Officine Cinematografiche, GPA Firenze Sud, presentano: (in collaborazione con CRAL Breda PT sezione cinema) 12 gennaio 2009 - "La rotaia", di Pick Lupu, 1921. - "Gente di domenica", di R. Siodmack e E. Ulmer, I°29. Scheda critica. ... Domani già sarò alla linea a due binari nella mia stazioncina, dove tutti i treni che vanno da ovest a est nell'orario ferroviario saranno indicati con numeri dispari, e i treni che vanno da est a ovest con nu- meri pari. Dirigerò nuovamente per tre mesi il traffico, sarò di nuovo alla stazione per cui passano due binari principali, e il binario diret- to da ovest a est ha il numero uno e l'altro binario diretto da est a ovest ha il numero due e poi dal binario numero uno tutti i binari a destra hanno numeri dispari, tre, cinque, sette e via così, e tutti i binari a destra del numero due hanno numeri pari, quattro, sei, otto., dieci e via così. Naturalmente, è per noi, per gli impiegati delle fer- rovie dello stato, questa numerazione, perché dal punto di vista di un profano che sta sul marciapiedi della stazione, per esempio nella mia stazioncina, allora il primo binario è il quinto, il secondo binario è il terzo, il terzo binario è il primo, il quarto binario è il secondo... (I) Locomotiva, vola come freccia... Con un mazzo bianco / di rose di fumo, / corre la locomotiva, / vola. / Dietro alla locomotiva / la ressa dei vagoncini. / Cominci a contare, / ma è meglio che lasci perdere! / I vagoni sono rossi / come gamberi cotti, / e tutti carichi, / tutti carri merci. / In segno di saluto si agita / verso di loro la mano; / "Dev'essere frumento, / dev'essere segala". / Alla stazione centrale / un quintale dopo l'altro / tutti ben conservati / ha portato il convoglio. / Due ometti, / pancetta sporgente, / con una sola ricevuta / sono venuti per il carico: / "Si tratta di tremila e quattro colli: / tutto il bilancio / dell'Uiralo- metallo-trust!". / Senza nessun risparmio / di sforzi, / dietro a un facchino / suda un altro facchino. / Trasportano il libro mastro,/ un discreto volume / del peso,/ quasi,/ d'una casa a due piani./ Poi porta- no,/ non si capisce come,/ registri per due chilometri:/ una steppa, non un ufficio!/ Le balle sono rivestite di lastre di ferro: piene di rice- vute, di questionari e moduli. Erano in quattro, e si sono incurvati sot- to la cassa successiva, carica di fotografie del direttore. Il seguito non e affatto più facile: di profilo e di fronte ritratti di dirigenti. E subito negli autocarri direttamente riversano un diagramma dietro l'al- tro. Osservando la cosa un perdigiorno ha espresso un'idea non del tutto personale: "Si vede che da Leningrado fanno il trasporto della galleria di quadri insieme alla biblioteca municipale". Ansima la stazione come un samovar sul fornello... (2) (1)- B. Hrabal, Treni strettamenti sorvegliati, e/o I982. (2)- V. Majakovskij, Opere Poesie I926-I928, Editori Riuniti 1958. Buona visione!