Ludwig van Beethoven: sonata per violino e pianoforte n° 9 opera 47 in la maggiore
Lev Tolstoj
La sonata a kreutzer
(riduzione teatrale e musicale di Paolo-Edoardo e Marco Fornaciari)
Letteratura/musica, romanzo/musica, teatro/musica: da un'intuizione di Marco Fornaciari, una proposta di spettacolo. Si tratta di individuare testi d'autore che in un modo od in un altro si riferiscono al fatto musicale, per redigerne la riduzione teatrale e quindi metterli in scena, accanto ed insieme alla/e composizione/i a cui si ispirano.
Obiettivi e cadenzeL'obiettivo è rendere più fruibile la musica avvicinandola ad un pubblico meno incline all'astrattezza delle note che all'immediatezza della rappresentazione scenica, più direttamente godibile. Perciò la composizione musicale non sarà concepita come commento all'azione teatrale, ma costituirà piuttosto una parte portante dell'azione stessa. Così accanto alla pièce teatrale in scena il pubblico assisterà ad un concerto - integrato all'interno della rappresentazione, né autonomo né subordinato ad essa, occupando un tempo scenico pari alla parte recitata.
La sceltaL'opera di Beethoven e Tolstoj è sembrata quella pi ù adeguata a concretizzare una prima volta l'idea. Podny š ev, il viaggiatore del romanzo russo, uxoricida ossessionato dalla sensualit à , è stato sostituito da Paolo-Edoardo Fornaciari con uno Scenotecnico, che si muove nevroticamente in un ambiente teatrale in cui parla a s é ed al pubblico, mentre sulla scena tentano di interloquire con lui il Violinista, che nella mente dello Scenotecnico è il corruttore depravato della Pianista, sua moglie (forse) fedifraga: ma l'irrimediabilit à del suo gesto esclude che possa esservi comunicazione vera con loro. Delle Voci rappresentano i fantasmi che turbano lo Scenotecnico la cui affabulazione è intercalata inizialmente dalle quattro variazioni del II tempo, che il Violinista e la Pianista eseguono, mentre il I tempo, anticipato da alcuni accenni che sottolineano l'incedere dell'ossessione, viene eseguito verso la fine della pi è ce, che si conclude con il III tempo e lo scatenarsi finale della furia dello Scenotecnico.
Concepito per 5 attori, di cui uno – il Violinista – è comunque interpretato da Marco Fornaciari; la protagonista è contemporaneamente una Pianista,e due attori recitano sullo sfondo, o declamano fuori campo; ha una durata di circa un'ora. Per il costo, contattare l'Associazione o il M° Marco Fornaciari.