione 25” e pizzata benefit @ Spao Xm24 | Bologna | Emilia-Romagna | Italia

All’interno del ciclo di domeniche: Oggi e’ domenica domani si muore!

Mezzoradaria e Eat the rich propongono:

Ore 17,30 Proiezione del film documentario “Padiglione 25 diario degli infermieri”

seguira’ la presentazione del libro a cura dell’autrice Claudia Demichelis e del regista Massimiliano Carboni

E’ l’estate del 1975 un gruppo di infermieri in servizio presso l’Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pieta’, inspirati dalle idee di Franco Basaglia, decide di occupare e autogestire uno dei padiglioni. Inizia cosi’ per quattordici infermieri del manicomio di Roma un’esperienza rivoluzionaria.

Ore 20.00 YouForn: Godiamoci sto forno! Pizzata con la mensa autogestita Eat The Rich!

continua il rodaggio del forno a legna di quartiere “Sante Caserio fa il fornaio non la spia”

Feb
15
Lun
Trieste – Presidio al Coroneo @ Casa Circondariale
Feb 15@15:30

SECONDA PROPOSTA DI BATTITURA DELLE DETENUTE DI TRIESTE
LUNEDI’ 15 FEBBRAIO ORE 15.30

Lunedì 1 Febbraio, le detenute del Coroneo di Trieste, insieme ai solidali presenti sotto le mura del carcere, hanno portato avanti una battitura di poco più di un’ora. Da dentro il grido di indulto e libertà si sentiva chiaro anche nel mezzo del frastuono di pentole e arnesi. La presenza dei giornalisti era massiccia, così come richiesto dalle detenute al fine di far conoscere la loro lotta. Ma la stampa ufficiale, a quanto pare, non può rinunciare a “formare le opinioni”, in modo funzionale al potere vigente, piuttosto che informare. Infatti il giorno dopo sul giornale locale Il Piccolo si leggevano frasi come questa: “La ventina abbondante di detenute oggi nelle celle del Coroneo, forse anche per un informazione sul tema non sufficiente all’interno dell’istituto, tenendo conto che molti dei reclusi sono anche stranieri, mostrano infatti diffidenza nei confronti dei vaccini”.
Queste quattro righe riassumono bene i preconcetti che lo Stato vuole mantenere saldi attraverso la lettura della sua stampa.
Reclusi e anche stranieri ? Ben due colpe in una!! Non solo “criminali” anche stranieri!! In quanto stranieri non dovrebbero capire a cosa serve o cos’è un vaccino? Sta di fatto che, al di là delle ignoranti e razziste dichiarazioni della giornalista de Il Piccolo, le detenute che ci hanno manifestato la loro contrarietà al ricatto dei vaccini e la rivendicazione di maggior tutela sanitaria, sono chiaramente nostre compaesane o quanto meno dei dintorni. Qui non si pone un problema di nazionalità ma di autodeterminazione sul proprio corpo. I loro dubbi e la loro contrarietà al vaccino e all’essere di fatto obbligate ad assumerlo in quanto detenute, evidenziano due problematiche: la prima è l’efficacia reale e la possibile nocività del vaccino – aspetto questo che ci coinvolge tutti anche fuori – la seconda è l’obbligo per i detenuti di vaccinarsi. Basta guardare al curriculum criminale della multinazionale Pfizer e ai dubbi che un vaccino di tipo genico legittimamente pone, per capire che forse le detenute sono più informate di quanto lo Stato vorrebbe!
Il rumore e i disordini che da ormai quasi un anno prendono vita nelle carceri italiane trovano questa risposta da parte dello Stato: “Ora siete vaccinati, non potete più chiedere sanità, indulto o libertà, ora il carcere è sicuro”. Ma la questione della pandemia è solo la punta dell’iceberg di una condizione carceraria sempre più pesante.
Le detenute parlano di 150 detenuti su circa 187 risultati negli ultimi mesi positivi al covid, momento di massimo livello di contagi all’interno del carcere, tanto da costringere la direzione a non far più entrare nuovi detenuti, trasferendoli in altre carceri della regione.
Le detenute della sezione femminile per due settimane non potevano fare lavatrici, non ricevevano la posta, nessuna visita medica, e per curare il covid c’erano solo psicofarmaci e tachipirina. Sostanze usate solitamente per ogni male quando si è detenuti.
Dopo un mese la situazione non è cambiata di molto, i contagi sono diminuiti in maniera evidente, ma nonostante ciò nessun medico o psicologo si presenta nel carcere da 4 mesi. Le detenute lamentano l’impossibilità – a causa delle regole per evitare il contagio, in qualsiasi caso inattuabili all’interno della struttura – di fare socialità o poter intrattenere altri tipi di attività. Per questo motivo il consumo della cosiddetta “terapia psichiatrica’’ all’interno della sezione è aumentato.
Visto tutto questo, le detenute chiedono di avere esami del sangue sierologici e tamponi piuttosto che esser vaccinate, chiedono i domiciliari per chi ha il residuo di pena e l’indulto!
Le detenute del Coroneo vogliono continuare a ribellarsi ad un carcere che oggi più che mai non ti dà che la sicurezza di ammalarti o di morire. Un carcere in cui la sanità è cosa sconosciuta, e in cui sicuramente non si può affrontare una pandemia!

Per tutto ciò ripropongono una battitura lunedì 15 febbraio alle 15.30. Noi saremo di nuovo fuori dal carcere di Trieste, in via Coroneo, a sostenerle.

Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
liberetutti@autistiche.org
7 febbraio 2021

Feb
18
Gio
Bologna – Battitura solidale @ Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria
Feb 18@17:00

BATTITURA SOLIDALE CON DETENUTI/E

Sotto gli uffici del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria

Morti ammazzati, pestaggi, umiliazioni, negligenze, non certo improvvisati, ma pianificati ed avvallati da chi in quei giorni aveva il comando e ancora siede su quelle poltrone.

Noi non dimentichiamo!

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