Noi chiamammo libertà
La storia d’ Italia tra il 1794 ed il 1968 attraverso i canti popolari, sociali e politici.
Il quadro di riferimento di questo lavoro è costituito dalle radici popolari del risentimento verso chi esercita il potere, che Pardo Fornaciari ha ritrovato nei canti di lotta sociale e politica che la memoria storica (popolare ma anche dotta) ci ha tramandato, dall'epoca giacobina alla stagione del Sessantotto.
Se c'è un'originalità, in questo lavoro è lo sforzo messo nel reperire i testi musicali (rimasti sconosciuti solo per un paio di, ahimè, assai significative canzoni): le linee melodiche in genere restano sottovalutate nelle pubblicazioni, infatti, e si perdono con grande facilità.
Lo spettacolo, per la sua struttura modulare, può durare tra i 60 ed i 90 minuti (a seconda del pubblico, del teatro, delle occasioni in genere); può essere interpretato da uno o più musicisti; può utilizzare un palco di piccole dimensioni, che disponga comunque di un impianto audio (casse+spie) corredato di almeno 2 microfoni ed un attacco per chitarra.