Officine Cinematografiche, CPA Firenze Sud, presentano: 26/01/2009, "Pacific 231", di Jean Mitry, 1949; "Berlino, sinfonia di una grande città", di Walter Ruttmann, 1927. Scheda critica. W Brunero Era scolorita, ma si leggeva, sempre bene. Si distinguevano anche le scolature: la più lunga era sotto la O. Si vede che nell'entusiasmo di finire avevano inzupppato troppo il pennello. - Eri per Brunero o per Belloni? Turchi scosse il capo: - Semmai per Girardengo. - Io sono per Binda. - Io non sono più per nessuno. Dino si mise a ridere. Quelli sposati non si occupavano più di nulla: lo vedeva col cognato. Certo, un giorno sarebbe stato così anche per lui; ma per il momento se la godeva. - Ci potevano lasciare in stazione, - disse forte. Lì non c'era che la vista di quella muraglia e degli ultimi piani delle case. Si accorse di una ragazza affacciata a una finestra. Bruna; coi ca- pelli lunghi. Era una ragazza o una bambina? Così a distanza, non riusci- va a vedere. Con la coda dell'occhio scòrse il capostazione venire verso il loro treno. Si affrettò ad abbottonarsi la giubba. Il capostazione gli passò davanti senza degnarlo di uno sguardo. Si fermò a dir qualcosa a Turchi, e riprese a camminare svelto verso la testa del treno. Si dava importan- za, come tutti i berretti rossi. Il treno si mosse: lo accompagnò per gualche passo e saltò sul pre- dellino. Rimase sporto a guardare indietro finché il cavalcavia, si ab- bassò a coprire la vista delle case. II treno traballava sugli scambi. Dino seguì con lo sguardo due bina- ri che si aprivano la strada nella distesa di rotaie; finché li vide al- lontanarsi tra due file di case. Sul muro cieco della prima c'era la scritta Km 0,785. (I) In alto il mio spirito si protese, ma, subito, amore Lo tirò giù: dolore con più forza lo incurva; Così ho percorso della vita, L'arco e ritorno donde mi mossi. (II) (I)- Carlo Cassola, "Ferrovia locale", 1968, Einaadi. (II) - Friedrich Holderlin, "Corso della vita", I797-I700, Einaudi I958. Buona visione !