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Archivio della categoria: Comunicati e Mobilitazioni

Sommergiamo di libri le carceri!

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“PAGINE” CONTRO LA TORTURA
Circa il divieto di ricevere dall’esterno libri e stampe d’ogni genere nelle sezioni 41bis Continua a leggere »

Resoconto assemblea no 41bis del 5 luglio ROMA

Resoconto dell’assemblea di Roma del 5 luglio in merito alla proposta di mobilitazione contro la circolare del D.A.P. riguardante le ulteriori restrizioni sui libri in regime di 41bis. Continua a leggere »

SOLIDARIETÀ CON JOSÉ ANTUNEZ BECERRA

sterminio di massaVenerdì 23 gennaio Josè Antunez Becerra ha cominciato un nuovo sciopero della fame per esigere la sua immediata scarcerazione. Ha deciso di intraprendere lo sciopero come conseguenza del rifiuto da parte dell’amministrazione penitenziaria di trovare una soluzione a quello che è ormai diventato un ergastolo camuffato.

Josè sta compiendo una condanna nel carcere di Brians-2 (Barcellona) per aver partecipato alla rivolta di Quatre Camins del 2004, carcere barcellonese, pur essendosi sempre dichiarato estraneo ai fatti imputategli. Combattente instancabile, la sua biografia personale lo ha sempre visto in opposizione alla macchina carceraria: fu un attivo lottatore negli ultimi anni di esistenza della COPEL (Coordinamento Prigionieri in lotta) e negli ultimi anni si è impegnato profusamente contro i maltrattamenti in prigione partecipando alla campagna nazionale carcere=tortura.

È stato reduce da numerosi scioperi della fame per denunciare la sua situazione e per dare visibilità e denunciare la realtà intramuraria in generale. L’ultimo sciopero della fame lo iniziò a gennaio dell’anno scorso e durò 36 giorni. Ribadisce che la sua situazione continua ad essere la stessa da allora. Gli sono stati negati sistematicamente i permessi di uscita come prevede il regolamento penitenziario e sono rimaste inevase tanto le sue richieste come quelle del suo avvocato lasciandolo, di fatto, in una situazione di totale abbandono da cui non vede nessuna via d’uscita che non sia continuare a lottare facendo uso del proprio corpo.

Solidarietà per José Antunez Becerra! Non sei solo!

Libertà per tutti i prigionieri e le prigioniere.

Bologna 13 dicembre 2014 Assemblea nazionale sul carcere

Assemblea su carcere e dintorni

Bologna, sabato 13 dicembre 2014, ore 11.30

presso circolo IQBAL MASIH, via dei Lapidari 13/L, Bologna

In quest’ultimo anno sono accadute molte cose che hanno portato ad intensificare ed estendere l’attenzione su ciò che avviene all’interno delle carceri. Senz’altro ha contribuito l’innalzamento della repressione delle lotte che, portando sempre più compagni/e dietro le sbarre, ha innescato nuove relazione all’interno delle carceri e fra interno ed esterno.

In tale contesto ha trovato sviluppo l’attività dei collettivi e delle esperienze “anticarcerarie” soprattutto come ponte tra il dentro e il fuori: da una parte veicolando dentro le istanze di lotta più rilevanti e incisive, e per questo attaccate sul piano giudiziario e carcerario, e dall’altra portando fuori le esperienze di lotta, individuali e collettive, e i contenuti espressi dalle carceri.

Così, attraverso presidi sotto le carceri, solidarietà agli arrestati, sostegno a iniziative e mobilitazioni di gruppi di detenuti, socializzazione delle pratiche intimidatrici ed assassine messe in atto dalle guardie e coperte ai più alti livelli dello Stato si è generata una reciproca “contaminazione” fra il dentro e il fuori che ha contribuito, anche se in modo limitato, a consolidare relazioni e a collocare la lotta contro la repressione ed il carcere all’interno di un piano meno generico e ideologico ovvero più preciso nel definire gli aspetti centrali del sistema carcerario e più consapevole dei nessi che legano tale sistema al mondo del lavoro, alla gestione della marginalità, all’immigrazione, al razzismo, alla guerra. Il piano dell’attività è dunque si più specifico ma non in un’ottica specialistica o settoriale: non un ambito di lotta fra gli altri ma un aspetto imprescindibile di ogni di lotta.

Avvertiamo adesso l’esigenza di “fare il punto” su una serie di questioni emerse lungo quest’ultimo anno al fine sia di socializzarle che di trovare degli obiettivi, da assumere collettivamente, capaci di rafforzare e rilanciare questo percorso di lotta in modo più coordinato.

In particolare vogliamo evidenziare:

estensione del processo in videoconferenza quale estensione di alcuni aspetti propri del 41bis;

la recente legislazione improntata sulla riduzione del sovraffollamento carcerario e il ruolo che questa affida ai giudici di sorveglianza in un quadro di “riforma” più complessiva del ministero della giustizia;

a proposito di alcuni processi (quello contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, il processone No Tav, quello contro la giornata del 15 ottobre 2011 a Roma) che stanno per concludersi e la loro influenza sull’azione controrivoluzionaria-repressiva;

ciò che è accaduto in quest’ultimo anno e che sta accadendo nelle carceri, tratto dalle lettere e da ogni altra fonte e le indicazioni di lotta che fornisce;

la sorveglianza speciale, che pende da subito su (Marianna, Andrea, Fabio e Paolo) arrestati il 3 giugno a Torino;

trasformazioni predisposte per gli “Ospedali Psichiatrici Giudiziari”.

Milano, novembre 2014

l’assemblea che si è tenuta a Milano il 16 novembre 2014

25 APRILE 2014 di Sante Notarnicola

clicca qui Sante 25 aprile 2014

25 aprile 2014

Ai disoccupati, agli operai, ai precari e ai pensionati. Ai dipendenti delle coop, ai poeti e a chi scrive gialli, a coloro che suonano per diletto o per vivere: Massimo Volume, gli Agoneye, i The Boozers, Marta sui Tubi, 99Posse e Assalti Frontali. A Valerio Evangelisti, al poeta Masala, a Cacucci. Al Never scomparso e a Chicco neolaureato! A Fabio Bonifacci. A Marta, fiera della sua laurea, ora disoccupata e disillusa, è partita per altri paesi. A coloro che a Bologna si sono laureati e ne conservano un buon ricordo (a chi ha capito che gli studi non cessano con gli esami, ma è necessario e anche bello studiare tutta la vita). Continua a leggere »

Lottare si può!

Lottare si può!

[dalla puntata n°27 della 1° serie – andata in onda il 3 aprile 2014]

 

Il 5 aprile inizia la mobilitazione lanciata dal coordinamento dei detenuti, che andrà dal 5 aprile al 20 dello stesso mese. È una delle tante lotte portate avanti dai detenuti, a testimonianza del fatto che lottare si può, dentro come fuori. Ma rinfreschiamoci un po’ la memoria. Continua a leggere »

Mobilitazione anticarceraria nazionale – 5-20 aprile 2014

Mobilitazione anti-carceraria nazionale

dal 5 al 20 aprile 2014

La mobilitazione all’interno delle carceri, proclamata dal “Coordinamento dei detenuti’’ nel mese di settembre 2013 ha visto di migliaia di detenuti partecipare ad una lotta come da anni non si vedeva.
Nonostante le difficoltà riscontrate nel coinvolgere tutti i penitenziari, i tanti aspetti positivi della stessa ci dicono che la strada intrapresa è quella giusta ed è unanime la convinzione che la protesta sia la sola ed unica risposta contro un sistema inaccettabile; sistema definito da più parti come inumano e degradante, fatto di abusi e pestaggi, che vede tra le sue ultime vittime quella di Federico Perna morto per mano dello stato nel carcere di Poggio Reale. È ora di dire basta!
Noi non ci accontentiamo di aver creato un primo momento di conflitto, noi vogliamo e possiamo fare di più e puntiamo ad una reale modifica di questo sistema carcerario indicendo per il mese di aprile 2014 una nuova mobilitazione con scioperi della fame battiture, rifiuto del vitto e forme di lotta autodeterminate, tanto incisive quanto il contesto più lo permetta, dal giorno 5 al giorno 20 dello stesso mese.
Con questa nuova protesta è nostra intenzione mettere al centro delle rivendicazione l’urgente necessità di un’amnistia generalizzata in nome della libertà e l’abolizione dell’ergastolo.
Ribadiamo il nostro NO a differenziazioni, trasferimenti punitivi e isolamento, rinnoviamo le precedenti richieste quali migliori condizioni di vita, soluzioni alle emergenza del sovraffollamento, il rispetto dei diritti naturali dell’uomo che qui dentro ci vengono negati, l’abolizione dei regimi di tortura legalizzati quali: 41bis, 14bis ed alta sorveglianza dei reati ostativi e la liberazioni di tutti i malati cronici reclusi, riporre speranze nei confronti di chi questo sistema lo ha creato e sostenuto non serve a nulla così come lamentarsi o lagnarsi, noi e solo noi possiamo spezzare queste catene e per farlo dobbiamo iniziare dall’interno consapevoli che la lotta ci rende liberi.
Chiediamo per tanto a tutti i detenuti di non restare indifferenti e contribuire con il massimo delle proprie forze per far si che la mobilitazione del prossimo aprile 2014 sia la più ampia e partecipata possibile.
Ci appelliamo inoltre a tutti i movimenti, alle organizzazioni, ai famigliari dei detenuti e ogni singolo cittadino affinché siano indetti, nelle settimane precedenti la mobilitazione presidi all’esterno delle carceri per fare arrivare il nostro messaggio a quanti più detenuti.

LA LOTTA NON SI ARRESTA

P.S. Consigliamo ai fratelli e alle sorelle reclus* di redigere comunicati da diffondere e chiediamo ai solidali di tutt’Italia di far tuonare il nostro grido di libertà sulla rete e nelle piazze.

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APPELLO DEL COORDINAMENTO DEI DETENUTI

Dal giorno 5 al giorno 20 aprile del 2014 come “Coordinamento dei detenuti” abbiamo indetto una nuova mobilitazione all’interno di tutte le carceri italiane.

L’obbiettivo che ci siamo posti è quello di dare coscienza a tutti i reclusi che solo attraverso la lotta possiamo ottenere quelle migliori condizioni di vita che noi tutti chiediamo e che ogni rivendicazione deve necessariamente essere accompagnata da una azione collettiva di noi tutti.

L’inevitabile isolamento di queste mura rende difficile un’organizzazione estesa e ampia, ma noi non ci tiriamo indietro e con coraggio ci apprestiamo a far sentire la nostra voce sia all’interno che all’esterno di queste strutture.

Siamo consapevoli di non poter riuscire da soli nell’intento di mobilitare tutte le carceri, ma sappiamo allo stesso tempo che fuori possiamo contare sul sostegno di migliaia di solidal* che condividono l’idea che il carcere non sia la soluzione ma il problema di una società piena di contraddizioni.

Con questa nota chiediamo a tutti voi di dare la giusta visibilità alla nostra iniziativa del prossimo aprile diffondendo il più possibile il comunicato, che trovate allegato, sulla rete e sui mezzi di informazione invitando i vs contatti a fare lo stesso; ci appelliamo inoltre a tutte le organizzazioni anticarcerarie, ai movimenti politici e non, agli antagonisti, ai famigliari dei detenuti e agli ex-carcerati affinchè vengano organizzare all’esterno dei penitenziari italiani presidi informativi e di solidarietà nei giorni precedenti e durante la mobilitazione di aprile.

Nessuna galera potrà contenere la nostra voglia di libertà!

Coordinamento dei Detenuti

POLIZIOTTI, CARABINIERI, SECONDINI, DOGANIERI, FINANZIERI…

La_banda_degli_onesti_(1)

…AMMAZZA AMMAZZA SON TUTTI DELLA STESSA RAZZA!

Mobilitazione anticarceraria nazionale – settembre 2013

MOBILITAZIONE ANTI-CARCERARIA NAZIONALE

 locandina mobilitazione settembre 2013

La mobilitazione
A maggio, un coordinamento di detenuti nato spontaneamente ha lanciato un appello per una mobilitazione anticarceraria nazionale.
La mobilitazione inizierà martedì 10 settembre e terminerà il 30 settembre 2013, con varie forme di protesta da parte dei detenuti che vi aderiscono. Come lo sciopero della fame, lo sciopero del carrello, battiture, stesura di lettere e comunicati a firma collettiva, e le altre forme di protesta che preferiranno adottare i detenuti nelle varie carceri. Continua a leggere »

Appello per la costruzione di una CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO LA REPRESSIONE E LA TORTURA DI STATO

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1. Il caso Triaca e la continuità della tortura negli apparati repressivi di Stato.

Lo scorso 18 giugno la Corte d’appello di Perugia ha accolto l’istanza di revisione del processo che nel 1978 vide condannato per calunnia Enrico Triaca dopo che questi, arrestato il 17 maggio dello stesso anno nel corso delle indagini sul caso Moro, denunciò di aver subito torture fisiche e psicologiche fin dalle prime ore che seguirono la sua cattura.

Il prossimo 15 ottobre, dunque, saranno chiamati a testimoniare personaggi chiave che hanno ricostruito o custodito le confidenze di Nicola Ciocia, alias “Professor De Tormentis” – capo della squadra di aguzzini alle dirette dipendenze del Ministero degli Interni, istituita per estorcere confessioni ai militanti delle Br nel pieno della guerra civile che si combatteva in Italia alla fine degli anni ’70. Continua a leggere »

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