Spinta dal Bass NO TAV – Comitato di lotta all'alta velocità
Un sole cocente ieri a Giaveno ha accolto circa una sessantina di persone che si sono date appuntamento per contestare la presenza di Salvini alla festa della Lega. Un ingente numero di uomini delle forze dell’ordine in assetto antisommossa ha tenuto i manifestanti fuori dalla piazza dove si svolgeva la festa, bloccando il traffico del centro di Giaveno per un paio d’ore.
In un paese che sta dando grande prova di solidarietà nei confronti di profughi in fuga da guerre e persecuzioni, non era pensabile che si lasciassero fare discorsi razzisti e xenofobi senza che nessuno facesse nulla, e così molti Giavenesi, supportati da diversi attivisti No Tav provenienti dai vicini paesi della Valsusa, hanno dato vita ad una rumorosa contestazione, che è riuscita a far arrivare la propria voce fino al palco dove Salvini stava tenendo il suo comizietto.
Con sommo dispiacere di alcuni media, e nonostante la provocazione di alcuni esponenti di Forza Nuova, la contestazione si è svolta in maniera tranquilla ma determinata, e una persona è riuscita, eludendo il cordone di Polizia, ad arrivare a portare la protesta fin sotto al palco. [Il video dove FN torna al suo posto]
Dopo che negli scorsi anni esponenti di spicco delle Lega avevano potuto prendere la parola a Giaveno senza rilevanti contestazioni, ieri un segnale di fiducia è stato lanciato, soprattutto a chi su questo territorio si impegna in maniera attiva per aiutare, accogliere, ed integrare delle persone che fuggono da situazioni drammatiche e che la Lega e altri partiti vogliono vendere all’opinione pubblica come facile nemico.
