QUESTIONI UNIVERSITARIE (E NON SOLO): NODI IRRISOLTI.

1) Per quanto riguarda i diplomi di specializzazione, siamo contrari all’ingiusta selezione censitaria perpetrata ai danni degli studenti: non è giusto (ed è anche incostituzionale) che tutti i partecipanti ai “diplomi di specializzazione” debbano spendere dai 1200 ai 5000 euro annui per poterli frequentare senza divisioni in fasce reddituali: spesso tali diplomi sono l’unica possibilità d’accesso al lavoro (vedasi carriere mediche e docenziali) e non devono essere appannaggio solo di chi può spendere tali cifre. Non vediamo perché tutta questa “masterologia” non possa esser rapportata alle fasce di reddito di coloro che si trovano costretti ad usufruirne.
2) Siamo contrari alle selezioni durante il percorso universitario, dettate o meno da “motivi economici più o meno contingenti”: cosa farebbe un “laureato breve” in giurisprudenza del nuovo ordinamento se non potesse accedere alla sospirata “laurea specialistica”? Vorremmo saperlo… A tal punto non sarebbe meglio far passare tutti coloro che hanno anche una infinitesima frazione di punto oltre la media del 18, onde evitare anche strani giochetti di raccomandazioni nepotistiche che stroncherebbero ogni possibilità di carriera “ai capaci e ai meritevoli” che “devono raggiungere i gradi più alti negli studi” (così soddisfacendo formalmente anche le direttive selettive euroimperiali)?
3) Siamo contrarissimi da sempre alla privatizzazione degli atenei ed alla loro conseguente aziendalizzazione/clericalizzazione, vituperiamo il “doppio canale” di selezione previsto per gli studenti medi: i figli dei lavoratori “a faticà” gratis per gli ultimi 3 anni di scuola per aziende private che han appalti con l’istituto scolastico di appartenenza con diplomi non validi all’accesso universitario, i figli di papà all’università; noi esigiamo un sistema educazionale di massa e non di elite, laico e non clericale, pubblico e non asservito a questa o quella multinazionale, con materie filosofiche in ogni tipologia di livello istruzionale superiore. Vogliamo i fondi per la ricerca agli atenei pubblici e non a quelli privati, soprattutto quando da più parti si colpisce la libera ricerca. Riteniamo condivisibile la lotta dei ricercatori contro precariato, gabbie salariali e privatizzazione interinale dei loro contratti (cmq s’è ottenuto il permanere del loro status giuridico formale) ma riteniamo, per motivi di trasparenza, che i concorsi per ricercatore vadano nazionalizzati con ingressi lavorativi bloccati per almen 7 anni agli aventi requisiti negli atenei/regioni in cui detti requisiti siano stati conseguiti; comunque ai ricercatori, in tal modo fuorisede, andrebbero assegnati adeguati alloggi.
4) Notasi altresì che nei nostri atenei e nelle nostre scuole manca l’assistenza ai disabili, i percorsi per ciechi, indicazioni decenti di uffici e dipartimenti, gabinetti per disabili, ascensori alla portata dei disabili a livello tattile ed auditivo: ciò è 1 gravissimo segnale di barbarie a cui si deve porre termine…
5) Non vogliamo essere precari e vogliamo che, ad ogni elezione di ogni livello 1/4 dei seggi, non consultivi, piuttosto pienamente deliberativi vada agli studenti, 1/4 ai lavoratori nell’università, 1/4 ai ricercatori ed 1/4 ai docenti; limitandoci a parlare di elezioni ateneali, dichiariamo ch’esse in attual guisa sono inutili, data la sperequazione di seggi e potere effettivo tra docenti ed altre categorie (soprattutto studenti) e comunque non fanno parte del nostro ground politico e statutario.
6) Nell’ ateneo di Salerno vogliamo la trasparenza degli atti amministrativi: per esempio vorremmo sapere cosa è stato detto durante la riunione del C.D.A. unisa del 13/05/2004 per quanto riguarda la rifascializzazione delle tasse studentesche e da chi e cosa è stato predeciso in genere a proposito delle “fondazioni”, tanto care alle Moratti ed alla Confindustria, che presto c’invieranno, tra masters ancora più costosi e nuovi sbarramenti del tipo 1 (orientamento)+ 2 (laurea cd. “breve”) + 2 (laurea specialistica, cd. “completa”) + 2 (diploma di specializzazione) + 3 (dottorato di ricerca), insegnanti padronali senza titoli ma… con molta esperienza (di cravattini yesmen, magari). Vogliamo che tali atti, che stanno esasperando in via morattiana la selezione di classe nel nostro ateneo, tra numeri chiusi e sbarramenti “di media” (vedi ad es. la facoltà d’ingegneria) siano integralmente riprodotti sul sito web universitario CON NOMI E COGNOMI dei favorevoli e contrari. Inoltre ribadiamo che l’ attuale regolamento per gli spazi alle associazioni studentesche (d.r. 2782/2002) sia inadeguato per le associazioni che non partecipano ad e lezioni, come pure il modo di finanziare le attrezzature (tra rappresentanza elettorale ed una tantum su richiesta): presenteremo proposta migliorativa, così come riguardo alle richieste di aule per attività culturali associative intrateneali extrasede.
Inoltre riteniamo che i pc assegnati alle associazioni studentesche abbiano quantomeno una inadeguata RAM ed inadeguate memorie di massa; non capiamo altresì come mai i centri multimediali di facoltà (sorti e sorgenti) abbiano tutti servers funzionanti col linguaggio asp (Microsoft)… Forse Bill Gates è un grande sponsor occulto del ns. ateneo? E come mai, visto che il server principale di ateneo funziona con linguaggio php, le associazioni (non solo studentesche) devono usare FORZOSAMENTE un server asp per il loro spazio LAN/web? Perché un comune studente unisa deve per forza usare computers con S.O. Microsoft/Mac – Mac se gli va bene – e non può usare community editions Linux o BSD (manco Solaris, volendo esser più completi…)? Presto ne parleremo nell’ambito di nuovi corsi di O.S. computing che stiamo organizzando (dopo quelli di giugno/luglio c.a.), ma l’ amministrazione unisa deve rispondere anche di questo…

Infine, citiamo ciò in fondo via Post Scriptum perché resti maggiormente impresso, abbiamo una regione Campania che, anche in tempi di grassi fondi europei e nazionali su istruzione e formazione, tempi che stanno tramontando, prende decine di milioni di euro dai nostri “contributi per il diritto allo studio” e quasi altrettanti “a tal scopo destinati” da decenni (vedasi bilanci e conti consuntivi campani), ma molti borsisti di studio non vedono un cent e, a??????G?? proposito di “fondi destinati alle mense studentesche”, si tagliano tali strutture, o turni/pasto serali, in quanto “mangiare è antieconomico” e quindi, ad esempio, i fuorisede viventi a Lancusi devono accontentarsi di un cestino alla “Cappuccetto Rosso” o di un “panino con gin della Vittoria” fornito da lautamente soddisfatti ristoratori locali convenzionati coll’ ateneo… Certamente per il diritto effettivo allo studio si deve lottare con segmenti sociali poveri/sfruttati, per esempio per coloro che non hanno ricevuto gli euro, “legiferati senza decreto attuativo” e legiferati male – a livello di elemosina familista – dai ns. “illuminati” amministratori della Kampania Felix, che operano questi giochetti chiunque sia al governo nazionale (che poi sempre rappresenta gli stessi interessi sociali…). La politica dei trasporti è lasciata ad accordi valevoli quasi solo per l’hinterland di Salerno e che cmq si commentano da soli (UNA PERLA: Fisciano-Lancusi o vcv. A 60 cents per Km 2 a singola tratta unidirezionale…), mentre le migliaia di fuorisede senza casa rispettano contratti-capestro annuali da euro 200 mensili (quando esiste un contratto…). Abbiamo anche letto da fonti ufficiose che l’amministrazione ateneale vuole farci pagare parcheggi e servizi multimediali, con tutto quel che già sborsiamo, considerando che i mezzi pubblici non han rete capillare e costano molto…
Bisogna quindi lottare per il reddito sociale minimo agli studenti meno abbienti, non in quanto studenti, ma in quanto PROLETARI (usiamo questo termine perché infastidisce molti borghesi e radical-chic), insieme agli altri segmenti di classe di riferimento, al di fuori dell’ oligarchismo istituzionale/baronale e dei suoi steccati, verso queste vittorie minime e per altre ben più grandi, qui ed in tutto il mondo…

LABORATORIO STUDENTESCO
RIPR. I. P. in data 18/10/2004 in zona ateneale unisa da "Laboratorio Studentesco", c/o Università di Salerno,
Polo Umanistico/area economica/I° piano sull' ex bar giallo; assemblea generale ogni mer. h 12,30.

 
     

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