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LE RIVISTE E I GIORNALI DI MOVIMENTO

Primo Maggio
Il primo numero della rivista uscì nel giugno del 1973, fondata da Sergio Bologna, Bruno Cartosio e Franco Mogni. Primo Maggio nasceva con l'intenzione di arricchire le esperienze operaiste, collocandosi al contempo al di fuori dagli schieramenti e dai gruppi. "Nessuno di noi" sottolinea Cartosio "era membro di alcuno dei gruppi allora esistenti: questo è il presupposto di fondo, cioè di riuscire a mettere in piedi un'iniziativa contemporaneamente di segno politico chiaro, di un qualche impegno culturale, di una certa rilevanza, capace di contribuire sul piano dell'elaborazione teorica alla vita dei movimenti, o del movimento in generale, senza però riconoscersi in nessuno dei gruppi allora esistenti". Già nel primo numero sono presenti articoli che preludevano a due importanti filoni che verranno arricchiti negli anni seguenti: il discorso su Marx e la moneta, iniziato da Bologna e proseguito tra gli altri da Lapo Berti; un'analisi storiografica curata da Cartosio sugli Industrial Workers of the World, che apriva prospettive di ricerca sulla storia delle lotte operaie negli Stati Uniti fino ad allora occultata. L'idea della storia militante fu un altro degli elementi forti seguiti dalla rivista, che aprì redazioni in diverse città (tra cui Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, oltre ovviamente a Milano) e fu letta da un pubblico numeroso e variegato, assumendo un respiro internazionale. Dunque, largamente condivisibile è la valutazione di Bologna: "non so che effetto fa oggi, a rileggerla, o farà tra vent'anni. Ma siamo riusciti a fare una rivista che si distingue dalle altre, c'era stile, c'erano idee o almeno spunti di riflessione. Non era un prodotto ripetitivo. Aveva del sangue, non era lo smorto erudito eloquio di tanta storiografia o sociologia italiana. Era figlia del suo tempo ma anche il modo di stare dentro quel tempo così difficile, complesso e agitato, aveva la sua originalità, la sua dignità". Alla fine degli anni '70 Primo Maggio iniziò ad occuparsi dei trasporti, specifico seguito con particolare attenzione da Bologna nei due decenni successivi. Tra gli intervistati, oltre ai nomi già citati, vi hanno collaborato Ferruccio Gambino, Marco Revelli, Brunello Mantelli. La rivista continuò le pubblicazioni fino al numero 29, uscito nell'autunno del 1988.

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