S. Bologna / G.P. Rawick / M. Gobbini / A. Negri / L. Ferrari Bravo / F. Gambino, Operai e stato. Lotte operaie e riforma dello stato capitalistico tra rivoluzione d'Ottobre e New Deal, Feltrinelli, Milano 1972


«Contro il tardo comunismo, per la rivoluzione comunista» potrebbe essere il motto per questa serie di saggi. I problemi trattati sono moiti: le teorie sul partito e la composizione di classe dalla Bernstein-Debatte a cavallo del secolo all'ondata rivoluzionaria consiliare del primo dopoguerra, le teorie dello sviluppo capitalistico in Keynes e le loro applicazioni nel New Deal rooseveltiano, il grande sciopero inglese del 1926 e l'ondata di lotte negli Stati Uniti. Critica dell'ideologia e ricostruzione storica vanno di pari passo. Alcuni di questi saggi sono stati alla base della formazione teorica dei militanti dei gruppi extraparlamentari. E questo libro e essenzialmente un brano di storia della sinistra extraparlamentare, un documento sui fondamenti teorici dei gruppi che sono intervenuti nelle lotte operaie di tipo nuovo negli ultimi anni. Le loro ipotesi si sono verificate? La loro presuntuosa critica al «tardo comunismo» si e imposta? I movimenti rivoluzionari hanno davvero trasformato i loro strumenti rispetto alle passate esperienze terzinternazionaliste? Tra gli altri, questo libro ha il merito di abbattere uno dei piu tipici tabu e delle più viete cristallizzazioni nell'ottica storico-teorica del movimento operaio: quello della rigida suddivisione tra lotte di classe operaie americane e lotte in Europa che si traduce poi in un eurocentrismo arcaico, di cui sono vittime tanto i terzomondisti quanto i marxisti-leninisti nostrani. A questi ultimi comunque il discorso dei saggi è nel suo complesso rivolto come avversari teorici o interlocutori.