martedì, marzo 19, 2024
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Chi siamo?

Era l’ottobre del 2001 quando in una birreria di Avigliana abbiamo deciso di fondare un associazione/comitato che avesse come principale obiettivo la difesa della nostra amata Valle da un opera devastante e inutile come la linea ad alta velocità Torino-Lione. Sensibilizzare i giovani era una nostra priorità tanto che la prima iniziativa targata Spinta dal Bass fu un concerto al polivalemte di Villardora con giovani band della Valle e di Torino. In quell’occasione presentammo anche il cd “Stop that train” con i pezzi di gruppi come: 99 posse, Perturbazione, Ice’s Eyes Band e molti altri.

Lo spazio sociale Takuma nei locali dell’ex ospedale

Da allora abbiamo attraversato questi ultimi tredici anni percorrendo le strade della Valle di Susa tra cortei, assemblee e barricate. Tanti sono stati i nostri compagni di viaggio: molti si sono fermati con noi, altri passati e qualcuno ci ha lasciato per sempre (Ciao Pasquale! Sarai sempre al nostro fianco).
Classi sociali, età, orientamento politico non sono mai state delle barriere, ma anzi uno stimolo al confronto e alla crescita individuale e collettiva. Contaminarsi e contaminare continua ad essere la strada che ci piace percorrere avendo ben chiari alcune basi solide dove poggiano le nostre gambe: la difesa della terra, ovunque sia attaccata, la solidarietà, l’antirazzismo e l’antifascismo. Il difendere e vivere quotidianamente questi 4 semplici concetti ci porta conseguentemente a una radicale critica di un sistema che, al contrario, sembra sempre più viaggiare in direzione opposta.

Takuma/ VisRabbia

In questa traversata del primo decennio del nuovo millennio ci sono stati anche mura amiche che hanno ospitato le nostre attività. Il Takuma (2004-2010) è stato uno spazio sociale autogestito in Avigliana che ci ha permesso di ampliare il nostro impegno su molti fronti e nello stesso tempo di aggregare sempre più giovani e non solo. Oggi i muri amici si chiamano «VisRabbia» sempre in Avigliana, e, se d’inverno le attività più ludiche si fermano a causa di uno spazio interno troppo piccolo, recuperiamo in estate dove, grazie a una capiente arena aperta circondata da prati, possiamo organizzare concerti, cineforum, teatro ecc…

Chi siamo?

Vi chiederete il perché di questa domanda a conclusione di questo scritto.

Perché è il quesito che arrovella procura, partiti, digos e giornalisti da anni.

Come classificare questo comitato/associazione?
La digos nelle sue note informative ci da dei «Marxisti», Numa, “giornalista” de La Stampa, ci da invece degli «Anarchici» (pochi giorni fa gli ultimi articoli). Anche Repubblica a volte ci ha classificati sotto il romantico simbolo della A cerchiata. Ma c’è anche chi ci da dei «cattocomunisti»…
Noi leggiamo tutto questo abbastanza divertiti anche se ci rendiamo sempre più conto come la controparte abbia un disperato bisogno di incasellare sotto un etichetta ideologica ogni raggruppamento di persone impegnate.

Renderci riconoscibili ed etichettabili è il loro primo pensiero,  immaginano forse così di capire come ragioniamo e come agiamo, per poterci meglio controllare e anche reprimere quando la lotta si fa particolarmente aspra.

Peccato che siamo nati inincasellabili e rimarremo inincasellabili: perché ci piace vivere in un mondo che non sia monolitico ma, al contrario, con tante teste e tante idee…più discussioni, più verve e per assurdo anche un unione più forte, perché quello che ci cementa non è una “fede” ma un modo di vedere il mondo e fondamentalmente dei rapporti umani veri fondati prima di tutto sull’amicizia.Presidio di Vaie 3-11-2013

Comunque, per semplificare le cose a giornalisti e questurini vari, se proprio volete classificarci sarebbe tanto semplice: siamo Valsusini e la bandiera che ci portiamo dietro è la bandiera con il treno crociato: simbolo della nostra lotta e della nostra voglia di dignità e di un futuro migliore.

Altre attività che ci vedono protagonisti:

Solidarietà attiva
Dal 2003 in collaborazione con la Recosol andiamo in Mali: progetti sull’acqua, sulla sanità e sulla scuola e nello stesso tempo serate in valle per sensibilizzare e raccogliere fondi (ricordiamo la rassegna OggettiNonIdentificati e la kermesse OrekkieStappate).
Con i migranti e con le popolazione colpite da calamità naturali abbiamo sempre collaborato portando aiuti direttamente al di fuori dei macchinosi meccanismi burocratici.

Antifascismo
La presenza sul territorio facendo cultura con serate, con il centro di documentazione sulle resistenze che viene ospitato nei nostri locali, il 25 aprile con le letture resistenti e concerti, la collaborazione con l’ANPI e con il «Valsusa fim fest» festival nato per occuparsi di temi come la difesa ambientale e la memoria storica

Editoria
Pubblicazione nel 2010 di “Fuochi nella notte. Schegge di resistenza alla follia ad alta velocità” cronaca di un inverno a rincorrere e scacciare forze dell’ordine e trivelle.
Pubblicazione nell’agosto 2013 di “Nemico Pubblico. Pecorelle, lupi e sciacalli”

Rispetto per la Terra
Abbiamo attivato e gestito per due anni un progetto di orti collettivi, partecipiamo alla creazione di un percorso per l’autoproduzione delle sementi ortive, pratichiamo lo scambio dei semi, abbiamo organizzato Genuino Clandestino in valle.
Con l«La Rivoluzione Vien Mangiando» facciamo cultura alimentare nel rispetto della stagionalità e dei territori.
Serate informative ed escursioni per il riconoscimento e l’utilizzo delle erbe medicinali e commestibili.

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