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E' arrivato un vagone carico di ...
Intorno a meta' luglio 2004 abbiamo ricevuto da Trenitalia una
citazione. Prima di andare in vacanza gli avvocati della compagnia
ferroviaria di bandiera ci hanno comunicato che il sito
http://autistici.org/zenmai23/trenitalia offendeva orribilmente
l'azienda che rappresentano e per questo con una citazione presso il
tribunale di Milano chiedevano
* di rimuovere immediatamente il sito
* di pubblicare a spese nostre su due quotidiani nazionali l'avvenuta rimozione
* di non usare piu' riferimenti a trenitalia nei metatags dei siti su Autistici/Inventati
Oltre a questi provvedimenti di urgenza, domandavano un risarcimento per i danni morali e materiali.
Il sito in questione era senza dubbio critico nei confronti di
Trenitalia, le critiche erano espresse in maniera satirica attraverso
un detournament della home page del portale delle ferrovie, ironizzando
con sarcasmo sulla colloborazione offerta da Trenitalia alla guerra in
Iraq attraverso il trasporto di armi sul territorio italiano. Si
trattava dell'opera artistica di un collettivo di designer, come si
poteva leggere visitando il sito. Uno dei circa 400 spazi web che il
nostro server ospita.
Abbiamo perso, ed in attesa della prossima udienza nella quale si
dibattera' la questione sui danni morali e materiali, siamo stati
costretti a rimuovere le pagine.
Al di la' del caso specifico pero' e' il paradigma in se' che risulta
veramente preoccupante. Trenitalia potrebbe essere tranquillamente
sostituita con le lobby del cinema e della discografia che hanno
pesantemente influenzato la legislazione sui diritti d'autore e
determinato la stretta repressiva sul file sharing a cui stiamo
assistendo, o con il potente paranoico di turno, che ritiene la
liberta' di espressione, la privacy, il diritto all' anonimato elementi
trascurabili, da sacrificare in nome di un non ben definito bisogno di
sicurezza, ed affogare nella paura del proprio simile.
Autistici/Inventati potrebbe essere un fornitore di servizi qualunque,
e per questo siamo stati ritenuti responsabili, ed anzi autori
materiali, di tutto quanto ospitiamo sul nostro server.
Si tratta di un modello inquietante, lo stesso che tutte le persone che
si sono battute in questi anni per la conservazione delle liberta' in
rete hanno cercato di evitare, ma che a dispetto di tutto si sta
affermando con prepotenza.
In questa pagina potete trovare la sentenza del giudice, ed altre
informazioni sull'andamento del processo: e' inutile forse sottolineare
che la condanna per i danni materiali e morali potrebbe essere un
grosso problema per il nostro server che vive di sottoscrizioni e non
naviga nell'oro, oltre che l'ennesima conferma del pericoloso
orientamento verso il quale la legislazione italiana si sta muovendo.
In una calda estate
Autistici/Inventati
Fonte: http://italy.indymedia.org/news/2004/08/598523.php
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di Martedì, 10 Agosto 2004 - 00:12 |
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