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Dal carcere: lettera di Claudio

Dal carcere: lettera di Claudio

dal carcere Le Vallette di Torino datata 8 luglio 2014 

Mi é appena stata consegnata la posta e ho trovato la vostra busta con le fotografie della manifestazione del 10 maggio. Di gente ce n’era. Non nego di provare una certa emozione e un po’ di imbarazzo nel vedere un fiume di persone che scende in strada per noi 4.

Ora mi trovo alle Vallette per il processo , nella stessa cella della scorsa volta , questa volta però da solo….se é vero che il primo amore non si scorda mai probabilmente sarà così per la prima cella.

E’ un periodo caratterizzato dalle buone notizie. Qualche giorno fa mi han tolto la censura sulla posta, sono uscite le motivazioni della cassazione ( e sono molto buone ) e poi sta per iniziare il campeggio o meglio la marcia resistente. Quest’ultima é una buona nuova , ma l’ho appresa con un filo d’invidia.

Credo che questa grande operazione mediatica e giudiziaria stia man mano perdendo pezzi, un po’ per la bravura degli avvocati , ma soprattutto per l’attenzione e la mobilitazione che la Valle  e tutti i suoi amici hanno dimostrato in questi mesi. E’ un po’ presto per dirlo, tuttavia volendo parafrasare un noto motto No TAV ” Chi la dura la vince”.

Mi pare anche che sul piano della costruzione dell’opera si iniziano a intravvedere le prime crepe ( nemmeno 2 anni che bucano e già le prime crepe ). Ho letto che l’Europa ha tagliato il 40% dei fondi perché sono lenti. Poi qualcuno propone  di fare il tunnel di base solo dalla Francia e Virano dice che stanno valutando, fino a qualche mese fa parlava di “opera irreversibile”.

La settimana scorsa invece, la procura  ha scoperto l’acqua calda  : toh nel cantiere ci lavorano le ‘ndrine! Complimenti per la scoperta.

Come in un romanzo giallo ricco di colpi di scena, chi si pensava fosse la vittima dei No TAV , tutti terroristi e vestiti di nero, si scopre abbia degli amici poco raccomandabili. La chicca però della settimana é sapere che le strade che la polizia ha chiesto di asfaltare all’interno del cantiere sono state fatte da una ditta particolare, il cui titolare però ha una geniale soluzione per risolvere il problema  degli oppositori al grande treno : schiacciarli tutti!

Verrebbe da dire che ne vedremo ancora delle belle.

Intanto voglio ringraziare tutti . Ho visto e ho saputo delle tante persone che vengono alle nostre udienze. Faccio fatica a riconoscere i volti perché ci mettono sempre distanti e dietro un vetro che sembra di stare dentro un acquario.

Penso che a breve mi riporteranno a Ferrara. Farò lì le ferie estive.

Vi auguro buona marcia, pigliate il sole che io non riesco a prendere e come si dice  ( perdonate la trascrizione errata ) “ ‘rvezze an piota “ su qualche sentiero.

Claudio

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